Eclisse e Spazi Belli presentano dieci progetti di interior designer

Sono dieci i progetti selezionati da Eclisse e Spazi Belli per la loro capacità di valorizzare lo spazio anche attraverso l’utilizzo dei prodotti dell'azienda.

A cura di Francesca Scarabelli
Pubblicato il 01/08/2025Aggiornato il 01/08/2025
Eclisse e Spazi Belli

Dieci progetti firmati da altrettanti studi di progettazione provenienti da tutta Italia sono stati i protagonisti di una iniziativa che sigla due anni di collaborazione tra Eclisse e Spazi Belli, la piattaforma nata per offrire soluzioni per la casa con un linguaggio chiaro e accessibile.

L’evento di due giorni presso la sede di Eclisse a Pieve di Soligo è nato con lo scopo di promuovere la cultura e il valore del progetto e di rafforzare il legame tra Eclisse e il mondo della progettazione, creando uno spazio di dialogo e di condivisione di idee grazie alla mediazione di Spazi Belli, che ha favorito l’incontro tra azienda e professionisti.

I progetti selezionati

I dieci progetti firmati da studi di progettazione partner di Spazi Belli che hanno partecipato all’iniziativa – presentati da Anastasia Leshchenko, fondatrice e volto di Spazi Belli – sono stati selezionati dalla redazione per la loro capacità di valorizzare lo spazio anche attraverso l’utilizzo dei prodotti Eclisse.

La selezione ha premiato la capacità di integrare le soluzioni con coerenza stilistica e funzionale; i progetti scelti riceveranno come riconoscimento la pubblicazione su Spazi Belli e uno shooting fotografico professionale a cura di Eclisse.

Per gli architetti è stata inoltre un’occasione per presentare il proprio lavoro, per visitare la sede produttiva dell’azienda e per entrare in contatto con le persone che ogni giorno vi lavorano.

Non solo: oltre alla presentazione dei progetti selezionati, l’evento ha previsto anche una visita al Memoriale Brion, considerato uno dei lavori più rappresentativi e completi dell’architetto Carlo Scarpa realizzato tra il 1970 e il 1978, commissionato da Onorina Brion Tomasin in memoria del marito Giuseppe Brion, fondatore di Brionvega. Il complesso funerario di San Vito d’Altivole, nella campagna trevigiana, è oggi un bene tutelato dal FAI (Fondo Ambiente Italiano); fonde architettura, arte e spiritualità in uno spazio di 2200 mq scandito da prati, canali e vasche geometriche ispirate a giardini islamici e giapponesi.

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