“Design in crescita: da kids a teens e oltre”: il workshop dedicato all’arredo per bambini e ragazzi

Trenta studenti del corso di Design del Prodotto Industriale della Scuola del Design del Politecnico di Milano hanno lavorato su un tema sfidante e attualissimo: ideare arredi capaci di crescere insieme ai bambini, da 3 a 17 anni e oltre, con una forte attenzione all’ergonomia, alla durata emotiva e all’impatto ambientale.

Alessandra Caparello
A cura di Alessandra Caparello
Pubblicato il 28/07/2025Aggiornato il 28/07/2025
design

“Design in crescita: da kids a teens e oltre” è il titolo del workshop ideato da Nidi, brand di Battistella Company e specializzato in ambienti per bambini e ragazzi, in collaborazione con la Scuola del Design del Politecnico di Milano.

Al centro dell’iniziativa: sostenibilità, creatività e innovazione, con uno sguardo attento al futuro.

Trenta studenti del corso di Design del Prodotto Industriale sono stati chiamati a una sfida progettuale stimolante: ideare un arredo capace di accompagnare i giovani utenti dai 3 ai 17 anni – e oltre – crescendo con loro, sia dal punto di vista funzionale che emotivo.

Il progetto “Design in crescita: da kids a teens e oltre”

Il progetto, intitolato “Design in crescita: da kids a teens e oltre”, è stato guidato dai docenti e designer Bernardo Corbellini e Bice Dantona, fondatori di ToyBee Design Studio, insieme a Mattia Italia, docente e ricercatore della Scuola del Design.

I giovani designer sono stati invitati a progettare elementi d’arredo sostenibili, ergonomici e capaci di durare nel tempo, sia materialmente che affettivamente. “Costruire ambienti va oltre il semplice progettare mobili: è generare legami affettivi, favorire la scoperta e promuovere uno stile di vita più attento e consapevole”, ha spiegato Valeria Carlesso, designer di Nidi. “Collaborazioni come quella con il Politecnico di Milano confermano la nostra convinzione che il dialogo tra impresa e formazione sia fondamentale per costruire insieme un futuro più creativo, sostenibile e umano”.

Il docente Mattia Italia ha sottolineato a sua volta “l’evoluzione dei bisogni e della durata emotiva degli oggetti” come concetti imprescindibili nel design contemporaneo. 

Divisi in otto gruppi, gli studenti si sono immedesimati nei bambini e nei ragazzi a cui gli arredi erano destinati, cercando di valorizzare la componente ludica e la capacità di stimolare l’immaginazione, insieme alla funzionalità e alla resistenza nel tempo.

I progetti proposti hanno messo al centro materiali naturali, riciclati o riciclabili, nonché soluzioni modulari e facilmente adattabili ai diversi stadi di crescita. 

Questa sinergia ha dimostrato quanto collaborazioni di questo tipo possano generare valore autentico, sia per gli studenti che per le aziende. Non solo: offre uno sguardo concreto su come il design possa diventare strumento educativo, inclusivo e sostenibile. 

In un momento storico in cui il design è chiamato a rispondere non solo a esigenze estetiche ma anche a valori etici e ambientali, esperienze come questa rappresentano un modello virtuoso da seguire: perché il futuro si costruisce anche, e soprattutto, partendo dalle camerette dei più piccoli.

Gallery elaborati finali 

  • Limbo ideato dagli studendi: Silvia De Giuli, Maddalena Fadini, Alessia Gismondi, Lisa Morganti
  • Flaps di Alessia Capuano, Eva Guarino, Clara García de Viguera, Maria Teresa Lelario
  • Ginger di Zoe Recalde, Giorgia Vezzosi, Alice Zini
  • Privì di Yang Zhaoying, Liu Bowei, Fu Xi, Chen Angela
  • Billo di Irene Rigamonti, Francesco De Marchi, Vanessa Rota, Letizia Ferlita
  • Tula di Davide Pagano, Jacopo, Palmieri, Martina Roma, Nicolo Fontecchio
  • Millo di Beatrice Guarnier, Xi Wen Candy Guo, Chiara Sirianni, Mariapoala Veneziani
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