Mostra Simonetta Ferrante. Take my Breath Away - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
La Fondazione Mudima ospita l'opera site-specific di Simonetta Ferrante (Milano, 1930), lavoro che inscena uno spazio laico per la meditazione, tracciato da fili nello spazio in cui fluttuano fogli calligrafici e altri materiali simbolici.
L'installazione ambientale nasce dalla necessità dell'artista di sintetizzare il suo bagaglio di conoscenze e esperienze, frutto dell'indagine introspettiva, in un'unica opera ambientale, risultato poetica della sua lunga attività di ricerca intorno alla carta e altri materiali organici e industriali, combinati tra loro in maniera armonica, in bilico tra spiritualità, misticismo e razionalismo.
Il lavoro di Simonetta Ferrante si distingue per una straordinaria continuità che le ha permesso di attraversare la seconda metà del Novecento fino a tutto il primo ventennio dei 2000 passando dalla professione di progettista grafico alla pittura, dalla calligrafia alla sperimentazione artistica.
Un percorso in cui si ritrovano costantemente forma, colore, segno scrittorio nella ricchezza di una produzione che conta varie tipologie di artefatti: dal monotipo al marchio, dal manifesto al libro d’artista, al packaging, alla pittura.
L'installazione ambientale, curata da Jacqueline Ceresoli, che si è potuta realizzare grazie anche alla collaborazione del m.a.x. museo di Chiasso, è accompagnata da un video realizzato da Alice Airoldi e da una composizione sonora ideata per l’occasione da Giorgio Magnanensi.
L'installazione ambientale nasce dalla necessità dell'artista di sintetizzare il suo bagaglio di conoscenze e esperienze, frutto dell'indagine introspettiva, in un'unica opera ambientale, risultato poetica della sua lunga attività di ricerca intorno alla carta e altri materiali organici e industriali, combinati tra loro in maniera armonica, in bilico tra spiritualità, misticismo e razionalismo.
Il lavoro di Simonetta Ferrante si distingue per una straordinaria continuità che le ha permesso di attraversare la seconda metà del Novecento fino a tutto il primo ventennio dei 2000 passando dalla professione di progettista grafico alla pittura, dalla calligrafia alla sperimentazione artistica.
Un percorso in cui si ritrovano costantemente forma, colore, segno scrittorio nella ricchezza di una produzione che conta varie tipologie di artefatti: dal monotipo al marchio, dal manifesto al libro d’artista, al packaging, alla pittura.
L'installazione ambientale, curata da Jacqueline Ceresoli, che si è potuta realizzare grazie anche alla collaborazione del m.a.x. museo di Chiasso, è accompagnata da un video realizzato da Alice Airoldi e da una composizione sonora ideata per l’occasione da Giorgio Magnanensi.
Regione: Lombardia
Luogo: Fondazione Mudima, via Tadino, 26
Telefono: 02/29409633
Orari di apertura: 11-13; 15-19. Sabato e domenica chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.mudima.net
Organizzatore: Fondazione Mudima