Mostra Raffaello e l’antico nella Villa di Agostino Chigi - Roma

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 28/04/2023 Aggiornato il 28/04/2023
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Roma
La mostra, curata da Alessandro Zuccari e Costanza Barbieri, intende mettere in luce un aspetto cruciale del Rinascimento finora non sufficientemente evidenziato: se la svolta classica di Raffaello nel secondo decennio del Cinquecento è ben nota grazie a numerosi studi, poca attenzione è stata finora riservata all’influenza che l’importante collezione di statue, sarcofagi, cammei, rilievi, libri e monete antiche raccolte nella Villa Farnesina da Agostino Chigi, hanno avuto sull’Urbinate.

Chigi e Raffaello sono stati accomunati non solo da una triste coincidenza (il banchiere è morto cinque giorni dopo il Sanzio), ma da una profonda intesa fondata sull’amicizia e sul lavoro: dopo i papi Giulio II e Leone X, Agostino Chigi è stato il committente più assiduo e munifico di Raffaello.

Raffaello ha frequentato la villa di Chigi, l’attuale Villa Farnesina, non solo come artista incaricato della decorazione a fresco della Loggia della Galatea e della Loggia di Amore e Psiche, ma anche come “familiare” del padrone di casa, ammirando e studiando le collezioni antiquarie che il banchiere andava raccogliendo nella villa e nei giardini (non solo statue, ma rilievi, medaglie e spettacolari cammei), modelli autorevoli per le invenzioni che l’Urbinate e la sua scuola diffondevano attraverso dipinti, disegni, stampe, arazzi, vasellami.

Le “magnifiche raccolte” dal ricco mecenate sono state disperse dopo la sua morte, andando a incrementare le altre grandi collezioni romane ed europee; e ulteriormente depauperate sia con il Sacco di Roma sia con i successivi spogli, fino alla vendita del Palazzo ai Farnese, avvenuta nel 1579.

La mostra si pone un duplice scopo: da un lato presentare al pubblico i risultati delle ricerche sugli inventari e altri documenti dei Fondi Chigiani della Biblioteca Apostolica Vaticana per ricomporre l’aspetto originario della villa e dei suoi arredi antiquari; dall’altro, ricostruire il contesto artistico e culturale dell’attività del Sanzio nella villa trasteverina, dove le collezioni esibite dall’ambizioso proprietario costituivano una ‘palestra’ per l’“officina Raffaello”, che moltiplicò attraverso dipinti, disegni, arazzi e stampe le diverse invenzioni desunte dall’antico.

La Villa Farnesina, dove si svolge la mostra, è stata oggetto di importanti interventi conservativi, gli ultimi dei quali hanno riguardato le decorazioni della Loggia di Galatea e gli affreschi della Sala delle Nozze, l’antica camera da letto di Agostino Chigi dipinta dal Sodoma e suoi collaboratori, oggi godibili in tutto il loro splendore.

Per il tempo della mostra è stato ripristinato l’originario accesso della villa dalla Loggia di Amore e Psiche e sono state inserite nel percorso espositivo due installazioni di artisti contemporanei nell’ottica di un dialogo tra antico e contemporaneo.
Regione: Lazio
Luogo: Villa Farnesina, via della Lungara 230
Telefono: 06/68027268
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 16 euro; ridotto 12 euro
Dove acquistare: Booking | VILLA FARNESINA (booking-villafarnesina.it)
Sito web: www.lincei.it; www.villafarnesina.it
Organizzatore: Associazione Amici dell’Accademia dei Lincei, in collaborazione con il Ministero della Cultura