Mostra Tra Dante e Shakespeare: il mito di Verona - Verona
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Verona
L’esposizione costituisce uno dei fulcri dell’articolata mostra diffusa appositamente ideata per le celebrazioni del centenario del 2021, che prevede il duplice omaggio al Poeta e alla città di Verona.
La città scaligera non è semplicemente lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Questa specificità, che la caratterizza rispetto alle altre città dantesche, viene valorizzata attraverso un itinerario cittadino che, attraverso il supporto di una mappa cartacea realizzata apposta, porta il visitatore alla riscoperta di ventun luoghi, tra piazze, palazzi chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio, direttamente legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli e eredi.
Il progetto espositivo prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.
La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in due nuclei tematici principali: il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento, mentre il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto.
Tra le opere in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett di Berlino.
In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II, è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, poiché sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.
Il secondo nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione ottocentesca, come incarnazione degli ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato.
È a questo punto del percorso che il visitatore potrà ammirare la fortuna iconografica dei personaggi danteschi, a partire da Beatrice e Gaddo, ma anche di altre figure femminili e delle tragiche vicende, legate al tema dell’amore e degli amanti sfortunati, di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca.
Proprio quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati nati dalla penna di Luigi da Porto nel Cinquecento e resi celebri da William Shakespeare in tutto il mondo.
Attraverso questo percorso si potrà cogliere il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che da un lato si alimenta della presenza storica e reale di Dante alla corte di Cangrande, dall’altro di quella immaginaria di Romeo e Giulietta, ideati anch’essi nella cornice di un Trecento scaligero.
I due percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano, entrambi sullo sfondo di un medioevo scaligero, definiscono un tratto saliente della fisionomia urbana e culturale di Verona, ancor oggi ben riconoscibile: per questa ragione l’esposizione si lega in modo imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.
La mostra è a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco, Fausta Piccoli.
La città scaligera non è semplicemente lo sfondo della vicenda dantesca, ma ne diventa essa stessa protagonista. Questa specificità, che la caratterizza rispetto alle altre città dantesche, viene valorizzata attraverso un itinerario cittadino che, attraverso il supporto di una mappa cartacea realizzata apposta, porta il visitatore alla riscoperta di ventun luoghi, tra piazze, palazzi chiese, emergenze monumentali in città e nel territorio, direttamente legati alla presenza del Poeta, dei suoi figli e eredi.
Il progetto espositivo prevede una selezione di oltre 100 opere tra dipinti, sculture, opere su carta, tessuti e testimonianze materiali dell’epoca scaligera, codici manoscritti, incunaboli e volumi a stampa in originale e in formato digitale provenienti dalle collezioni civiche, dalle biblioteche cittadine, da biblioteche e musei italiani ed esteri.
La mostra copre un arco cronologico compreso tra Trecento e Ottocento e si sviluppa in due nuclei tematici principali: il primo intende ricostruire il rapporto tra Dante, Verona e il territorio veneto nel primo Trecento, mentre il secondo si concentra sul revival ottocentesco di un medioevo ideale tra Verona e il Veneto.
Tra le opere in mostra, da non perdere i tre disegni di Botticelli, prestigioso prestito del Kupferstichkabinett di Berlino.
In particolare, Dante e Beatrice. Paradiso II, è stato scelto come immagine coordinata della mostra diffusa, poiché sviluppa graficamente il tema dell’itinerario dantesco nel Paradiso e lo traduce nel cammino del Poeta, guidato da Beatrice, lungo le strade di Verona, alla scoperta dei luoghi legati alla sua memoria.
Il secondo nucleo tematico sviluppa la riscoperta del mito di Dante nella grande stagione ottocentesca, come incarnazione degli ideali risorgimentali e allo stesso tempo esempio del tormento creativo del Poeta esiliato.
È a questo punto del percorso che il visitatore potrà ammirare la fortuna iconografica dei personaggi danteschi, a partire da Beatrice e Gaddo, ma anche di altre figure femminili e delle tragiche vicende, legate al tema dell’amore e degli amanti sfortunati, di Pia de’ Tolomei e Paolo e Francesca.
Proprio quest’ultimo tema introduce il mito di Giulietta e Romeo, giovani innamorati nati dalla penna di Luigi da Porto nel Cinquecento e resi celebri da William Shakespeare in tutto il mondo.
Attraverso questo percorso si potrà cogliere il costituirsi dell’identità della Verona ottocentesca, che da un lato si alimenta della presenza storica e reale di Dante alla corte di Cangrande, dall’altro di quella immaginaria di Romeo e Giulietta, ideati anch’essi nella cornice di un Trecento scaligero.
I due percorsi tematici, reale quello dantesco e immaginario quello shakespeariano, entrambi sullo sfondo di un medioevo scaligero, definiscono un tratto saliente della fisionomia urbana e culturale di Verona, ancor oggi ben riconoscibile: per questa ragione l’esposizione si lega in modo imprescindibile alla “mostra diffusa” che è la città stessa, nei monumenti e nelle testimonianze urbanistiche e architettoniche legate alla memoria di Dante e di Romeo e Giulietta.
La mostra è a cura di Francesca Rossi, Tiziana Franco, Fausta Piccoli.
Regione: Veneto
Luogo: Galleria d’Arte Moderna Achille Forti - Palazzo della Ragione, Cortile Mercato Vecchio 6
Telefono: 045/8001903
Orari di apertura: 12-19 da lunedì a venerdì. Sabato e domenica chiuso
Costo: 4 euro; ridotto 2,50 euro
Dove acquistare: www.museiverona.com
Sito web: www.danteaverona.it; gam.comune.verona.it; www.palazzodellaragioneverona.it
Organizzatore: Comune di Verona - Assessorato alla Cultura - Musei Civici