Mostra Tradu/izioni d’Eurasia Reloaded - Torino

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 23/03/2024 Aggiornato il 23/03/2024
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Torino
Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino presenta il riallestimento della mostra Tradu/izioni d’Eurasia, con cui il MAO celebra i 700 anni dalla morte di Marco Polo.

La mostra che racconta, attraverso una rinnovata e puntuale selezione di ceramiche, tessuti, metalli e manoscritti, l’affascinante storia del viaggio dell’arte, della cultura, delle tradizioni, della lingua dall’Asia Orientale al bacino mediterraneo (e ritorno).
Come Marco Polo, per migliaia di anni, lungo le vie carovaniere che univano Asia ed Europa, gli esseri umani si sono spostati. Insieme a loro hanno viaggiato idee, motivi, conoscenze, un intero patrimonio migrante - materiale e immateriale - che, in ogni luogo, ha saputo mettere radici attraverso un costante processo di adattamento.

La mostra racconta questa storia, una Storia fatta di storie, di innesti, di contaminazioni e di tradimenti: è la nostra storia, una narrazione che accomuna angoli lontani del continente eurasiatico più di quanto siamo disposti a credere e che dimostra quanto il concetto di confine sia sempre stata un’idea illusoria e arbitraria.

Nel nuovo allestimento, che si apre con una installazione dello studio berlinese Zeitguised, esplode il tema del blu, spesso accostato per contrasto al bianco: accanto ad alcuni preziosi vasi, piatti e ciotole dalla provenienza più diversa (dalla Cina a Delft, passando per l’Iran), giunti in prestito dal Museo delle Civiltà di Roma, dal Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza e dal Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina di Napoli, trovano spazio due capolavori della pittrice Giovanna Garzoni, appartenenti alla collezione delle Gallerie degli Uffizi di Firenze.

I dipinti, due nature morte di potente vitalità, includono un vaso e una tazza cinesi dai caratteristici motivi bianchi e blu e costituiscono una testimonianza inequivocabile della fluidità con cui oggetti e temi iconografici hanno sempre circolato attraverso l’Eurasia, portati in dono o venduti lungo le numerose vie commerciali.

La mostra si chiude con la poetica installazione immersiva Shimmering Mirage (Black), 2018, di Anila Quayyum Agha, che trasporta il pubblico in un altrove immaginario, e con la sala di consultazione affidata alla curatela di Reading Room, spazio milanese dedicato alle pubblicazioni indipendenti e alle edizioni d’artista, dove è collocata anche un’opera video dell’artista libanese Ali Cherri, The Watchman (2023).

Come per tutti gli altri progetti espositivi del MAO, anche in occasione del riallestimento viene proposto un ricco public program di appuntamenti musicali e performativi, nuovamente a cura di Chiara Lee e Freddie Murphy, e un ciclo di conferenze e incontri di approfondimento che offriranno al pubblico nuove occasioni di riflessione su tematiche complesse intimamente legate a temi attuali.

In occasione del reload della mostra verrà presentato anche il riallestimento della galleria dei Paesi islamici dell’Asia, dove sarà esposto uno straordinario gruppo di tappeti Kerman, una particolare produzione di tappeti di epoca safavide (1501-1722) detti “a vasi”: 12 preziosi frammenti appartenenti alla Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica e un raro esemplare di grandi dimensioni proveniente dal MITA, il Museo Internazionale del Tappeto Antico di Brescia.

La mostra è a cura di Nicoletta Fazio, Veronica Prestini, Elisabetta Raffo e Laura Vigo.

Regione: Piemonte
Luogo: MAO Museo d’Arte Orientale, via San Domenico 11
Telefono: 011/4436932
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 11 euro; ridotto 8 euro
Dove acquistare: www.maotorino.it
Sito web: www.maotorino.it
Organizzatore: MAO Museo d’Arte Orientale