Mostra Play with us. Dall’arte popolare all’arte moderna - Venezia

A cura di Manuela Vaccarone
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Venezia
L’esposizione si colloca in concomitanza alla 58° Biennale di Venezia e propone una particolare e metaforica visione onirica dell’artista bolognese Naby Byron (nome d'arte), che vede al centro della sua narrazione inusuali cavalli da giostra.
Naby Byron si riappropria di alcune forme della cultura tradizionale adattandole alle aspettative del contemporaneo in una sorta di “provocazione - non provocazione” che mira a cogliere, attraverso le giostre, alcune sfaccettature di un denso percorso storico-antropologico. I cavalli da giostra, infatti, richiamano alla memoria antichi giochi rituali e arcaici di natura medievale.
L'artista, in forma simbolica, rende liberi i cavalli dai rigidi meccanismi delle giostre, proiettandoli lontani dalle tradizionali fiere di borghi e paesi in un contesto moderno e contemporaneo, i Luoghi dell’Altrove.
Questo forte desiderio di libertà si traduce nella fusione in maniera simbiotica delle sue installazioni con la natura che le circonda. In altri termini, Naby si eleva a paladina di una nuova e rinnovata cultura del “gioco”, trasfigurando alcuni antichi significati nel mondo odierno e offrendoli all’ammirazione e alla disponibilità degli appassionati d’arte del terzo millennio.
L’esposizione si compone di una parte a “cavalli fissi” nella zona esterna dell’Hotel, e di una a “cavalli mobili” situati negli ambienti interni. Al fianco delle opere è prevista una videoinstallazione a cura del Museo e dell’artista, volta a descrivere per immagini e parole la poetica complessiva dell’evento.
L'installazione è presentata dal Museo Storico della Giostra di Bergantino con texture musicale composta da Massimiliano Casacci, membro e fondatore dei Subsonica, a cura del Prof. Gian Paolo Borghi, etno-antropologo ed esperto di tradizioni popolari.
Naby Byron si riappropria di alcune forme della cultura tradizionale adattandole alle aspettative del contemporaneo in una sorta di “provocazione - non provocazione” che mira a cogliere, attraverso le giostre, alcune sfaccettature di un denso percorso storico-antropologico. I cavalli da giostra, infatti, richiamano alla memoria antichi giochi rituali e arcaici di natura medievale.
L'artista, in forma simbolica, rende liberi i cavalli dai rigidi meccanismi delle giostre, proiettandoli lontani dalle tradizionali fiere di borghi e paesi in un contesto moderno e contemporaneo, i Luoghi dell’Altrove.
Questo forte desiderio di libertà si traduce nella fusione in maniera simbiotica delle sue installazioni con la natura che le circonda. In altri termini, Naby si eleva a paladina di una nuova e rinnovata cultura del “gioco”, trasfigurando alcuni antichi significati nel mondo odierno e offrendoli all’ammirazione e alla disponibilità degli appassionati d’arte del terzo millennio.
L’esposizione si compone di una parte a “cavalli fissi” nella zona esterna dell’Hotel, e di una a “cavalli mobili” situati negli ambienti interni. Al fianco delle opere è prevista una videoinstallazione a cura del Museo e dell’artista, volta a descrivere per immagini e parole la poetica complessiva dell’evento.
L'installazione è presentata dal Museo Storico della Giostra di Bergantino con texture musicale composta da Massimiliano Casacci, membro e fondatore dei Subsonica, a cura del Prof. Gian Paolo Borghi, etno-antropologo ed esperto di tradizioni popolari.
Regione: Veneto
Luogo: Hotel Hilton Molino Stucky, Giudecca 810
Telefono: 041/2723311
Orari di apertura: 8-23
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.nabybyron.com
Organizzatore: Museo Storico della Giostra di Bergantino, Fondazione del Gruppo Hilton in collaborazione con l’Associazione UFO-Ultimi Futuristi
