Mostra Urban soul – Anima urbana. Antonio Massarutto - Castelfiorentino
A cura di Manuela Vaccarone
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Castelfiorentino (Firenze)
La città di Castelfiorentino ha scelto per questo secondo anno di mostra diffusa, Antonio Massarutto, scultore di Cortona, che porterà nella cittadina la sua installazione "Urban Soul - Anima Urbana", una giungla urbana con animali provenienti da diverse parti del mondo.
Essere un agnello tra i lupi; essere furbo come una volpe; fare la figura dell’allocco; essere un asino calzato e vestito; lavorare come un cane; salvare capra e cavoli e così via.
Il regno animale è una miniera di possibili paragoni e similitudini con azioni, situazioni, vizi, atteggiamenti e capacità proprie dell’essere umano.
Siamo tutti un po’ animali o sono gli animali ad essere un po’ umani? L’idea della installazione di Massarutto, nasce attorno a questa ambivalenza spiazzante e non dichiarata.
Il fruitore dell’installazione potrà identificarsi nelle specie e specchiarsi nei loro pregi e difetti oppure scovare negli animali che conosce atteggiamenti tipici degli esseri umani.
Infatti gli animali, a differenza degli uomini, sono creature dal comportamento che non può essere frainteso; per questo rappresentano ancora oggi, un punto di riferimento esente da ambiguità, che conserva nel tempo il significato simbolico che l’uomo gli aveva assegnato.
La poetica di Massarutto ci ricorda, nonostante tutte le disquisizioni in termini evoluzionistici possibili, che l’uomo è pur sempre un animale e come tale, continuerà a prendere a riferimento gli animali per esprimere concetti o per rappresentare idee e convinzioni.
Portare oggi la visione animale della scultura di Massarutto in un contesto urbano come Castelfiorentino è importante, soprattutto perché lo scultore si pone l'obiettivo, ambizioso, ma non impossibile, di fornire ad ognuno di noi un'ulteriore possibilità di uscire da sé, dal proprio esclusivo punto di vista, per tentare di immedesimarsi addirittura in quello di una specie diversa. L'argomento ha una forte valenza pedagogica anche nella fondamentale riflessione sull'ambiente come habitat proprio e di molti altri esseri viventi.
Osservando le figure animali di Massarutto libere di “scorazzare” su tutte le superfici di Castelfiorentino, viene spontaneo domandarsi che grande conquista sarebbe per ogni uno di noi, uscire da sé e capire di più gli animali; capire il “nostro mondo” dal loro punto di vista.
Massarutto racconta il contemporaneo con le sue installazioni di animali.
Fuori dalla stazione dei treni e per le vie del borgo, freneticamente gruppi di cinghiali corrono sui muri inseguendo un inarrivabile stile di vita al ritmo del consumismo.
Sulla terrazza del Teatro del Popolo si ferma il grande rinoceronte come ad osservare interdetto lo svolgersi quotidiano della città. Alla Pieve di Sant’Ippolito un piccolo gregge di pecore pascola tranquillo. Siamo noi. Ci sentiamo al sicuro protetti da una rete invisibile mentre un lupo osserva la scena.
Non sappiamo cosa rappresenti veramente il lupo e quali siano i suoi intenti, ma la sua presenza è tangibile per il gregge.
In questa fusione reale tra mondo umano e mondo animale, Massarutto vuole mettere in discussione il nostro status di homo sapiens, attraverso il punto di vista rovesciato dei suoi “animali”, mostrandoci che l’essere umano è portato a guardare sempre a nuovi orizzonti.
La mostra è curata da Maria Vittoria Gozio.
Essere un agnello tra i lupi; essere furbo come una volpe; fare la figura dell’allocco; essere un asino calzato e vestito; lavorare come un cane; salvare capra e cavoli e così via.
Il regno animale è una miniera di possibili paragoni e similitudini con azioni, situazioni, vizi, atteggiamenti e capacità proprie dell’essere umano.
Siamo tutti un po’ animali o sono gli animali ad essere un po’ umani? L’idea della installazione di Massarutto, nasce attorno a questa ambivalenza spiazzante e non dichiarata.
Il fruitore dell’installazione potrà identificarsi nelle specie e specchiarsi nei loro pregi e difetti oppure scovare negli animali che conosce atteggiamenti tipici degli esseri umani.
Infatti gli animali, a differenza degli uomini, sono creature dal comportamento che non può essere frainteso; per questo rappresentano ancora oggi, un punto di riferimento esente da ambiguità, che conserva nel tempo il significato simbolico che l’uomo gli aveva assegnato.
La poetica di Massarutto ci ricorda, nonostante tutte le disquisizioni in termini evoluzionistici possibili, che l’uomo è pur sempre un animale e come tale, continuerà a prendere a riferimento gli animali per esprimere concetti o per rappresentare idee e convinzioni.
Portare oggi la visione animale della scultura di Massarutto in un contesto urbano come Castelfiorentino è importante, soprattutto perché lo scultore si pone l'obiettivo, ambizioso, ma non impossibile, di fornire ad ognuno di noi un'ulteriore possibilità di uscire da sé, dal proprio esclusivo punto di vista, per tentare di immedesimarsi addirittura in quello di una specie diversa. L'argomento ha una forte valenza pedagogica anche nella fondamentale riflessione sull'ambiente come habitat proprio e di molti altri esseri viventi.
Osservando le figure animali di Massarutto libere di “scorazzare” su tutte le superfici di Castelfiorentino, viene spontaneo domandarsi che grande conquista sarebbe per ogni uno di noi, uscire da sé e capire di più gli animali; capire il “nostro mondo” dal loro punto di vista.
Massarutto racconta il contemporaneo con le sue installazioni di animali.
Fuori dalla stazione dei treni e per le vie del borgo, freneticamente gruppi di cinghiali corrono sui muri inseguendo un inarrivabile stile di vita al ritmo del consumismo.
Sulla terrazza del Teatro del Popolo si ferma il grande rinoceronte come ad osservare interdetto lo svolgersi quotidiano della città. Alla Pieve di Sant’Ippolito un piccolo gregge di pecore pascola tranquillo. Siamo noi. Ci sentiamo al sicuro protetti da una rete invisibile mentre un lupo osserva la scena.
Non sappiamo cosa rappresenti veramente il lupo e quali siano i suoi intenti, ma la sua presenza è tangibile per il gregge.
In questa fusione reale tra mondo umano e mondo animale, Massarutto vuole mettere in discussione il nostro status di homo sapiens, attraverso il punto di vista rovesciato dei suoi “animali”, mostrandoci che l’essere umano è portato a guardare sempre a nuovi orizzonti.
La mostra è curata da Maria Vittoria Gozio.
Regione: Toscana
Luogo: vie e piazze della città di Castelfiorentino
Telefono: 0571/6861
Orari di apertura: 24 ore su 24
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.comune.castelfiorentino.fi.it/
Organizzatore: Comune di Castelfiorentino