Mostra The Design of Collaboration. Studio Other Spaces (SOS), Berlin - Merano
A cura di Manuela Vaccarone
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Merano (Bolzano)
Per la prima volta in uno spazio pubblico italiano. i progetti architettonici e le opere d’arte dello Studio Other Spaces di Berlino, studio d’arte e di architettura fondato nel 2014 dall’artista danese Olafur Eliasson (Copenhagen, 1967) e dall’architetto tedesco Sebastian Behmann (Hannover, 1969).
Il percorso espositivo accoglie un’installazione site-specific realizzata per l’occasione e presenta una serie di progetti, modelli, prototipi, oggetti e altro, in grado di fornire una panoramica completa delle ricerche svolte dallo Studio.
Per Merano, Olafur Eliasson e Sebastian Behmann hanno formulato una nuova, sostenibile e attuale presentazione dei loro lavori, diversa dalle modalità espositive dedicate all’architettura, che possa rappresentare quei processi d’indagine formale, di ricerca, di sviluppo digitale, ma anche di discussione tra diversi soggetti coinvolti, che caratterizzano le opere dello Studio Other Spaces.
Sia che si tratti d’idee architettoniche sperimentali, sia di opere d’arte pensate per spazi pubblici, lo Studio Other Spaces parte sempre da un’analisi degli ambienti e delle presenze circostanti.
Elementi naturali - come piante o fattori climatici - prodotti artigianali, collaborazioni con esperti locali o materiali disponibili in loco, possono essere fonti d’ispirazione per la progettazione.
La rassegna, curata da Christiane Rekade, è divisa in tre sezioni, tutte dedicate al tema della collaborazione: un archivio digitale permette ai visitatori, tramite proiezioni VR, di muoversi virtualmente all’interno degli ambienti e degli spazi esterni del Meles Zenawi Memorial Park ad Addis Abeba (2013-2020), un progetto nato dalla collaborazione tra Berlino e la capitale etiope.
Questo parco è dedicato alla memoria della storia recente, ma anche alle prospettive future del paese africano e in particolare alla figura del primo ministro Meles Zenawi, ed è pensato come un ampio paesaggio da esplorare a piedi.
La seconda parte della mostra è dedicata alla produzione, ai processi di ricerca formale e alle ricerche sui materiali svolte dallo studio. I metodi di lavoro sperimentali e di dialogo di SOS sono illustrati in particolare attraverso una serie di modelli e prototipi progettati per il Lyst Restaurant (2019) che si trova al primo piano del Fjordenhus a Vejle, in Danimarca (2009-2018).
La terza sezione si basa su una stretta collaborazione tra SOS e l’azienda di Bressanone Frener & Reifer, specializzata in sistemi di facciata innovativi.
Il percorso espositivo accoglie un’installazione site-specific realizzata per l’occasione e presenta una serie di progetti, modelli, prototipi, oggetti e altro, in grado di fornire una panoramica completa delle ricerche svolte dallo Studio.
Per Merano, Olafur Eliasson e Sebastian Behmann hanno formulato una nuova, sostenibile e attuale presentazione dei loro lavori, diversa dalle modalità espositive dedicate all’architettura, che possa rappresentare quei processi d’indagine formale, di ricerca, di sviluppo digitale, ma anche di discussione tra diversi soggetti coinvolti, che caratterizzano le opere dello Studio Other Spaces.
Sia che si tratti d’idee architettoniche sperimentali, sia di opere d’arte pensate per spazi pubblici, lo Studio Other Spaces parte sempre da un’analisi degli ambienti e delle presenze circostanti.
Elementi naturali - come piante o fattori climatici - prodotti artigianali, collaborazioni con esperti locali o materiali disponibili in loco, possono essere fonti d’ispirazione per la progettazione.
La rassegna, curata da Christiane Rekade, è divisa in tre sezioni, tutte dedicate al tema della collaborazione: un archivio digitale permette ai visitatori, tramite proiezioni VR, di muoversi virtualmente all’interno degli ambienti e degli spazi esterni del Meles Zenawi Memorial Park ad Addis Abeba (2013-2020), un progetto nato dalla collaborazione tra Berlino e la capitale etiope.
Questo parco è dedicato alla memoria della storia recente, ma anche alle prospettive future del paese africano e in particolare alla figura del primo ministro Meles Zenawi, ed è pensato come un ampio paesaggio da esplorare a piedi.
La seconda parte della mostra è dedicata alla produzione, ai processi di ricerca formale e alle ricerche sui materiali svolte dallo studio. I metodi di lavoro sperimentali e di dialogo di SOS sono illustrati in particolare attraverso una serie di modelli e prototipi progettati per il Lyst Restaurant (2019) che si trova al primo piano del Fjordenhus a Vejle, in Danimarca (2009-2018).
La terza sezione si basa su una stretta collaborazione tra SOS e l’azienda di Bressanone Frener & Reifer, specializzata in sistemi di facciata innovativi.
Regione: Trentino Alto Adige
Luogo: Kunst Meran Merano Arte, Portici 163
Telefono: 0473/212643
Orari di apertura: 10-18; domenica 11-18. Lunedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: www.kunstmeranoarte.org/it/visita-il-museo.html
Sito web: www.kunstmeranoarte.org; www.studiootherspaces.net
Organizzatore: Kunst Meran Merano Arte e Studio Other Spaces