“Design in crescita: da kids a teens e oltre” è il titolo del workshop ideato da Nidi, brand di Battistella Company e specializzato in ambienti per bambini e ragazzi, in collaborazione con la Scuola del Design del Politecnico di Milano.
Al centro dell’iniziativa: sostenibilità, creatività e innovazione, con uno sguardo attento al futuro.
Trenta studenti del corso di Design del Prodotto Industriale sono stati chiamati a una sfida progettuale stimolante: ideare un arredo capace di accompagnare i giovani utenti dai 3 ai 17 anni – e oltre – crescendo con loro, sia dal punto di vista funzionale che emotivo.
Il progetto “Design in crescita: da kids a teens e oltre”
Il progetto, intitolato “Design in crescita: da kids a teens e oltre”, è stato guidato dai docenti e designer Bernardo Corbellini e Bice Dantona, fondatori di ToyBee Design Studio, insieme a Mattia Italia, docente e ricercatore della Scuola del Design.
I giovani designer sono stati invitati a progettare elementi d’arredo sostenibili, ergonomici e capaci di durare nel tempo, sia materialmente che affettivamente. “Costruire ambienti va oltre il semplice progettare mobili: è generare legami affettivi, favorire la scoperta e promuovere uno stile di vita più attento e consapevole”, ha spiegato Valeria Carlesso, designer di Nidi. “Collaborazioni come quella con il Politecnico di Milano confermano la nostra convinzione che il dialogo tra impresa e formazione sia fondamentale per costruire insieme un futuro più creativo, sostenibile e umano”.
Il docente Mattia Italia ha sottolineato a sua volta “l’evoluzione dei bisogni e della durata emotiva degli oggetti” come concetti imprescindibili nel design contemporaneo.
Divisi in otto gruppi, gli studenti si sono immedesimati nei bambini e nei ragazzi a cui gli arredi erano destinati, cercando di valorizzare la componente ludica e la capacità di stimolare l’immaginazione, insieme alla funzionalità e alla resistenza nel tempo.
I progetti proposti hanno messo al centro materiali naturali, riciclati o riciclabili, nonché soluzioni modulari e facilmente adattabili ai diversi stadi di crescita.
Questa sinergia ha dimostrato quanto collaborazioni di questo tipo possano generare valore autentico, sia per gli studenti che per le aziende. Non solo: offre uno sguardo concreto su come il design possa diventare strumento educativo, inclusivo e sostenibile.
In un momento storico in cui il design è chiamato a rispondere non solo a esigenze estetiche ma anche a valori etici e ambientali, esperienze come questa rappresentano un modello virtuoso da seguire: perché il futuro si costruisce anche, e soprattutto, partendo dalle camerette dei più piccoli.