Mostra Una bizzarra bellezza. Emilio Mantelli, opera grafica - Crema
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Crema (Cremona)
La mostra, a cura di Edoardo Fontana, intende portare alla conoscenza di un ampio pubblico lo xilografo Emilio Mantelli (1884-1918) inserendolo nel contesto del ricco panorama artistico dell’incisione italiana ed europea dei primi anni del Novecento, del quale fu figura di spicco e certamente artista tra i più significativi.
Dopo le ricerche, inconcluse a causa della sua scomparsa, dalla storica dell’arte Paola Paccagnini e a seguito delle nuove indagini e di numerose verifiche effettuate sui documenti originali, si vuole finalmente elaborare una organica catalogazione delle incisioni dell’artista e una analisi della sua personalità, in grado di superare alcuni luoghi comuni in merito alla sua piuttosto oscura biografia e carriera artistica che tenga anche conto del suo contributo teorico allo sviluppo della disciplina in Italia e in Europa.
La mostra vanta numerosi prestiti provenienti da collezioni pubbliche, come il Gabinetto di Disegni e Stampe di Palazzo Rosso di Genova, la cui collaborazione ha permesso l’esposizione di alcune xilografie mai o raramente presentate al grande pubblico.
Spiccano tra queste il Cartellone della Prima mostra internazionale di xilografia di Levanto, realizzato nel 1912 e restaurato per l’occasione con il contributo del Museo Civico di Crema, e gli straordinari ritratti a colori, Le civette – immagine guida della mostra −, Profilo di donna con limoni, Noemi, Ritratto di donna con collana di perle, tutti insieme per la prima volta qui riuniti, capaci, da soli, di scompaginare qualunque giudizio superficiale sull’artista.
Introducono la mostra un gruppo di dipinti e pastelli giovanili provenienti dalle collezioni civiche della Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi, della Palazzina delle Arti “L. R. Rosaia” della Spezia e della Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni di Novara.
Oltre alle maggiori xilografie di Mantelli, tra cui La rissa, I mercanti, Le filatrici, Balia bretone, Autoritratto, Vittoria Alata, e la serie di opere dedicate al Fronte della Guerra Mondiale, saranno esposti i volumi da lui illustrati (fondamentale il contributo delle biblioteche di Cremona, Forlì e Livorno) e le riviste: si impone per quantità e ricchezza di contributi «L’Eroica», dove le sue incisioni sono state pubblicate, stampate dalle matrici originali. «L’Eroica», nel periodo precedente la Prima Guerra Mondiale, fu un vero laboratorio di xilografia, raccogliendo tra le sue pagine i maggiori artisti italiani e stranieri che a essa si dedicarono.
La sua grafica rimane difficile da categorizzare, influenzata da numerose tensioni e mai decifrabile semplicemente con il codice di un manifesto.
Così, nell’espressionismo di Mantelli, non privo di raffinatezze, risoluto e primigenio e insieme libero e personale, da subito in qualche modo presente nelle sue xilografie si innesta, perturbante, un decadentismo déco, dai toni ora superbi e ora malati di tinte acide o sgargianti, di modernità e novità assoluta, che lasciava presagire, in prospettiva, una evoluzione del tutto personale spinta a un decorativismo aspro ed essenziale.
Dopo le ricerche, inconcluse a causa della sua scomparsa, dalla storica dell’arte Paola Paccagnini e a seguito delle nuove indagini e di numerose verifiche effettuate sui documenti originali, si vuole finalmente elaborare una organica catalogazione delle incisioni dell’artista e una analisi della sua personalità, in grado di superare alcuni luoghi comuni in merito alla sua piuttosto oscura biografia e carriera artistica che tenga anche conto del suo contributo teorico allo sviluppo della disciplina in Italia e in Europa.
La mostra vanta numerosi prestiti provenienti da collezioni pubbliche, come il Gabinetto di Disegni e Stampe di Palazzo Rosso di Genova, la cui collaborazione ha permesso l’esposizione di alcune xilografie mai o raramente presentate al grande pubblico.
Spiccano tra queste il Cartellone della Prima mostra internazionale di xilografia di Levanto, realizzato nel 1912 e restaurato per l’occasione con il contributo del Museo Civico di Crema, e gli straordinari ritratti a colori, Le civette – immagine guida della mostra −, Profilo di donna con limoni, Noemi, Ritratto di donna con collana di perle, tutti insieme per la prima volta qui riuniti, capaci, da soli, di scompaginare qualunque giudizio superficiale sull’artista.
Introducono la mostra un gruppo di dipinti e pastelli giovanili provenienti dalle collezioni civiche della Galleria d’Arte Moderna di Genova Nervi, della Palazzina delle Arti “L. R. Rosaia” della Spezia e della Galleria d’Arte Moderna Paolo e Adele Giannoni di Novara.
Oltre alle maggiori xilografie di Mantelli, tra cui La rissa, I mercanti, Le filatrici, Balia bretone, Autoritratto, Vittoria Alata, e la serie di opere dedicate al Fronte della Guerra Mondiale, saranno esposti i volumi da lui illustrati (fondamentale il contributo delle biblioteche di Cremona, Forlì e Livorno) e le riviste: si impone per quantità e ricchezza di contributi «L’Eroica», dove le sue incisioni sono state pubblicate, stampate dalle matrici originali. «L’Eroica», nel periodo precedente la Prima Guerra Mondiale, fu un vero laboratorio di xilografia, raccogliendo tra le sue pagine i maggiori artisti italiani e stranieri che a essa si dedicarono.
La sua grafica rimane difficile da categorizzare, influenzata da numerose tensioni e mai decifrabile semplicemente con il codice di un manifesto.
Così, nell’espressionismo di Mantelli, non privo di raffinatezze, risoluto e primigenio e insieme libero e personale, da subito in qualche modo presente nelle sue xilografie si innesta, perturbante, un decadentismo déco, dai toni ora superbi e ora malati di tinte acide o sgargianti, di modernità e novità assoluta, che lasciava presagire, in prospettiva, una evoluzione del tutto personale spinta a un decorativismo aspro ed essenziale.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo Civico di Crema e del Cremasco Sale Agello, piazzetta Winifred Terni de’ Gregorj
Telefono: 0373/257161 - 894481
Orari di apertura: 14,30-17,30 martedì; 10-12; 14,30-17,30 da mercoledì a venerdì; sabato, domenica e festivi 10-12; 14,30-18,30. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.culturacrema.it
Organizzatore: Comune di Crema, Assessorato alla Cultura