Mostra Shattering Beauty: Simon Berger - Murano

A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il Dal al
Murano (VE)
Regione: Veneto
Luogo: Museo del Vetro di Murano, Fondamenta Marco Giustinian 8
Telefono: 041/739586
Orari di apertura: 10-17 tutti i giorni
Costo: 10 euro; ridotto 7,50 euro
Dove acquistare: https://museovetro.visitmuve.it/it/pianifica-la-tua-visita/biglietti/
Sito web: www.fondazioneberengo.org; https://museovetro.visitmuve.it/
Organizzatore: Museo del Vetro di Murano e Berengo Studio
Note:
Il Museo del Vetro di Murano ospita la mostra personale di Simon Berger (Svizzera, 1976) artista svizzero famoso in tutto il mondo per i suoi ritratti incisi nel vetro.
La mostra, a cura di Sandrine Welte e Chiara Squarcina in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e Berengo Studio, è concepita come un’installazione immersiva e presenta una ventina di opere, tutte inedite, che esplorano la fragilità della condizione umana attraverso l’ipnotica e innovativa pratica scultorea dell’artista.
Contrariamente alla tradizione del vetro soffiato o modellato, infatti, il gesto scultoreo di Simon Berger ricorda l'atto di incidere e scolpire sulla superficie vitrea.
Si tratta di un approccio alternativo al ritratto in vetro, che l'artista stesso definisce "morfogenesi", e che riesce a valorizzare le illimitate possibilità espressive di questo materiale secolare ancora troppo poco esplorato.
Quella di Berger è un’indagine artistica che mette alla prova il vetro spingendolo fino al suo limite, fino alla rottura: le pennellate diventano colpi di martello su una lastra di vetro, provocando spaccature e rotture nei tratti del viso.
L’applicazione di questa tecnica porta con sé una fondamentale inversione di senso che sprigiona nuovi significati: la frantumazione del vetro, che potrebbe risuonare come un atto di distruzione, una forma di anti-creazione, è il mezzo privilegiato per liberare l’essenza più pura della bellezza dalle profondità della materia.
Nelle mani di Simon Berger, il martello non è più un semplice strumento, ma diventa un amplificatore di effetti. La luce e la trasparenza della superficie di vetro si trasformano in un'intricata rete di crepe e fratture che ricreano il volto umano.
In mostra saranno presentate anche diverse tele “animate” inserite in cubi di metallo che invitano a interagire con l'installazione. Sono opere che richiedono un’attenzione ravvicinata da parte del visitatore. Chiedono di essere guardate da diverse prospettive, mentre dispiegano il loro fascino enigmatico.
Il Museo del Vetro di Murano ospita la mostra personale di Simon Berger (Svizzera, 1976) artista svizzero famoso in tutto il mondo per i suoi ritratti incisi nel vetro.
La mostra, a cura di Sandrine Welte e Chiara Squarcina in collaborazione con la Fondazione Musei Civici di Venezia e Berengo Studio, è concepita come un’installazione immersiva e presenta una ventina di opere, tutte inedite, che esplorano la fragilità della condizione umana attraverso l’ipnotica e innovativa pratica scultorea dell’artista.
Contrariamente alla tradizione del vetro soffiato o modellato, infatti, il gesto scultoreo di Simon Berger ricorda l'atto di incidere e scolpire sulla superficie vitrea.
Si tratta di un approccio alternativo al ritratto in vetro, che l'artista stesso definisce "morfogenesi", e che riesce a valorizzare le illimitate possibilità espressive di questo materiale secolare ancora troppo poco esplorato.
Quella di Berger è un’indagine artistica che mette alla prova il vetro spingendolo fino al suo limite, fino alla rottura: le pennellate diventano colpi di martello su una lastra di vetro, provocando spaccature e rotture nei tratti del viso.
L’applicazione di questa tecnica porta con sé una fondamentale inversione di senso che sprigiona nuovi significati: la frantumazione del vetro, che potrebbe risuonare come un atto di distruzione, una forma di anti-creazione, è il mezzo privilegiato per liberare l’essenza più pura della bellezza dalle profondità della materia.
Nelle mani di Simon Berger, il martello non è più un semplice strumento, ma diventa un amplificatore di effetti. La luce e la trasparenza della superficie di vetro si trasformano in un'intricata rete di crepe e fratture che ricreano il volto umano.
In mostra saranno presentate anche diverse tele “animate” inserite in cubi di metallo che invitano a interagire con l'installazione. Sono opere che richiedono un’attenzione ravvicinata da parte del visitatore. Chiedono di essere guardate da diverse prospettive, mentre dispiegano il loro fascino enigmatico.

AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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