Milano si conferma capitale del design anche nel settore del termoarredo. Lunedì 23 giugno, proprio qui sono stati svelati i vincitori della quarta edizione del Design Warm Contest, il concorso nazionale promosso da Scirocco H, azienda leader nella produzione di radiatori e scaldasalviette di design. Per la categoria professionisti: VEA di Simona De Fazio e Carmen Carugno di Studio Sospeso. Per la categoria studenti: SPACE UP di Maria Giulia Ferroni e Maria Claudia Scopetti del NID – Nuovo Istituto Design di Perugia. L’iniziativa, unica nel suo genere in Italia, nasce con l’obiettivo di scoprire nuovi talenti del progetto, capaci di coniugare estetica, funzionalità e innovazione tecnica. Il contest, aperto sia a studenti sia a professionisti del design senza limiti di età, ha ricevuto anche quest’anno il prestigioso patrocinio dell’ADI – Associazione per il Disegno Industriale. Per l’edizione 2025, il brief richiedeva la progettazione di scaldasalviette innovativi per ambienti hospitality, quindi ideali per hotel, resort e strutture ricettive di alto livello.
I vincitori: VEA e SPACE UP, tra arte, tecnologia e comfort
A conquistare la giuria sono stati due progetti che dimostrano come il radiatore possa trasformarsi in un vero e proprio elemento d’arredo: funzionale, tecnologico e dalla forte identità visiva. Nella categoria Professionisti si è imposto VEA, termoarredo progettato da Simona De Fazio, interior designer e fondatrice dello Studio Sospeso con Carmen Carugno). Ispirato all’arte dell’origami modulare, VEA si distingue per la sua superficie scultorea e le alte performance tecniche. Realizzato in alluminio ad alta conducibilità termica, è disponibile in due formati per adattarsi agli spazi dell’hôtellerie moderna. Il sistema di riscaldamento è misto (elettrico e idraulico), con funzione asciugatura rapida e controllo remoto tramite app. Tra gli studenti ha trionfato SPACE UP, ideato da Maria Giulia Ferroni e Maria Claudia Scopetti del NID – Nuovo Istituto Design di Perugia. Il concept si ispira ai nidi intrecciati degli uccelli tessitori, con una struttura sospesa e tridimensionale che ridefinisce la parete. Il cuore è un corpo metallico con resistenza elettrica, da cui il calore si irradia attraverso una corda in tessuto conduttivo, per un’esperienza termica tanto suggestiva quanto efficiente. I vincitori hanno ricevuto premi in denaro — 5.000 euro per i professionisti e 2.000 euro per gli studenti — e l’opportunità concreta di vedere i propri progetti trasformati in prodotti reali tramite uno specifico contratto di produzione. Una menzione speciale è andata all’Università IUAV di Venezia, che si è distinta nelle quattro edizioni del concorso per il numero e la qualità dei progetti presentati: ben 35, di cui 6 finalisti.
«Siamo particolarmente legati al mondo dell’hospitality – dichiarano Sabrina Mora e Filippo Arbellia, soci e amministratori di Scirocco H – perché è un settore che richiede soluzioni di riscaldamento sempre più personalizzate, estetiche e performanti. I progetti di quest’anno ci hanno colpito per la loro capacità di coniugare creatività e concretezza progettuale. Alcune proposte, come VEA e SPACE UP, rappresentano già oggi una risposta valida alle esigenze dell’hotellerie contemporanea».