Mostra TONY CRAGG. SILICON DIOXIDE -
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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(Venezia)
Il Museo del Vetro di Murano ospita la mostra personale di Tony Cragg che presenta una quarantina di opere, alcune totalmente inedite.
L'esposizione ripercorre le tappe più significative del percorso dello scultore inglese, a partire dagli assemblages, storici lavori di grandi dimensioni dove vengono accostati e sovrapposti gruppi di oggetti.
Accanto a questi importanti pezzi del passato, trovano posto diverse opere più recenti, alcune appena ultimate, che manifestano una nuova curiosità di Cragg per i vari effetti del vetro colorato e riflettono, con espressivi avvitamenti, il percorso di ricerca intrapreso dall’artista negli ultimi anni sul concetto di fluidità della materia vetro. L’allestimento è arricchito da una serie di disegni, acqueforti e acquerelli che aiutano a immergersi nell’universo creativo dell’artista.
Di particolare rilievo le sculture che Cragg comincia a produrre a partire dal 2009, quando inizia a collaborare con Berengo Studio a Murano. In una sorprendente evoluzione rispetto ai grandi assemblaggi degli anni ‘90, le sculture in vetro soffiato hanno permesso a Cragg di accedere a una nuova dimensione della materia.
L’indagine dell’artista, che scaturisce da un’esigenza di esplorazione ontologica della materia e dalla necessità di investigare i rapporti che regolano l’energia dinamica dei materiali, si traduce in lavori che riescono a bilanciare l’equilibrio interiore ed esteriore delle forme. Quelle di Cragg sono opere che riflettono sulla complessità della physis, conciliando la totale comprensione della natura organica della realtà con l’accettazione delle sue caratteristiche meno intelligibili.
Non è un caso se il vetro diventa uno dei suoi principali elementi di ispirazione: il vetro è il crogiuolo in cui si fondono, rotti e ricomposti, i meccanismi organici e il potenziale libero della forma che si trans-forma, che va al di là di se stessa per diventare altro.
E non è un caso che questa mostra si chiami proprio Silicon Dioxide, perché è proprio quel diossido di silicio da cui nasce il vetro che contiene in sé non solo una necessaria struttura chimico-organica, ma anche la scintilla creativa della materia pronta ad esprimersi come nuova forma, nuova opera d’arte.
L’esposizione è a cura di Berengo Studio in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia.
L'esposizione ripercorre le tappe più significative del percorso dello scultore inglese, a partire dagli assemblages, storici lavori di grandi dimensioni dove vengono accostati e sovrapposti gruppi di oggetti.
Accanto a questi importanti pezzi del passato, trovano posto diverse opere più recenti, alcune appena ultimate, che manifestano una nuova curiosità di Cragg per i vari effetti del vetro colorato e riflettono, con espressivi avvitamenti, il percorso di ricerca intrapreso dall’artista negli ultimi anni sul concetto di fluidità della materia vetro. L’allestimento è arricchito da una serie di disegni, acqueforti e acquerelli che aiutano a immergersi nell’universo creativo dell’artista.
Di particolare rilievo le sculture che Cragg comincia a produrre a partire dal 2009, quando inizia a collaborare con Berengo Studio a Murano. In una sorprendente evoluzione rispetto ai grandi assemblaggi degli anni ‘90, le sculture in vetro soffiato hanno permesso a Cragg di accedere a una nuova dimensione della materia.
L’indagine dell’artista, che scaturisce da un’esigenza di esplorazione ontologica della materia e dalla necessità di investigare i rapporti che regolano l’energia dinamica dei materiali, si traduce in lavori che riescono a bilanciare l’equilibrio interiore ed esteriore delle forme. Quelle di Cragg sono opere che riflettono sulla complessità della physis, conciliando la totale comprensione della natura organica della realtà con l’accettazione delle sue caratteristiche meno intelligibili.
Non è un caso se il vetro diventa uno dei suoi principali elementi di ispirazione: il vetro è il crogiuolo in cui si fondono, rotti e ricomposti, i meccanismi organici e il potenziale libero della forma che si trans-forma, che va al di là di se stessa per diventare altro.
E non è un caso che questa mostra si chiami proprio Silicon Dioxide, perché è proprio quel diossido di silicio da cui nasce il vetro che contiene in sé non solo una necessaria struttura chimico-organica, ma anche la scintilla creativa della materia pronta ad esprimersi come nuova forma, nuova opera d’arte.
L’esposizione è a cura di Berengo Studio in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia.
Regione: Veneto
Luogo: Museo del Vetro di Murano, Fondamenta Marco Giustinian 8
Telefono: 041/739586
Orari di apertura: 11-17 da giovedì a domenica. Lunedì, martedì e mercoledì chiuso
Costo: 10 euro; ridotto 7,50 euro
Dove acquistare: https://muve.vivaticket.it/ita/tour/museo-del-vetro/571
Sito web: https://museovetro.visitmuve.it; www.fondazioneberengo.org
Organizzatore: Fondazione Musei Civici di Venezia