Mostra Venire alla luce. Dal concepimento al parto - Padova

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 07/12/2017 Aggiornato il 07/12/2017

Il nuovo progetto intende approfondire e comprendere il tema della vita, un viaggio nella storia di tutti alla scoperta dell'avventura che è la nascita attraverso la storia della medicina e la tecnologia più moderna. Attraverso le collezioni storiche della Clinica Ginecologica dell'Università di Padova e installazioni multimediali, exhibit interattivi e video in 3d è possibile sperimentare da vicino l'evoluzione dell'essere umano, dal punto di vista scientifico e emozionale. Il percorso espositivo permette di vivere mese per mese la crescita nel grembo materno, scoprirne i segreti, condividerne le sensazioni con una doppia prospettiva: quella della madre, delle sue percezioni e dei cambiamenti del suo corpo, e quella del feto, fino al momento in cui esso "viene alla luce". Le preziose collezioni dell’Università di Padova presentano modelli anatomici, in cera e cristallo e creta, esposti per la prima volta, risalenti alla seconda metà del '700, che costituiscono un'occasione unica per avventurarsi nella storia dell'ostetricia e seguire il suo passaggio da arte manuale a scienza. Le cere rappresentano l'apparato riproduttore femminile e il feto, nonché alcune tappe cronologiche della gravidanza e del parto. Le crete raffigurano le varie presentazioni fetali e originariamente erano costituite da componenti mobili (ora saldamente ancorate) affinché gli allievi medici e le levatrici potessero esercitarsi sui meccanismi del parto. Completa il nucleo della collezione una raccolta di strumenti chirurgici iniziata da Rodolfo Lamprecht (1781-1860), con il quale nel 1819 viene fondata la Clinica Ostetrica, nell’Ospedale Civile di Padova, oltre a preparati anatomici, tavole didattiche, strumenti per il parto risalenti al XIX e XX secolo e il primo ecografo acquistato in Italia, a Padova, nel 1969. La mostra, promossa dalla Fondazione MUSME, realizzata con il significativo contributo scientifico dell’Università di Padova, è curata dal Prof. Giovanni Battista Nardelli (Dipartimento di Salute della Donna), dal Prof. Maurizio Rippa Bonati (Dipartimento di Scienze Cardiologiche Toraciche e Vascolari), in collaborazione con il Prof. Raffaele De Caro e il suo team (Dipartimento di Neuroscienze), con il contributo del dott. Andrea Cozza, sotto la supervisione del comitato scientifico del Museo, presieduto dal Prof. Vincenzo Milanesi. 

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Padova
Regione: Veneto
Luogo: Museo di Storia della Medicina, via San Francesco 94
Telefono: 049/658767; Sito: www.musme.it
Orari di apertura: 14,30-19; mattina aperto solo su prenotazione. Lunedì chiuso
Costo: 10 euro; ridotto 8 euro