Mostra Quadrante solare. Stefano Arienti a Villa Carlotta -
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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(Como)
Il Museo di Villa Carlotta ospita la mostra personale di Stefano Arienti, che coinvolge gli ambienti del Museo e del Giardino Botanico di Villa Carlotta, presentando quasi quaranta opere, quasi tutte inedite.
L’esposizione è curata da Fulvio Chimento in collaborazione con Carlotta Minarelli.
Una meridiana può essere definita come un “quadrante solare”, che esercita la propria funzione grazie alla relazione tra luce e ombra attraverso la presenza di uno stilo. Il quadrante/superficie diventa lo spazio di azione dell’arte, mentre la sorgente solare rappresenta l’ispirazione artistica e intellettuale.
Dal 2012 Stefano Arienti realizza cicli di opere, differenti per tecnica e linguaggio, che ruotano intorno al concetto di “meridiana”, e che hanno portato alla nascita di numerose mostre, la prima delle quali nel 2017, nel Museo di Villa Croce a Genova.
Quali opere concepite dall’artista, le Meridiane vengono disegnate con la luce, a una finestra di casa o dello studio, con una tecnica affinata negli anni, che permette ad Arienti di tradurre su carta, intonaco o telo antipolvere (attraverso la propria mano), le variazioni luminose per mezzo del colore.
La peculiarità della mostra risiede nella volontà esplicita dell’artista di concepire l’esposizione come trasposizione calibrata di alcuni concetti già appartenenti alla sua produzione: le Meridiane assumono una dimensione per lo più ambientale, mentre l’idea di disegno lineare viene traslata in installazioni concepite come allineamento di fioriture e di oggetti, spiccano inoltre alcuni interventi che manifestano l’intenzione dell’artista nel voler cogliere la luce istantanea del giorno.
L’artista ha immaginato un progetto espositivo completo, che offre una panoramica ampia sulle sue modalità di intervento coinvolgendo ambienti molto differenti, sia all’interno che all’esterno della villa.
Nelle fasi di studio di Quadrante solare, Arienti ha eseguito dei sopralluoghi in loco durante ogni stagione dell’anno, che gli hanno permesso di cogliere i mutamenti legati al contesto naturale, mentre per le fasi di produzione e di allestimento si è avvalso della sapiente collaborazione dello staff di giardinieri e tecnici di Villa Carlotta.
Per comporre i suoi interventi nel giardino Arienti utilizza piante, fiori, libri, oggetti di uso comune, sfalci, radici, materiale di riuso: la presenza degli interventi artistici innesca una visione caleidoscopica con le fioriture presenti nel parco, tra cui spiccano i colori di azalee, camelie e rododendri.
Nelle collezioni al primo piano del Museo di Villa Carlotta sono presenti opere “storicizzate”: le Turbine, sculture realizzate attraverso minime piegature di carta stampata (giornali, fumetti, elenchi telefonici) a formare spirali di differenti dimensioni, oltre a una serie di stampe di celebri dipinti che l’artista elabora in chiave contemporanea intervenendo con il pongo sulla superficie dell’immagine.
Al secondo piano del museo, nelle stanze appartenute alla principessa Carlotta, Arienti dispone a pavimento dei tappeti in microciniglia, ideati appositamente per inserirsi nel contesto, creando in questo modo un effetto di camouflage (o di alterità) con il mobilio e i cimeli presenti negli ambienti ottocenteschi.
Alle pareti della grande galleria al secondo piano l’artista dispone opere su carta stropicciata di differente formato, che presentano immagini fotografiche catturate in occasione dei sopralluoghi eseguiti in villa.
L’esposizione è curata da Fulvio Chimento in collaborazione con Carlotta Minarelli.
Una meridiana può essere definita come un “quadrante solare”, che esercita la propria funzione grazie alla relazione tra luce e ombra attraverso la presenza di uno stilo. Il quadrante/superficie diventa lo spazio di azione dell’arte, mentre la sorgente solare rappresenta l’ispirazione artistica e intellettuale.
Dal 2012 Stefano Arienti realizza cicli di opere, differenti per tecnica e linguaggio, che ruotano intorno al concetto di “meridiana”, e che hanno portato alla nascita di numerose mostre, la prima delle quali nel 2017, nel Museo di Villa Croce a Genova.
Quali opere concepite dall’artista, le Meridiane vengono disegnate con la luce, a una finestra di casa o dello studio, con una tecnica affinata negli anni, che permette ad Arienti di tradurre su carta, intonaco o telo antipolvere (attraverso la propria mano), le variazioni luminose per mezzo del colore.
La peculiarità della mostra risiede nella volontà esplicita dell’artista di concepire l’esposizione come trasposizione calibrata di alcuni concetti già appartenenti alla sua produzione: le Meridiane assumono una dimensione per lo più ambientale, mentre l’idea di disegno lineare viene traslata in installazioni concepite come allineamento di fioriture e di oggetti, spiccano inoltre alcuni interventi che manifestano l’intenzione dell’artista nel voler cogliere la luce istantanea del giorno.
L’artista ha immaginato un progetto espositivo completo, che offre una panoramica ampia sulle sue modalità di intervento coinvolgendo ambienti molto differenti, sia all’interno che all’esterno della villa.
Nelle fasi di studio di Quadrante solare, Arienti ha eseguito dei sopralluoghi in loco durante ogni stagione dell’anno, che gli hanno permesso di cogliere i mutamenti legati al contesto naturale, mentre per le fasi di produzione e di allestimento si è avvalso della sapiente collaborazione dello staff di giardinieri e tecnici di Villa Carlotta.
Per comporre i suoi interventi nel giardino Arienti utilizza piante, fiori, libri, oggetti di uso comune, sfalci, radici, materiale di riuso: la presenza degli interventi artistici innesca una visione caleidoscopica con le fioriture presenti nel parco, tra cui spiccano i colori di azalee, camelie e rododendri.
Nelle collezioni al primo piano del Museo di Villa Carlotta sono presenti opere “storicizzate”: le Turbine, sculture realizzate attraverso minime piegature di carta stampata (giornali, fumetti, elenchi telefonici) a formare spirali di differenti dimensioni, oltre a una serie di stampe di celebri dipinti che l’artista elabora in chiave contemporanea intervenendo con il pongo sulla superficie dell’immagine.
Al secondo piano del museo, nelle stanze appartenute alla principessa Carlotta, Arienti dispone a pavimento dei tappeti in microciniglia, ideati appositamente per inserirsi nel contesto, creando in questo modo un effetto di camouflage (o di alterità) con il mobilio e i cimeli presenti negli ambienti ottocenteschi.
Alle pareti della grande galleria al secondo piano l’artista dispone opere su carta stropicciata di differente formato, che presentano immagini fotografiche catturate in occasione dei sopralluoghi eseguiti in villa.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo Villa Carlotta, via Regina 2
Telefono: 0344/40405
Orari di apertura: 10-19 tutti i giorni
Costo: 15 euro; ridotto 13 euro
Dove acquistare: https://www.villacarlotta.it/it/visita/
Sito web: www.villacarlotta.it
Organizzatore: Museo di Villa Carlotta con il supporto di Associazione Controcorrente, Bologna