Mostra Terrae Aquae. L’Italia e l’Intelligenza del mare - Venezia

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Venezia
Alle Tese delle Vergini dell’Arsenale a Venezia, le riflessioni architettoniche, scientifiche e culturali sul mare sono le protagoniste di Terrae Aquae. L’Italia e l’Intelligenza del Mare, titolo del progetto espositivo del Padiglione Italia alla 19. Mostra Internazionale di Architettura - La Biennale di Venezia, promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e curato da Guendalina Salimei.
La partecipazione italiana è dedicata a un Mediterraneo allargato ai vicini oceani: la centralità del rapporto strutturale tra l’acqua e la terra, tra naturale e artificiale, tra infrastruttura e paesaggio, tra città e costa, incide sull’identità del Paese e sui delicati equilibri tra ambiente, uomo, cultura ed economia che devono essere sia tutelati nella loro integrità, sia ri-progettati per quell’imprescindibile adattamento a un futuro pervaso da nuove pressanti esigenze.
Guardare l’Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio.
La mostra accoglie gli elaborati di singoli e gruppi, sia affermati sia emergenti, innescando un confronto intergenerazionale, interculturale e senza distinzioni di genere, in cui passato e presente vengono accomunati, coinvolgendo progettisti, studiosi e operatori della cultura - ma anche giovani, poeti, artisti, enti di ricerca e del terzo settore - nel ripensamento del rapporto tra terra e mare, con l’esposizione sia di progetti di riqualificazione realizzati, sia di contributi prodotti ad hoc tramite l’uso di metodi multidisciplinari e multimodali, sia degli esiti di ricerche istituzionali e accademiche.
Sono oltre 600 i contributi raccolti dal Padiglione Italia, a dimostrazione di come il tema sia percepito come quanto mai urgente: tra progetti realizzati e ricerche strutturate in accademie o enti culturali, tra elaborazioni a carattere spiccatamente visionario - orientate a prefigurare scenari alternativi e inediti - e proposte ingegneristiche mirate a risolvere problemi legati alle infrastrutture più complesse, tra partecipazioni di studi affermati e di giovani architetti o studenti, ciò che emerge è la pluralità di approcci, prospettive e gradi di maturazione progettuale.
La partecipazione italiana è dedicata a un Mediterraneo allargato ai vicini oceani: la centralità del rapporto strutturale tra l’acqua e la terra, tra naturale e artificiale, tra infrastruttura e paesaggio, tra città e costa, incide sull’identità del Paese e sui delicati equilibri tra ambiente, uomo, cultura ed economia che devono essere sia tutelati nella loro integrità, sia ri-progettati per quell’imprescindibile adattamento a un futuro pervaso da nuove pressanti esigenze.
Guardare l’Italia dal mare implica un cambiamento di prospettiva, impone la necessità di ripensare il progetto del confine tra terra e acqua come sistema integrato di architetture, infrastrutture e paesaggio.
La mostra accoglie gli elaborati di singoli e gruppi, sia affermati sia emergenti, innescando un confronto intergenerazionale, interculturale e senza distinzioni di genere, in cui passato e presente vengono accomunati, coinvolgendo progettisti, studiosi e operatori della cultura - ma anche giovani, poeti, artisti, enti di ricerca e del terzo settore - nel ripensamento del rapporto tra terra e mare, con l’esposizione sia di progetti di riqualificazione realizzati, sia di contributi prodotti ad hoc tramite l’uso di metodi multidisciplinari e multimodali, sia degli esiti di ricerche istituzionali e accademiche.
Sono oltre 600 i contributi raccolti dal Padiglione Italia, a dimostrazione di come il tema sia percepito come quanto mai urgente: tra progetti realizzati e ricerche strutturate in accademie o enti culturali, tra elaborazioni a carattere spiccatamente visionario - orientate a prefigurare scenari alternativi e inediti - e proposte ingegneristiche mirate a risolvere problemi legati alle infrastrutture più complesse, tra partecipazioni di studi affermati e di giovani architetti o studenti, ciò che emerge è la pluralità di approcci, prospettive e gradi di maturazione progettuale.
Regione: Veneto
Luogo: Tese delle Vergini dell’Arsenale
Telefono: 041/5218828
Orari di apertura: 11-19 orario estivo; 10-18 orario autunnale. Lunedì chiuso
Costo: 25 euro; ridotto 20 euro
Dove acquistare: https://labiennale.vivaticket.it/it/event/intelligens-natural-artificial-collective
Sito web: www.labiennale.org/
Organizzatore: La Biennale di Venezia
