Mostra Vogia de carnoval - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
Nella rhinoceros gallery di palazzo rhinoceros a Roma, con la linea artistica di Raffaele Curi, arriva un’esperienza visionaria sin dall’esterno del palazzo dove, grazie a una grande proiezione, i visitatori entrano immergendosi nel mare.
L’incanto di Venezia, città antica e futuribile, sacra e licenziosa, ammalia Roma con Vogia de carnoval, l’esperimento espositivo realizzato grazie ai contenuti forniti dalla Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
Nella fantasticheria di un carnevale permanente immaginata da Raffaele Curi, che non segue le logiche dei calendari e l’avvicendarsi delle stagioni ma abita un tempo eccezionale (anche se storicamente il Carnevale iniziava a Venezia il 27 dicembre!), tutto è possibile: persino immergersi nel mare rimanendo perfettamente asciutti.
Così avviene all’ingresso di rhinoceros, grazie a una proiezione che avvolge l’edificio nelle onde, senza bagnare il pubblico.
È la stessa magia che fa il Mose, il MOdulo Sperimentale Elettromeccanico che, azionando un sistema di dighe mobili, mette in salvo Venezia dall’acqua alta, un’opera ingegneristica applaudita in tutto il mondo per la sua efficacia.
Il Mose è protagonista artisticamente anche all’interno del palazzo: all’inizio del percorso espositivo una videoinstallazione lo vede danzare sulle note della Cenerentola di Gioacchino Rossini, in una perfetta corrispondenza tra gli alti e i bassi rossiniani e il flusso delle maree.
Il mare culla il desiderio di un carnevale fuori stagione e, dai progressi tecnologici del presente, si passa ai fasti della Venezia del passato, per poi proiettarsi verso l’arte del futuro.
La rhinocerosgallery abbraccia la sfida del digitale e delle nuove tecnologie che amplificano le possibilità dell’opera d’arte. In questo gioco che porta il visitatore dentro e fuori le dimensioni del sogno e dell’illusione, in un continuo interscambio tra la realtà e il suo doppio, tra la copia e l’originale, si mettono a confronto la Presentazione al Tempio di Bellini con l’opera dello stesso soggetto dipinta nel 1455 dal cognato Andrea Mantegna, conservata alla Gemäldegalerie di Berlino.
L’incantesimo lagunare prosegue, ai piani superiori, con le vedute di Gabriel Bella e le scene veneziane di Pietro Longhi, fino ad arrivare alla terrazza panoramica che ricorda ai visitatori di essere invece al centro di Roma.
L’incanto di Venezia, città antica e futuribile, sacra e licenziosa, ammalia Roma con Vogia de carnoval, l’esperimento espositivo realizzato grazie ai contenuti forniti dalla Fondazione Querini Stampalia di Venezia.
Nella fantasticheria di un carnevale permanente immaginata da Raffaele Curi, che non segue le logiche dei calendari e l’avvicendarsi delle stagioni ma abita un tempo eccezionale (anche se storicamente il Carnevale iniziava a Venezia il 27 dicembre!), tutto è possibile: persino immergersi nel mare rimanendo perfettamente asciutti.
Così avviene all’ingresso di rhinoceros, grazie a una proiezione che avvolge l’edificio nelle onde, senza bagnare il pubblico.
È la stessa magia che fa il Mose, il MOdulo Sperimentale Elettromeccanico che, azionando un sistema di dighe mobili, mette in salvo Venezia dall’acqua alta, un’opera ingegneristica applaudita in tutto il mondo per la sua efficacia.
Il Mose è protagonista artisticamente anche all’interno del palazzo: all’inizio del percorso espositivo una videoinstallazione lo vede danzare sulle note della Cenerentola di Gioacchino Rossini, in una perfetta corrispondenza tra gli alti e i bassi rossiniani e il flusso delle maree.
Il mare culla il desiderio di un carnevale fuori stagione e, dai progressi tecnologici del presente, si passa ai fasti della Venezia del passato, per poi proiettarsi verso l’arte del futuro.
La rhinocerosgallery abbraccia la sfida del digitale e delle nuove tecnologie che amplificano le possibilità dell’opera d’arte. In questo gioco che porta il visitatore dentro e fuori le dimensioni del sogno e dell’illusione, in un continuo interscambio tra la realtà e il suo doppio, tra la copia e l’originale, si mettono a confronto la Presentazione al Tempio di Bellini con l’opera dello stesso soggetto dipinta nel 1455 dal cognato Andrea Mantegna, conservata alla Gemäldegalerie di Berlino.
L’incantesimo lagunare prosegue, ai piani superiori, con le vedute di Gabriel Bella e le scene veneziane di Pietro Longhi, fino ad arrivare alla terrazza panoramica che ricorda ai visitatori di essere invece al centro di Roma.
Regione: Lazio
Luogo: rhinoceros gallery, Palazzo rhinoceros, via del Velabro 9A
Telefono: 340/6430435
Orari di apertura: 12-20 tutti i giorni
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://rhinocerosroma.com/
Organizzatore: Fondazione Alda Fendi - Esperimenti, con la linea artistica di Raffaele Curi e i contenuti forniti dalla Fondazione Querini Stampalia di Venezia