Mostra Vetri dal Rinascimento all’Ottocento. La donazione Cappagli Serretti per i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna - Bologna
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Bologna
Per celebrare la donazione della preziosa raccolta di vetri collezionata da Bruno Cappagli e Liana Serretti, i Musei Civici d’Arte Antica di Bologna presentano la mostra con l’intera inedita collezione acquisita nel 2020 dal Comune di Bologna.
Il nucleo collezionistico è composto da 117 vetri, per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi, databili dal XVII al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implementandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.
Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’Adorazione dei Magi, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405-1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.
La donazione si completa con la cessione di oltre 50 pubblicazioni specialistiche sulla storia
dell'arte vetraria acquistate nel corso di oltre quarant’anni di passione collezionistica coltivata
in un'assidua ricerca tra i più importanti antiquari e case d'asta nazionali e internazionali, consultabili presso la Biblioteca dei Musei Civici d’Arte Antica, situata al primo piano del Lapidario del Museo Civico Medievale, dove hanno arricchito il patrimonio bibliografico dedicato ai temi della Storia dell'Arte Medievale e Moderna.
Spicca in mostra per unicità e qualità tecnica il gruppo di opere del Seicento veneziano, noto per lo stile
fantasioso, che ama sperimentare nuove tecniche decorative, con eccellenti livelli di virtuosismo raggiunti nella funzione decorativa a discapito di quella d’uso.
Ben documentato dagli oggetti esposti in mostra è il fenomeno, ancora poco studiato, della
produzione veneziana ed europea settecentesca a imitazione di quella boema, che testimonia la progressiva crisi economica dell’industria veneziana e l’affermazione di nuove centri produttivi che stimolano un cambiamento di gusti e forme.
Accanto a oggetti pregiati presenti nelle tavole aristocratiche o borghesi di tipologia (alzata,
bottiglia, calice, fiasca) e usi diversi (bicchiere da vino, bicchiere da liquore, vetri da presentazione, d'apparato, reliquari) è presente nella collezione anche un notevole gruppo di oggetti
“popolari” o di uso più corrente, quali i vetri utilizzati nelle spezierie come strumenti da laboratorio (storte, imbuti, versatoi).
La mostra è curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica, Mauro Stocco.
Il nucleo collezionistico è composto da 117 vetri, per oltre 150 pezzi tra manufatti singoli, coppie e servizi, databili dal XVII al XIX secolo che incrementa il già cospicuo patrimonio permanente di vetri dei Musei Civici d’Arte Antica, integrandone e implementandone la varietà di manufatti per tipologie e provenienze geografiche.
Nelle sedi del Museo Civico Medievale e del Museo Davia Bargellini sono infatti conservate ricche raccolte in cui spiccano alcuni capolavori dell’arte vetraria, tra cui il rarissimo calice blu decorato a smalto e dorature con l’Adorazione dei Magi, considerato uno dei vetri più antichi e preziosi del Rinascimento italiano e attribuito alla mano del muranese Angelo Barovier (1405-1460), celebre inventore del vetro cristallino simile al cristallo di rocca.
La donazione si completa con la cessione di oltre 50 pubblicazioni specialistiche sulla storia
dell'arte vetraria acquistate nel corso di oltre quarant’anni di passione collezionistica coltivata
in un'assidua ricerca tra i più importanti antiquari e case d'asta nazionali e internazionali, consultabili presso la Biblioteca dei Musei Civici d’Arte Antica, situata al primo piano del Lapidario del Museo Civico Medievale, dove hanno arricchito il patrimonio bibliografico dedicato ai temi della Storia dell'Arte Medievale e Moderna.
Spicca in mostra per unicità e qualità tecnica il gruppo di opere del Seicento veneziano, noto per lo stile
fantasioso, che ama sperimentare nuove tecniche decorative, con eccellenti livelli di virtuosismo raggiunti nella funzione decorativa a discapito di quella d’uso.
Ben documentato dagli oggetti esposti in mostra è il fenomeno, ancora poco studiato, della
produzione veneziana ed europea settecentesca a imitazione di quella boema, che testimonia la progressiva crisi economica dell’industria veneziana e l’affermazione di nuove centri produttivi che stimolano un cambiamento di gusti e forme.
Accanto a oggetti pregiati presenti nelle tavole aristocratiche o borghesi di tipologia (alzata,
bottiglia, calice, fiasca) e usi diversi (bicchiere da vino, bicchiere da liquore, vetri da presentazione, d'apparato, reliquari) è presente nella collezione anche un notevole gruppo di oggetti
“popolari” o di uso più corrente, quali i vetri utilizzati nelle spezierie come strumenti da laboratorio (storte, imbuti, versatoi).
La mostra è curata da Mark Gregory D’Apuzzo, Massimo Medica, Mauro Stocco.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Museo Civico Medievale, via Manzoni 4
Telefono: 051/2193916; 051/2193930
Orari di apertura: 10-14 martedì e giovedì; 14-19 mercoledì e venerdì; 10-19 sabato e domenica. Lunedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 3 euro
Dove acquistare: www.museibologna.it/arteantica
Sito web: www.museibologna.it/arteantica
Organizzatore: Musei Civici d’Arte Antica di Bologna promossa in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia