Mostra Un mondo “dentro”. Clausura e carcere - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Il viaggio fotografico ospitato dalla Basilica di Sant'Ambrogio a Milano intende documentare, con sensibilità e attenzione, due mondi apparentemente lontani fra loro, ma per tanti aspetti invece molto simili e complementari: quello delle monache di clausura e quello delle detenute.
Per la realizzazione di questo progetto, che ha richiesto oltre quattro mesi di lavoro, Eliana Gagliardoni ha fotografato le monache di clausura di tre monasteri, due dell’ordine delle Benedettine e uno dell’ordine delle Carmelitane.
Pochissimi fotografi hanno avuto il permesso di entrare in un monastero per fotografare la clausura e in questo senso Eliana Gagliardoni è stata forse l’unica a aver ottenuto questo privilegio grazie alla speciale concessione fattale dal Vicario Episcopale della Diocesi di Milano.
Dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte del Ministero di Grazia e Giustizia di Roma, la Gagliardoni è entrata anche nel carcere di Bollate, all’interno del quale ha ritratto donne detenute.
A Eliana Gagliardoni è stata concessa l’opportunità di conoscere tutte queste donne, di varcare le porte dei loro ‟mondi” e di condividere per qualche ora la loro esperienza.
Attraverso questo progetto, reso possibile grazie al prezioso contributo, al supporto e alla collaborazione della Caritas Ambrosiana e di Don Marco Recalcati, cappellano del carcere milanese di San Vittore, la fotografa milanese ha potuto conoscere persone di grande levatura spirituale e persone che hanno sbagliato e stanno consapevolmente pagando per i propri errori.
Per tutta la durata della mostra fotografica saranno in vendita sia le opere esposte sia dei cofanetti contenenti le fotografie più significative, intervallate da veline trasparenti con frasi di alto valore spirituale scritte dalle monache di clausura, che hanno partecipato e dato il loro personalissimo contributo alla realizzazione del progetto.
Al termine dell’esposizione il ricavato di tale vendita verrà interamente devoluto a Don Marco Recalcati in favore di detenuti della casa circondariale di San Vittore particolarmente bisognosi e delle loro famiglie che, a causa della reclusione del proprio congiunto, versano in condizioni di grave disagio e difficoltà.
Per la realizzazione di questo progetto, che ha richiesto oltre quattro mesi di lavoro, Eliana Gagliardoni ha fotografato le monache di clausura di tre monasteri, due dell’ordine delle Benedettine e uno dell’ordine delle Carmelitane.
Pochissimi fotografi hanno avuto il permesso di entrare in un monastero per fotografare la clausura e in questo senso Eliana Gagliardoni è stata forse l’unica a aver ottenuto questo privilegio grazie alla speciale concessione fattale dal Vicario Episcopale della Diocesi di Milano.
Dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte del Ministero di Grazia e Giustizia di Roma, la Gagliardoni è entrata anche nel carcere di Bollate, all’interno del quale ha ritratto donne detenute.
A Eliana Gagliardoni è stata concessa l’opportunità di conoscere tutte queste donne, di varcare le porte dei loro ‟mondi” e di condividere per qualche ora la loro esperienza.
Attraverso questo progetto, reso possibile grazie al prezioso contributo, al supporto e alla collaborazione della Caritas Ambrosiana e di Don Marco Recalcati, cappellano del carcere milanese di San Vittore, la fotografa milanese ha potuto conoscere persone di grande levatura spirituale e persone che hanno sbagliato e stanno consapevolmente pagando per i propri errori.
Per tutta la durata della mostra fotografica saranno in vendita sia le opere esposte sia dei cofanetti contenenti le fotografie più significative, intervallate da veline trasparenti con frasi di alto valore spirituale scritte dalle monache di clausura, che hanno partecipato e dato il loro personalissimo contributo alla realizzazione del progetto.
Al termine dell’esposizione il ricavato di tale vendita verrà interamente devoluto a Don Marco Recalcati in favore di detenuti della casa circondariale di San Vittore particolarmente bisognosi e delle loro famiglie che, a causa della reclusione del proprio congiunto, versano in condizioni di grave disagio e difficoltà.
Regione: Lombardia
Luogo: Sala dell’Antico Oratorio della Passione, Basilica di Sant'Ambrogio, piazza Sant'Ambrogio 15
Telefono: 339/2663223
Orari di apertura: 13-19; domenica 10-20
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.basilicasantambrogio.it
Organizzatore: Caritas Ambrosiana