Mostra Yael Bartana. Cast Off - Modena
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Modena
La personale dell’artista israeliana Yael Bartana (Kfar Yehezkel, 1970) presenta cinque installazioni video e una serie fotografica, che affrontano diverse declinazioni dei concetti di “identità”, “rito”, “stato-nazione”, e la strumentalizzazione di questi termini nella scena politica di oggi.
Il percorso espositivo si apre con il video in bianco e nero The Recorder Player from Sheikh Jarrah, girato nel 2010 in occasione di una protesta pacifica, in cui si vede una manifestante mentre suona un flauto dolce davanti a una fila compatta di militari israeliani, schierati di fronte a un gruppo che contesta l’espulsione dei residenti musulmani dai dintorni di Gerusalemme a opera dei coloni ebrei.
Nella stessa sala è installato il video del 2017 Tashlikh (Cast Off), che mette in scena una carrellata performativa e simbolica di oggetti su sfondo nero. Gli oggetti provenienti da diversi contesti e storie appartengono sia ai carnefici che alle vittime di persecuzioni etniche, genocidi e guerre.
La mostra continua con la doppia proiezione di Summer Camp / Avodah e con True Finn del 2014, un’opera incentrata su otto residenti finlandesi di etnie, religioni e provenienze differenti, che s’interrogano sul significato dell’essere finlandesi.
Il video A Declaration del 2006 è il primo in cui l’azione ripresa non appartiene alla realtà, ma è una finzione cinematografica ideata dall’artista. Il lavoro documenta una messa in scena, la sostituzione della bandiera israeliana, presente su uno scoglio della baia di Jaffa, con un albero di ulivo.
L’ultima stanza ospita la serie fotografica The Missing Negatives of the Sonnenfeld Collection (After Herbert and Leni Sonnenfeld) basata su una selezione di immagini tratte dall’immenso archivio dei due fotogiornalisti Leni e Herbert Sonnenfeld che hanno documentato la Palestina / la Terra di Israele fra il 1933 e il 1948.
L’esposizione è curata da Chiara Dall’Olio.
Il percorso espositivo si apre con il video in bianco e nero The Recorder Player from Sheikh Jarrah, girato nel 2010 in occasione di una protesta pacifica, in cui si vede una manifestante mentre suona un flauto dolce davanti a una fila compatta di militari israeliani, schierati di fronte a un gruppo che contesta l’espulsione dei residenti musulmani dai dintorni di Gerusalemme a opera dei coloni ebrei.
Nella stessa sala è installato il video del 2017 Tashlikh (Cast Off), che mette in scena una carrellata performativa e simbolica di oggetti su sfondo nero. Gli oggetti provenienti da diversi contesti e storie appartengono sia ai carnefici che alle vittime di persecuzioni etniche, genocidi e guerre.
La mostra continua con la doppia proiezione di Summer Camp / Avodah e con True Finn del 2014, un’opera incentrata su otto residenti finlandesi di etnie, religioni e provenienze differenti, che s’interrogano sul significato dell’essere finlandesi.
Il video A Declaration del 2006 è il primo in cui l’azione ripresa non appartiene alla realtà, ma è una finzione cinematografica ideata dall’artista. Il lavoro documenta una messa in scena, la sostituzione della bandiera israeliana, presente su uno scoglio della baia di Jaffa, con un albero di ulivo.
L’ultima stanza ospita la serie fotografica The Missing Negatives of the Sonnenfeld Collection (After Herbert and Leni Sonnenfeld) basata su una selezione di immagini tratte dall’immenso archivio dei due fotogiornalisti Leni e Herbert Sonnenfeld che hanno documentato la Palestina / la Terra di Israele fra il 1933 e il 1948.
L’esposizione è curata da Chiara Dall’Olio.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: FMAV Galleria Civica Palazzo Santa Margherita, corso Canalgrande 103
Telefono: 059/2032919
Orari di apertura: 11-13; 16-19; sabato e domenica 11-19. Lunedì e martedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 4 euro
Dove acquistare: www.fmav.org
Sito web: www.fmav.org
Organizzatore: Fondazione Modena Arti Visive