Mostra Ritratto di donna. Il sogno degli anni Venti e lo sguardo di Ubaldo Oppi - Vicenza
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Vicenza
Una delle correnti di pittura più affascinanti degli anni Venti è quella del "Realismo Magico", in cui la visione della realtà è immersa in un'atmosfera di meraviglia e di attesa, che in Italia è affiancata dalle ricerche degli artisti riuniti nella definizione di "Novecento Italiano", che evocano nella loro arte memorie della classicità e del Rinascimento.
Questa alleanza tra modernità e classicità è preceduta da una riflessione profonda sui rinnovamenti della pittura che sono avvenuti a Vienna e a Parigi tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, in particolare da suggestioni della Secessione Viennese guidata da Gustav Klimt, dal simbolismo e dall'espressionismo, in cui le donne sono raffigurate come fanciulle, muse dormienti, ninfe o seduttrici.
Ubaldo Oppi (Bologna, 1889 - Vicenza, 1942) è un protagonista di quegli anni, uno degli artisti più famosi tra l'Europa e gli Stati Uniti: a Parigi conosce Modigliani allo sbando, ha un flirt con la modella Fernande Olivier, che lascia Picasso per fuggire con lui, viene rapito dai colori intensi e dalle pennellate fauves di Kees van Dongen, dai segni sinuosi di Matisse.
Negli anni Venti dipinge affascinanti ritratti di donne, dalle Amiche all'amata moglie Delhy.
Insieme a lui si muovono nel panorama più avvincente dell'arte artisti tra gli altri, comeFelice Casorati, Mario Sironi, Antonio Donghi, Cagnaccio di San Pietro, Achille Funi, Piero Marussig, Mario Cavaglieri, Guido Cadorin, Massimo Campigli.
La mostra, curata da Stefania Portinari, docente di storia dell'arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è parte di un progetto di rilancio della Basilica Palladiana di Vicenza, destinata a ospitare continuativamente esposizioni di rilevanza internazionale.
Questa alleanza tra modernità e classicità è preceduta da una riflessione profonda sui rinnovamenti della pittura che sono avvenuti a Vienna e a Parigi tra la fine dell'Ottocento e i primi anni del Novecento, in particolare da suggestioni della Secessione Viennese guidata da Gustav Klimt, dal simbolismo e dall'espressionismo, in cui le donne sono raffigurate come fanciulle, muse dormienti, ninfe o seduttrici.
Ubaldo Oppi (Bologna, 1889 - Vicenza, 1942) è un protagonista di quegli anni, uno degli artisti più famosi tra l'Europa e gli Stati Uniti: a Parigi conosce Modigliani allo sbando, ha un flirt con la modella Fernande Olivier, che lascia Picasso per fuggire con lui, viene rapito dai colori intensi e dalle pennellate fauves di Kees van Dongen, dai segni sinuosi di Matisse.
Negli anni Venti dipinge affascinanti ritratti di donne, dalle Amiche all'amata moglie Delhy.
Insieme a lui si muovono nel panorama più avvincente dell'arte artisti tra gli altri, comeFelice Casorati, Mario Sironi, Antonio Donghi, Cagnaccio di San Pietro, Achille Funi, Piero Marussig, Mario Cavaglieri, Guido Cadorin, Massimo Campigli.
La mostra, curata da Stefania Portinari, docente di storia dell'arte contemporanea all’Università Ca’ Foscari di Venezia, è parte di un progetto di rilancio della Basilica Palladiana di Vicenza, destinata a ospitare continuativamente esposizioni di rilevanza internazionale.
Regione: Veneto
Luogo: Basilica palladiana, piazza dei Signori
Telefono: 0444/222850
Orari di apertura: 10-18 tutti i giorni
Costo: 4 euro; ridotto 2 euro
Dove acquistare: https://www.museicivicivicenza.it/it/tbc/basilica_palladiana
Sito web: https://www.museicivicivicenza.it/it/tbc/basilica_palladiana
Organizzatore: Basilica Palladiana di Vicenza