Mostra Spazi di Resistenza - Roma

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
Il Mattatoio di Roma ospita la mostra, a cura di Benedetta Carpi De Resmini, che si inserisce nel contesto delle commemorazioni per il trentesimo anniversario della fine della guerra in Bosnia-Erzegovina, dell’assedio di Sarajevo (14 dicembre 1995) e del genocidio di Srebrenica (11 luglio 1995).
L’esposizione non si limita a una rilettura storica di quei conflitti, ma si propone come una riflessione ampia e profondamente attuale sul presente post-bellico.
Intrecciando arte e memoria, la mostra si configura come un percorso poetico e politico che attraversa il trauma e la guarigione, tramite le pratiche artistiche di sei artiste provenienti da contesti culturali, geografici e generazionali differenti:
Simona Barzaghi, Gea Casolaro, Romina De Novellis, Šejla Kamerić, Smirna Kulenović e Mila Panić.
Le opere – tra video, fotografia, installazione e performance – affrontano temi che spaziano dall’analisi geopolitica alla ritualità generativa, mettendo al centro il legame con la Terra come corpo vivo, politico, e spirituale.
Attraverso le opere di queste artiste la mostra apre alla possibilità di restituire al futuro il suo potenziale generativo, invitandoci a immaginare forme altre di sopravvivenza e riconciliazione, in cui l’arte si fa gesto concreto di cura e di resistenza.
L’esposizione non si limita a una rilettura storica di quei conflitti, ma si propone come una riflessione ampia e profondamente attuale sul presente post-bellico.
Intrecciando arte e memoria, la mostra si configura come un percorso poetico e politico che attraversa il trauma e la guarigione, tramite le pratiche artistiche di sei artiste provenienti da contesti culturali, geografici e generazionali differenti:
Simona Barzaghi, Gea Casolaro, Romina De Novellis, Šejla Kamerić, Smirna Kulenović e Mila Panić.
Le opere – tra video, fotografia, installazione e performance – affrontano temi che spaziano dall’analisi geopolitica alla ritualità generativa, mettendo al centro il legame con la Terra come corpo vivo, politico, e spirituale.
Attraverso le opere di queste artiste la mostra apre alla possibilità di restituire al futuro il suo potenziale generativo, invitandoci a immaginare forme altre di sopravvivenza e riconciliazione, in cui l’arte si fa gesto concreto di cura e di resistenza.
Regione: Lazio
Luogo: Mattatoio di Roma, Padiglione 9b, piazza Orazio Giustiniani 4
Telefono: 06/696271
Orari di apertura: 11-20. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.mattatoioroma.it/
Organizzatore: Azienda Speciale Palaexpo in collaborazione con Latitudo Art Project