Mostra Velázquez per Ceruti - Brescia
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Brescia
La mostra propone un inedito confronto tra Diego Rodríguez de Silva y Velázquez (Siviglia, 1599 - Madrid,1660) e alcune opere di Giacomo Ceruti (Milano, 1698 - Milano, 1767).
Quella tra Velázquez e Ceruti è una vicinanza di intenti che trova forma, a un secolo di distanza, in un dialogo fatto di temi, composizione, ispirazione, luce.
In mostra l’eccezionale prestito, finora mai esposto in Italia, de Il Pranzo di Diego Velázquez (1599-1660) proveniente da Ermitage in un importante confronto con opere di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (1698-1767).
Un confronto sottolineato dal riallestimento della Sala del Ceruti (XII) di Pinacoteca Tosio Martinengo, il
museo che possiede il più importante corpus al mondo di opere dell’autore milanese di nascita e bresciano di adozione. Il Pranzo di Velázquez (1617 circa) è infatti esposto accanto ad alcuni capolavori della produzione pauperistica di Ceruti, il cui presupposto artistico e culturale è da riconoscere nel naturalismo seicentesco europeo, che proprio in Velázquez ebbe uno dei suoi massimi protagonisti. Tra le opere, anche alcuni dipinti provenienti dal Ciclo di Padernello come Ritratto di due ragazze (1720-25), I calzolai (1725-30) e Due poveri in un bosco (1730-35).
Il Pranzo di Velázquez, parte della collezione di Caterina la Grande, fu restituito al maestro spagnolo nel
1895, dopo un’iniziale attribuzione a un anonimo di scuola fiamminga. È generalmente considerato una
delle prime opere del maestro, eseguita dopo la composizione dei Tre musicisti (Berlino, Gemäldegalerie)
ma prima della Vecchia che frigge le uova (Edimburgo, National Gallery of Scotland), datata 1618.
Il dipinto rappresenta una tipica scena di taverna, in cui tre uomini di età diverse condividono un magro
pasto intorno a un tavolo, esprimendo un atteggiamento grottesco.
La cura del progetto è affidata a Guillaume Kientz, direttore di Hispanic Society Museum & Library di New York, già responsabile delle collezioni di arte e scultura spagnola, portoghese e latino-americana al Museo del Louvre di Parigi, e curatore, nel 2015, della grande retrospettiva su Diego Velázquez al Grand Palais di Parigi.
A San Pietroburgo, grazie al prestito di Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, all’Ermitage saranno esposte dal 2 dicembre 2021 al 23 gennaio 2022 Lavandaia (1730-1735) e Filatrice (1735) di Giacomo Ceruti, due figure femminili che portano in scena la loro dignità silenziosa in composizioni in cui la ricerca del vero restituisce con nobiltà il senso del vivere quotidiano della povera gente.
Il progetto, intitolato Two paintings by Giacomo Ceruti from Brescia, è a cura di Svyatoslav Savvateev, curatore di pittura spagnola del Dipartimento di Arte Europea Occidentale del Museo Statale Ermitage.
Il doppio appuntamento, nell’ambito del programma PTM Andata e ritorno, si inserisce nel percorso di
relazioni internazionali che Fondazione Brescia Musei intrattiene con istituzioni culturali nel mondo. In
particolare, questo scambio di prestiti offre al pubblico la possibilità di conoscere due autori come
Velázquez, le cui opere sono poco presenti in Italia, e Ceruti, tra gli artisti più rappresentativi in Europa
della pittura di genere.
Dida: Giacomo Ceruti detto il Pittocchetto, I Calzolai, 1725-1730 circa olio su tela, cm 170 x 194,5.
Quella tra Velázquez e Ceruti è una vicinanza di intenti che trova forma, a un secolo di distanza, in un dialogo fatto di temi, composizione, ispirazione, luce.
In mostra l’eccezionale prestito, finora mai esposto in Italia, de Il Pranzo di Diego Velázquez (1599-1660) proveniente da Ermitage in un importante confronto con opere di Giacomo Ceruti detto il Pitocchetto (1698-1767).
Un confronto sottolineato dal riallestimento della Sala del Ceruti (XII) di Pinacoteca Tosio Martinengo, il
museo che possiede il più importante corpus al mondo di opere dell’autore milanese di nascita e bresciano di adozione. Il Pranzo di Velázquez (1617 circa) è infatti esposto accanto ad alcuni capolavori della produzione pauperistica di Ceruti, il cui presupposto artistico e culturale è da riconoscere nel naturalismo seicentesco europeo, che proprio in Velázquez ebbe uno dei suoi massimi protagonisti. Tra le opere, anche alcuni dipinti provenienti dal Ciclo di Padernello come Ritratto di due ragazze (1720-25), I calzolai (1725-30) e Due poveri in un bosco (1730-35).
Il Pranzo di Velázquez, parte della collezione di Caterina la Grande, fu restituito al maestro spagnolo nel
1895, dopo un’iniziale attribuzione a un anonimo di scuola fiamminga. È generalmente considerato una
delle prime opere del maestro, eseguita dopo la composizione dei Tre musicisti (Berlino, Gemäldegalerie)
ma prima della Vecchia che frigge le uova (Edimburgo, National Gallery of Scotland), datata 1618.
Il dipinto rappresenta una tipica scena di taverna, in cui tre uomini di età diverse condividono un magro
pasto intorno a un tavolo, esprimendo un atteggiamento grottesco.
La cura del progetto è affidata a Guillaume Kientz, direttore di Hispanic Society Museum & Library di New York, già responsabile delle collezioni di arte e scultura spagnola, portoghese e latino-americana al Museo del Louvre di Parigi, e curatore, nel 2015, della grande retrospettiva su Diego Velázquez al Grand Palais di Parigi.
A San Pietroburgo, grazie al prestito di Pinacoteca Tosio Martinengo di Brescia, all’Ermitage saranno esposte dal 2 dicembre 2021 al 23 gennaio 2022 Lavandaia (1730-1735) e Filatrice (1735) di Giacomo Ceruti, due figure femminili che portano in scena la loro dignità silenziosa in composizioni in cui la ricerca del vero restituisce con nobiltà il senso del vivere quotidiano della povera gente.
Il progetto, intitolato Two paintings by Giacomo Ceruti from Brescia, è a cura di Svyatoslav Savvateev, curatore di pittura spagnola del Dipartimento di Arte Europea Occidentale del Museo Statale Ermitage.
Il doppio appuntamento, nell’ambito del programma PTM Andata e ritorno, si inserisce nel percorso di
relazioni internazionali che Fondazione Brescia Musei intrattiene con istituzioni culturali nel mondo. In
particolare, questo scambio di prestiti offre al pubblico la possibilità di conoscere due autori come
Velázquez, le cui opere sono poco presenti in Italia, e Ceruti, tra gli artisti più rappresentativi in Europa
della pittura di genere.
Dida: Giacomo Ceruti detto il Pittocchetto, I Calzolai, 1725-1730 circa olio su tela, cm 170 x 194,5.
Regione: Lombardia
Luogo: Pinacoteca Tosio Martinengo, piazza Moretto 1
Telefono: 030/2977833-834
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 6 euro. È consigliata la prenotazione tramite il sito bresciamusei.com
Dove acquistare: www.bresciamusei.com
Sito web: www.bresciamusei.com
Organizzatore: Fondazione Brescia Musei e Villaggio Globale International in collaborazione con Ermitage Italia, Istituto Italiano di Cultura di San Pietroburgo e Consolato Generale d’Italia a San Pietroburgo