Mostra Vis-à-vis. Tenerani Spina. Dialogo in immagini - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
La mostra presenta venticinque ritratti in gesso di Pietro Tenerani, uno dei più significativi scultori dell’Ottocento italiano, riletti da Luigi Spina, grande interprete della fotografia d’arte contemporanea.
Due artisti distanti nel tempo, ma accomunati dalla ricerca sulla figura umana, in un dialogo che consente di ammirare in maniera inedita le sculture di Tenerani, in molti casi mai esposte in precedenza, delle quali le suggestive fotografie di Spina - un dittico per ciascun ritratto - realizzate su pellicola in bianco e nero e stampate personalmente, mettono in luce dettagli che a volte sfuggono anche agli osservatori più attenti.
Uno dei nuclei più significativi del Museo di Roma è certamente la gipsoteca di Tenerani, in origine collocata nella galleria progettata da Carlo, unico figlio maschio dello scultore, in via Nazionale.
La collezione comprende modelli, bozzetti e studi, testimonianza dell’intera produzione artistica dello scultore, e va annoverata tra i maggiori esempi di raccolte di gessi dell’Ottocento insieme a quelle di Canova a Possagno e di Thorvaldsen a Copenaghen.
Per valorizzare in maniera sempre maggiore la gipsoteca, una selezione della quale è già presente nel percorso del Museo, è nata la mostra che espone venticinque ritratti in gesso di Tenerani a confronto con le immagini - un dittico per ciascun ritratto - che Luigi Spina, grande interprete della fotografia d’arte contemporanea, ha realizzato da essi.
Uno scultore scomparso nel 1869 e un fotografo nato praticamente un secolo dopo, nel 1966 sono i due artisti protagonisti di questa mostra, dai differenti mezzi espressivi e tra loro distanti nel tempo, accomunati dalla ricerca sulla figura umana: un dialogo tra uno scultore capace di rendere nel gesso i minimi dettagli di un volto e un fotografo in grado, attraverso la luce, di far emergere quei dettagli.
La mostra è curata da Fabio Benedettucci.
Due artisti distanti nel tempo, ma accomunati dalla ricerca sulla figura umana, in un dialogo che consente di ammirare in maniera inedita le sculture di Tenerani, in molti casi mai esposte in precedenza, delle quali le suggestive fotografie di Spina - un dittico per ciascun ritratto - realizzate su pellicola in bianco e nero e stampate personalmente, mettono in luce dettagli che a volte sfuggono anche agli osservatori più attenti.
Uno dei nuclei più significativi del Museo di Roma è certamente la gipsoteca di Tenerani, in origine collocata nella galleria progettata da Carlo, unico figlio maschio dello scultore, in via Nazionale.
La collezione comprende modelli, bozzetti e studi, testimonianza dell’intera produzione artistica dello scultore, e va annoverata tra i maggiori esempi di raccolte di gessi dell’Ottocento insieme a quelle di Canova a Possagno e di Thorvaldsen a Copenaghen.
Per valorizzare in maniera sempre maggiore la gipsoteca, una selezione della quale è già presente nel percorso del Museo, è nata la mostra che espone venticinque ritratti in gesso di Tenerani a confronto con le immagini - un dittico per ciascun ritratto - che Luigi Spina, grande interprete della fotografia d’arte contemporanea, ha realizzato da essi.
Uno scultore scomparso nel 1869 e un fotografo nato praticamente un secolo dopo, nel 1966 sono i due artisti protagonisti di questa mostra, dai differenti mezzi espressivi e tra loro distanti nel tempo, accomunati dalla ricerca sulla figura umana: un dialogo tra uno scultore capace di rendere nel gesso i minimi dettagli di un volto e un fotografo in grado, attraverso la luce, di far emergere quei dettagli.
La mostra è curata da Fabio Benedettucci.
Regione: Lazio
Luogo: Museo di Roma - Palazzo Braschi, piazza Navona 2; piazza San Pantaleo 10
Telefono: 06/0608
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 13 euro; ridotto 11 euro
Dove acquistare: www.museodiroma.it; www.museiincomune.it
Sito web: www.museodiroma.it; www.museiincomune.it; www.zetema.it
Organizzatore: Zètema Progetto Cultura