Mostra The Sculpture Show 2025 - Pietrasanta

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Pietrasanta (Lucca)
Si svolge alla Accesso Galleria di Pietrasanta, la mostra che presenta una selezionata indagine sulla scultura contemporanea figurativa con quindici opere, tra cui alcune inedite, di Peter Simon Mühlhäußer (Göppingen, 1982), Pierre-Alix Nicolet (Vesoul, 1991), Kelly Robert (New Port Beach, 1976), Bruno Walpoth (Bressanone, 1959) realizzate in diversi materiali come il marmo, il legno, il bronzo, la terracotta e il vetro.
Formati, stili e materiali differenti – quelli dei quattro artisti esposti – che dimostrano la versatilità del linguaggio scultoreo e la vastità delle sue possibilità espressive.
Peter Simon Mühlhäußer presenta cinque sculture in marmo, ritornando così all’origine della sua formazione artistica.
Se in un primo tempo le sue opere hanno raccontato storie, in una fase successiva l’arte di Mühlhäußer si è concentrata di più sulle possibilità espressive.
Per questo motivo ha sperimentato con i materiali più diversi e utilizzato la tecnologia, spingendosi oltre i limiti di ciò che può essere creato nell’ambito della scultura figurativa.
La ricerca di Pierre-Alix Nicolet esplora i modi in cui anche le forme più frammentate o ancora in evoluzione possano assumere un nuovo significato in relazione a ciò che le circonda.
Per farlo, Nicolet fotografa da varie angolazioni una prima scultura in gesso. Gli scatti vengono poi stampati su lastre di vetro che verranno posizionate l’una di fronte all’altra nell’opera finale, restituendo la tridimensionalità originale della scultura.
In mostra, si ammirano quattro suoi lavori, di cui tre in vetro e uno in bronzo.
Le quattro opere, due in bronzo e due in terracotta, di Kelly Robert sono fortemente rappresentative della sua poetica.
Sono figure dall’anatomia esagerata, al limite dell’astrazione, che raccontano di persone che hanno affrontato sofferenze personali intense, ma che hanno reagito alle avversità con vigore.
Per esprimere tale energia, Robert accentua volontariamente le pose, contorcendole oltre natura per enfatizzare la forza sprigionata in quel momento di speranza.
Bruno Walpoth espone due busti in legno a grandezza naturale. Nonostante l’artista rappresenti la figura umana in tutti i suoi dettagli fisici, egli non la intende come ritratto di modelli dal vivo.
Attraverso le sue opere, l’artista mira a catturare un momento di introspezione, anziché raccontare una storia. Le pose delle sculture di Walpoth sono rigide e il loro sguardo elude quello dell’osservatore; l’impatto di questo sguardo sfuggente è amplificato dal fatto che le opere sono molto spesso in scala uno a uno.
Intento della mostra è quello di dare prova delle ampie possibilità della scultura figurativa, oltre che di dimostrarne la capacità di essere un linguaggio immerso nel presente e nella contemporaneità.
Formati, stili e materiali differenti – quelli dei quattro artisti esposti – che dimostrano la versatilità del linguaggio scultoreo e la vastità delle sue possibilità espressive.
Peter Simon Mühlhäußer presenta cinque sculture in marmo, ritornando così all’origine della sua formazione artistica.
Se in un primo tempo le sue opere hanno raccontato storie, in una fase successiva l’arte di Mühlhäußer si è concentrata di più sulle possibilità espressive.
Per questo motivo ha sperimentato con i materiali più diversi e utilizzato la tecnologia, spingendosi oltre i limiti di ciò che può essere creato nell’ambito della scultura figurativa.
La ricerca di Pierre-Alix Nicolet esplora i modi in cui anche le forme più frammentate o ancora in evoluzione possano assumere un nuovo significato in relazione a ciò che le circonda.
Per farlo, Nicolet fotografa da varie angolazioni una prima scultura in gesso. Gli scatti vengono poi stampati su lastre di vetro che verranno posizionate l’una di fronte all’altra nell’opera finale, restituendo la tridimensionalità originale della scultura.
In mostra, si ammirano quattro suoi lavori, di cui tre in vetro e uno in bronzo.
Le quattro opere, due in bronzo e due in terracotta, di Kelly Robert sono fortemente rappresentative della sua poetica.
Sono figure dall’anatomia esagerata, al limite dell’astrazione, che raccontano di persone che hanno affrontato sofferenze personali intense, ma che hanno reagito alle avversità con vigore.
Per esprimere tale energia, Robert accentua volontariamente le pose, contorcendole oltre natura per enfatizzare la forza sprigionata in quel momento di speranza.
Bruno Walpoth espone due busti in legno a grandezza naturale. Nonostante l’artista rappresenti la figura umana in tutti i suoi dettagli fisici, egli non la intende come ritratto di modelli dal vivo.
Attraverso le sue opere, l’artista mira a catturare un momento di introspezione, anziché raccontare una storia. Le pose delle sculture di Walpoth sono rigide e il loro sguardo elude quello dell’osservatore; l’impatto di questo sguardo sfuggente è amplificato dal fatto che le opere sono molto spesso in scala uno a uno.
Intento della mostra è quello di dare prova delle ampie possibilità della scultura figurativa, oltre che di dimostrarne la capacità di essere un linguaggio immerso nel presente e nella contemporaneità.
Regione: Toscana
Luogo: Accesso Galleria, via del Marzocco 68-70
Telefono: 340/4104004
Orari di apertura: 18-23 da lunedì a giovedì; 10,30-12; 18-24 da venerdì e sabato; 10,30-12; 18-23 domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: ingresso libero
Sito web: www.accessogalleria.com/
Organizzatore: Accesso Galleria di Pietrasanta