World Environment Day: 5 giugno Giornata mondiale dell’Ambiente

Se ciascuno di noi è tenuto a dare il proprio contributo nelle piccole cose di tutti i giorni, è cruciale anche e soprattutto l'impegno delle aziende per diminuire o azzerare le proprie emissioni e per contribuire a dare nuovo ossigeno al Pianeta.

Monica Mattiacci
A cura di Monica Mattiacci
Pubblicato il 05/06/2021 Aggiornato il 05/06/2021

Sono in continuo aumento – nel mondo e in Italia – le iniziative che promuovono la protezione dell’ambiente e del clima nei modi più diversi.

Uno di questi sono le iniziative per la piantumazione di alberi. Qualche esempio nostrano? Quella che si propone di riportare verde e ossigeno ai piedi del Monte Bianco, con l’adozione di un ciliegio e aiutando così la comunità alpina nella difesa delle zone naturalistiche; oppure il progetto #Sciuker4Planet del 2018, iniziato al Parco Nord di Milano in occasione della Giornata Internazionale delle Foreste. Ma ci sono moltissimi altri esempi, difficile elencarli tutti. Sempre per fare menzione di quelli delle aziende del settore casa, citiamo ViMove promosso da Viessmann nel 2020 per piantare 150.000 alberi o quello di Unopiù – marchio di arredamento per esterni, per cui la sostenibilità è un obiettivo costante e che punta su materie prime certificate e su tessuti per esterni realizzati con bottiglie di plastica riciclate – che per celebrare la giornata mondiale dell’Ambiente pianterà altri 100 alberi di cacao nella propria foresta in Camerun, dando continuità al progetto iniziato l’anno scorso con Treedom, la piattaforma web per piantare alberi a distanza e seguirne la storia online.

Sempre in collaborazione con Treedom, anche il progetto di Oknoplast (azienda internazionale che produce serramenti in pvc e alluminio), che in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente pianta in Guatemala, supportando le comunità locali, 500 alberi da frutto. Questi, interrati in sistemi agroforestali secondo un metodo della tradizione popolare per cui i nuovi esemplari vengono aggiunti a colture già esistenti così da non impoverire e non alterare l’ecosistema e le fonti di sostentamento delle popolazioni autocton, consentiranno di assorbire 56.700 kg di CO2 pari al riempimento di 295 Tir.

Fondamentali anche e soprattutto i progetti delle aziende più virtuose in prima linea nel dare il proprio contributo  all’ambiente: il loro principale obiettivo è quello di diminuire drasticamente le emissioni derivanti dagli impianti produttivi. Per citare due esempi: il Lifetime Carbon Neutral (l’impegno contro il cambiamento climatico di Velux, sviluppato in collaborazione con WWF, con l’obiettivo di azzerare l’impronta ecologica dell’azienda entro il 2041, anno del centenario della sua fondazione) o il Climate Pledge (iniziativa promossa da Amazon e Global Optimism) che raggruppa più di 100 aziende, tra cui l’italianissima FILA Industria Chimica, Colgate-Palmolive, Heineken, PepsiCo, Royal Philips e Visa… e che impegna i firmatari a raggiungere zero emissioni di CO2 entro il 2040, con 10 anni di anticipo rispetto a quanto previsto dall’Accordi di Parigi.

Foresta piantata da Oknoplast in Guatemala 5 giugno giornata mondiale dell'ambiente

Il tema della sostenibilità è da anni al centro anche delle politiche di Oknoplast. I processi produttivi adottati sono garantiti dai più rigidi sistemi di controllo qualità: l’azienda ha appena concluso il ciclo per l’ottenimento del certificato per lo Standard ISO 14001, punto di riferimento normativo per i Sistemi di Gestione Ambientale. Negli stabilimenti produttivi Oknoplast, il recupero dell’acqua dalle macchine di raffreddamento dei componenti fa sì che venga prelevato solo il 10% di acqua da condotta; l’introduzione di sistemi di recupero del calore nei compressori per riscaldare l’acqua calda e la sostituzione dell’impianto di riscaldamento in capannoni di produzione garantisce un risparmio energetico complessivo di 460.800 kWh all’anno. Da un punto di vista logistico l’azienda cerca di ridurre l’impatto sull’ambiente attraverso la collaborazione consolidata con vettori che rispettano elevati standard ambientali, l’introduzione di un software in grado di ottimizzare i percorsi di trasporto del 3% e la dismissione di veicoli che emettono anidride carbonica all’interno degli stabilimenti, promuovendo il graduale utilizzo di carrelli elevatori elettrici o a gas. L’azienda, inoltre, gestisce in modo responsabile anche gli scarti di produzione: tutti i serramenti sono realizzati in PVC vergine o alluminio, che vengono riciclati al 100%. Oknoplast collabora infine con imprese specializzate nello smaltimento, nella raccolta e nel riciclo dei rifiuti che sono già prodotti in quantità ridotta grazie all’introduzione di un numero crescente di supporti metallici per il trasporto delle finestre, oltretutto prodotte in materiali decisamente durevoli e a bassissimo contenuto di Composti Organici Volatili, VOC, oltre che prive di piombo.

Sostenibilità: risparmio di risorse, riciclo, recupero, materiali bio

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