Mostra Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO – Il corpo veggente - Roma
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Roma
Le Gallerie Nazionali di Arte Antica ospitano a Palazzo Barberini la mostra a cura di Michele Di Monte, realizzata all’interno del progetto espositivo Pier Paolo Pasolini. TUTTO È SANTO coordinato e condiviso dalle Gallerie Nazionali di Arte Antica con l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, in occasione del centenario della nascita di Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975).
La scelta del titolo si ispira alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo del sottoproletariato, arcaico e religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese.
Concepito e curato collettivamente da Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari Santori, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi, Clara Tosi Pamphili, il progetto espositivo intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare allo scopo di sollecitare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana, sull’influenza culturale che ha esercitato e ancora esercita sullo sguardo di chi la osserva dal XXI secolo.
La mostra delle Gallerie Nazionali di Arte Antica esplora il ruolo determinante della tradizione artistica nel cinema e nell’immaginario visivo pasoliniani, dai Primitivi al Barocco, dall’arcaismo ieratico dei pittori giotteschi al realismo sovversivo di Caravaggio, e il tema del sacro, che, come ricorda il titolo dell’intera rassegna, rappresenta il motivo di fondo di questo percorso.
Percorso che si sviluppa come una sorta di “montaggio” visuale, tra dipinti, sculture, fotografie e libri (per un totale di circa 140 pezzi) e che illustra il potere di sopravvivenza delle immagini: trasfigurate dall’obiettivo poetico di Pasolini che ne esalta la carica espressiva ed emotiva, e testimoni del mistero sacro e insieme mondano del nostro rapporto con la realtà e con la storia.
La mostra è suddivisa in sei sezioni, intitolate alle figure del corpo, altro tema trasversale del progetto espositivo che accomuna i tre musei coinvolti.
Qui il concetto chiave è proprio quello di “figura”, che Pasolini ritrovava negli scritti del filologo Erich Auerbach, intesa come una prefigurazione del presente nel passato e un ritorno del passato nel presente.
La mostra è a cura di Michele Di Monte.
La scelta del titolo si ispira alla frase pronunciata dal saggio Chirone nel film Medea (1969), che evoca la misteriosa sacralità del mondo del sottoproletariato, arcaico e religioso, in netto conflitto con gli eroi di un mondo razionale, laico, borghese.
Concepito e curato collettivamente da Michele Di Monte, Giulia Ferracci, Giuseppe Garrera, Flaminia Gennari Santori, Hou Hanru, Cesare Pietroiusti, Bartolomeo Pietromarchi, Clara Tosi Pamphili, il progetto espositivo intreccia discipline, media, opere originali e documenti di archivio secondo tre direttrici autonome, specifiche per ogni sede, ma concepite per potersi integrare allo scopo di sollecitare riflessioni inedite sulla produzione pasoliniana, sull’influenza culturale che ha esercitato e ancora esercita sullo sguardo di chi la osserva dal XXI secolo.
La mostra delle Gallerie Nazionali di Arte Antica esplora il ruolo determinante della tradizione artistica nel cinema e nell’immaginario visivo pasoliniani, dai Primitivi al Barocco, dall’arcaismo ieratico dei pittori giotteschi al realismo sovversivo di Caravaggio, e il tema del sacro, che, come ricorda il titolo dell’intera rassegna, rappresenta il motivo di fondo di questo percorso.
Percorso che si sviluppa come una sorta di “montaggio” visuale, tra dipinti, sculture, fotografie e libri (per un totale di circa 140 pezzi) e che illustra il potere di sopravvivenza delle immagini: trasfigurate dall’obiettivo poetico di Pasolini che ne esalta la carica espressiva ed emotiva, e testimoni del mistero sacro e insieme mondano del nostro rapporto con la realtà e con la storia.
La mostra è suddivisa in sei sezioni, intitolate alle figure del corpo, altro tema trasversale del progetto espositivo che accomuna i tre musei coinvolti.
Qui il concetto chiave è proprio quello di “figura”, che Pasolini ritrovava negli scritti del filologo Erich Auerbach, intesa come una prefigurazione del presente nel passato e un ritorno del passato nel presente.
La mostra è a cura di Michele Di Monte.
Regione: Lazio
Luogo: Palazzo Barberini, via delle Quattro Fontane 13
Telefono: 06/4814591
Orari di apertura: 10-19. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 2 euro
Dove acquistare: www.ticketone.it/city/roma-216/venue/palazzo-barberini-16406/
Sito web: www.barberinicorsini.org
Organizzatore: Gallerie Nazionali di Arte Antica con l’Azienda Speciale Palaexpo di Roma e il MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo