Mostra Yuval Avital. Bosco di Lecce - Lecce

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 19/11/2023 Aggiornato il 19/11/2023
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Lecce
Apre al pubblico la mostra di Yuval Avital, atto conclusivo di un progetto di arte relazionale complesso e articolato, promosso dal Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura, MUST – Museo Storico della città di Lecce, sostenuto e finanziato da Regione Puglia, Teatro Pubblico Pugliese, Polo Biblio-Museale di Lecce – che l’ha inserito all’interno della sua ampia progettualità dedicata al contemporaneo e al dialogo con la città, con le sue istituzioni e il mondo dell’associazionismo, mettendo a disposizione del progetto le proprie risorse umane, tra cui la curatela e l’identità visiva – concepito in collaborazione con Fondazione Biscozzi | Rimbaud.

Con il progetto Bosco di Lecce, Yuval Avital si è messo in dialogo con Lecce in un processo di creazione collettiva, di performance, riti d’arte, composizioni materiche e opere concepite insieme alla cittadinanza e agli artigiani, trasformando idealmente gli abitanti del capoluogo pugliese in alberi e la città in un bosco umano, per cercare di ridurre il crescente divario tra uomo e natura.

Il coinvolgimento di istituzioni, maestranze locali, comunità e individui in dialogo con l’artista, ha realizzato una monografia unanime in cui ogni partecipante è co-creatore e attivatore di messaggi veicolati attraverso un’esperienza immersiva e multimediale che rispecchia l’intera città.

Nelle sale del MUST, Bosco di Lecce viene allestita come un’unica grande installazione immersiva che rende conto di tutta l’azione artistica condivisa, in cui la coralità dei partecipanti e la molteplicità dei linguaggi si fondono in una stratificazione di esperienze.

Sono esposte numerose grandi tele (alcune oltre i quattro metri), realizzate dall’artista durante la residenza di più di un mese nell’ex chiesa di San Giovanni di Dio, messa a disposizione dal Comune di Lecce come atelier aperto anche alla comunità.
I dipinti e una sorta di diario/taccuino visivo realizzati dall’artista diventano vere e proprie partiture per la creazione tridimensionale.

In mostra sono presenti trenta sculture realizzate dall’artista sempre durante la sua residenza in città, alcune delle quali in dialogo con gli artigiani locali – cartapestai, ceramisti, fabbri, mosaicisti, ricamatori – costituendo nuove fisiognomiche e nuovi abitanti di questo ideale bosco.

Sono circa duecento i cittadini coinvolti in performance e riti d’arte con cui l’artista ha lavorato utilizzando semplici esercizi di voce e gesto in una riflessione profonda e intima sul proprio vissuto.
Sedici le performance “radici” realizzate con piccoli nuclei, spesso con singoli, in luoghi a loro cari; dalla cucina di casa al luogo di lavoro, uniti dall’interazione con un piccolo cumulo di terra leccese in cui i partecipanti hanno immerso i loro arti.

Quattro invece gli appuntamenti dedicati alla performance “boschi” volutamente realizzati in zone periferiche delle città: il quartiere 167, il bosco bruciato di San Cataldo, il giardino della comunità Emmanuel, che da anni offre accoglienza a chi ne ha più bisogno, e le Tagliatelle, nuovo centro culturale aperto nei pressi della cava da cui veniva estratta la pietra leccese utilizzata per la costruzione degli edifici della città.
Durante questi appuntamenti, attraverso l’utilizzo di rami di alberi autoctoni salentini, i partecipanti si sono trasformati in alberi divenendo parte di un bosco grazie alla condivisione e la relazione con l’altro.

Il progetto è curato da Lorenzo Madaro (Polo Biblio-Museale di Lecce) con il coordinamento di Federica Tornese.
Regione: Puglia
Luogo: Museo Storico della città di Lecce, Ex Convento di Santa Chiara, via degli Ammirati 11
Telefono: 0832/241067
Orari di apertura: 9-19 da martedì a giovedì; 9-20 da venerdì a domenica. Lunedì chiuso
Costo: 5,50 euro; ridotto 3,50 euro
Dove acquistare: www.mustlecce.it
Sito web: www.mustlecce.it
Organizzatore: Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura e MUST – Museo Storico della città di Lecce