Mostra Sabine Delafon, Graziano Folata e Benedetta Panisson. Tre progetti artistici ispirati al tema ancestrale del mare - Milano

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 07/07/2025 Aggiornato il 07/07/2025
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Milano
La mostra presenta i progetti di Sabine Delafon, Graziano Folata e Benedetta Panisson, sviluppati nell’ambito del programma di residenza AAA – Atelier Aperti per Artista.
Le tre ricerche si confrontano con il mare come elemento ancestrale, origine di ogni forma, in una narrazione visiva che attraversa pittura, scultura, fotografia, video e ricerca accademica.

Un unico filo blu unisce tre visioni artistiche eterogenee dando vita a tre mostre che, attraverso pittura, scultura, video e ricerca accademica, offrono tre punti di osservazione sulla dimensione marina in un percorso che si muove tra abbondanza, assenza e rivelazione e dove il mare è al contempo materia, concetto e specchio.

Con Sea of Millions, Sabine Delafon apre un nuovo ciclo del proprio lavoro, dedicato a un blu oceanico onnipresente: colore originario e dimensione del desiderio.
Dalle stelle blu disseminate per il mondo, alle grandi tele immerse nel colore, l’artista crea un viaggio collettivo verso la felicità.

Il blu è il mare, ma anche universo, pelle, spazio mentale. In mostra: fotografie, cartoline e opere pittoriche che diventano testimonianze di un cammino condiviso. Un nuovo inizio, nato da una stella, che si inabissa nel profondo.

In Cantico dei Fondali, di Graziano Folata il mare non c’è: è un’assenza che pesa, un’eco post-diluviana. Cere, cristalli, bronzi e gusci popolano un paesaggio sospeso tra fondali marini e grotte terrestri.
Le opere di Graziano Folata evocano un mondo scomparso, o mai esistito, dove ogni forma è al tempo stesso testimonianza e finzione.
Tra gli elementi esposti: ippocampi in bronzo, conchiglie deformate, negativi fotografici ambigui tra terra e mare. Un universo che si nutre di contrasti, gesti perduti e presenze geologiche.
L’artista trasforma l’assenza in materia viva, in un canto silenzioso che interroga il tempo e la memoria.

Un progetto tra arte contemporanea e ricerca accademica, Sea Storm (Draft) di Benedetta Panisson, indaga la sessualità nel mondo animale marino, attraverso materiali d’archivio a lungo celati.
In mostra: un video del 1993 in cui due polpi maschi di specie diverse si accoppiano, e una fotografia del 1911 di due pinguini antartici, custodita nel Natural History Museum di Londra.

Panisson ricompone questi frammenti di storia naturale in una narrazione perturbante e rivelatrice. Il suo lavoro è un primo capitolo di una ricerca in corso presso la Durham University, volta a scardinare le convenzioni espositive dei musei scientifici, superando i binarismi di genere. La “tempesta” è negli occhi di chi guarda.

Didascalia della foto sotto:
Graziano-Folata, L'ammutinamento-delle-lucciole-2025, Analogic-double-exposure. Stampa-fine-art
Regione: Lombardia
Luogo: Casa degli Artisti, corso Garibaldi 89 A, via Tommaso da Cazzaniga
Telefono: 02/45479017
Orari di apertura: 12,30-19. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.casadegliartisti.org/
Organizzatore: Casa degli Artisti
Milano, Graziano Folata, L’ammutinamento delle lucciole, 2025 Analogic double exposure. Stampa fine art