Mostra Siamo Foresta - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
Riunendo le opere di 27 artisti, provenienti da Paesi, culture e contesti diversi, per lo più latinoamericani e molti dei quali appartenenti a comunità indigene, la mostra invita a scoprire nuovi punti di vista sulla contemporaneità.
La mostra è accompagnata da un ricco Public program a cura del filosofo italiano Emanuele Coccia, che ne sottolinea i punti di forza e le originalità.
La mostra costituisce il sesto progetto espositivo realizzato nell’ambito del partenariato della durata di otto anni tra Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain, confermando così l’impegno delle due istituzioni nel portare presso pubblici sempre diversi i propri progetti espositivi, incoraggiando la scoperta delle visioni di artisti provenienti dai contesti geografici più vari.
Oltre il 70% delle opere proviene dalla collezione della Fondation Cartier pour l’art contemporain e racconta in particolare la storia del rapporto che la fondazione ha instaurato da tempo con artisti di alcune comunità indigene dell’America Meridionale.
L'incontro con questi mondi estetici e metafisici, indigeni e non, è stata l’occasione per dare vita a nuovi progetti artistici, opere inedite e talvolta collaborazioni inaspettate.
Fondation Cartier lavora per stimolare l’incontro e lo scambio tra gli artisti, principio alla base della nascita di questa mostra, frutto di conversazioni dalle quali sono scaturiti sodalizi senza precedenti, in particolare quello tra gli artisti Sheroanawe Hakihiiwe, yanomami del Venezuela, e il francese Fabrice Hyber; l’incontro tra l’artista di Rio de Janeiro Adriana Varejão e Joseca Mokahesi, yanomami brasiliano; e la collaborazione più recente tra la yanomami brasiliana Ehuana Yaira e Cai Guo-Qiang, artista cinese con base a New York.
Che siano appassionati osservatori della diversità vegetale e animale della foresta in cui vivono, o che risiedano in città, affascinati dalla realtà della foresta, gli artisti in mostra dialogano su un tema comune: la necessità di ripensare il ruolo dell'uomo all’interno dell'universo dei viventi.
Da una parte, la foresta non è più uno spazio estraneo alla città e alla cultura, ma il luogo in cui si celebra l’incontro tra le culture: Siamo Foresta è un grido di rivendicazione di artisti che pensano l’unità del pianeta attraverso l’idea di foresta.
D’altra parte, è attraverso l’arte che diverse culture possono dialogare e trasformarsi reciprocamente: l’esposizione racconta le influenze che le popolazioni autoctone dell’area amazzonica e non solo, hanno esercitato sulle culture visive non autoctone.
Lo spazio espositivo diventa il luogo in cui le arti indicano la strada per ripensare diversamente il pianeta e il suo futuro.
La mostra è realizzata con la Direzione Artistica dell’antropologo Bruce Albert e del Direttore Generale Artistico della Fondation Cartier Hervé Chandès, con allestimento creato dall’artista Luiz Zerbini.
La mostra è accompagnata da un ricco Public program a cura del filosofo italiano Emanuele Coccia, che ne sottolinea i punti di forza e le originalità.
La mostra costituisce il sesto progetto espositivo realizzato nell’ambito del partenariato della durata di otto anni tra Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain, confermando così l’impegno delle due istituzioni nel portare presso pubblici sempre diversi i propri progetti espositivi, incoraggiando la scoperta delle visioni di artisti provenienti dai contesti geografici più vari.
Oltre il 70% delle opere proviene dalla collezione della Fondation Cartier pour l’art contemporain e racconta in particolare la storia del rapporto che la fondazione ha instaurato da tempo con artisti di alcune comunità indigene dell’America Meridionale.
L'incontro con questi mondi estetici e metafisici, indigeni e non, è stata l’occasione per dare vita a nuovi progetti artistici, opere inedite e talvolta collaborazioni inaspettate.
Fondation Cartier lavora per stimolare l’incontro e lo scambio tra gli artisti, principio alla base della nascita di questa mostra, frutto di conversazioni dalle quali sono scaturiti sodalizi senza precedenti, in particolare quello tra gli artisti Sheroanawe Hakihiiwe, yanomami del Venezuela, e il francese Fabrice Hyber; l’incontro tra l’artista di Rio de Janeiro Adriana Varejão e Joseca Mokahesi, yanomami brasiliano; e la collaborazione più recente tra la yanomami brasiliana Ehuana Yaira e Cai Guo-Qiang, artista cinese con base a New York.
Che siano appassionati osservatori della diversità vegetale e animale della foresta in cui vivono, o che risiedano in città, affascinati dalla realtà della foresta, gli artisti in mostra dialogano su un tema comune: la necessità di ripensare il ruolo dell'uomo all’interno dell'universo dei viventi.
Da una parte, la foresta non è più uno spazio estraneo alla città e alla cultura, ma il luogo in cui si celebra l’incontro tra le culture: Siamo Foresta è un grido di rivendicazione di artisti che pensano l’unità del pianeta attraverso l’idea di foresta.
D’altra parte, è attraverso l’arte che diverse culture possono dialogare e trasformarsi reciprocamente: l’esposizione racconta le influenze che le popolazioni autoctone dell’area amazzonica e non solo, hanno esercitato sulle culture visive non autoctone.
Lo spazio espositivo diventa il luogo in cui le arti indicano la strada per ripensare diversamente il pianeta e il suo futuro.
La mostra è realizzata con la Direzione Artistica dell’antropologo Bruce Albert e del Direttore Generale Artistico della Fondation Cartier Hervé Chandès, con allestimento creato dall’artista Luiz Zerbini.
Regione: Lombardia
Luogo: Triennale Milano, viale Alemagna 6
Telefono: 02/724341
Orari di apertura: 11-20. Lunedì chiuso
Costo: 12 euro; ridotto 10 euro
Dove acquistare: www.triennale.org
Sito web: www.triennale.org
Organizzatore: Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain