Mostra Passare le Alpi - Omegna
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Omegna (Verbano-Cusio-Ossola)
Le Alpi sono la catena montuosa più importante d’Europa, disegnano i confini di Italia, Svizzera, Francia, Liechtenstein, Germania, Austria, Slovenia. Da sempre sono attraversate, scalate, sorvolate ed esplorate, punto di passaggio per persone, idee, merci e tradizioni.
Oggi l’idea di confine è sempre più legata a quella di barriera, di limite (dalla parola latina limes: se ci si pensa, il limes per eccellenza era quello tra mondo romano e quello germanico dei “barbari”).
I confini, invece, da cum + finis, letteralmente il luogo dove si finisce insieme, si trasformano e ci trasformano, sono fatti per essere percorsi, superati, violati, accolti.
Diventano frontiera, spazio fondamentale dove si incontra l’altro, varco che crea apertura, collegamento, passaggio.
È da questa idea che prende il via la mostra itinerante visitabile nel centro storico di Omegna. La città di Gianni Rodari ospita i disegni sulla passeggiata del lungo Nigoglia, torrente pittoresco e particolare: l’unico emissario del lago d’Orta e il solo in tutti i grandi laghi prealpini che scorre verso nord.
Quello di “Passare le Alpi” è un percorso costruito completamente all’aperto, grazie alle riproduzioni delle opere su grandi pannelli esposti nei borghi coinvolti, e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese.
28 gli illustratori e artisti:
Bahar Avanoglu, Sara Bernardi, Davide Bonazzi, Matteo Capobianco - Ufo5, Nicolò Canova, Maya Christensen, Chiara Dattola, Enrico De Paris, Lorenzo Duina, Caterina Ferrante, Elisabeth Fux, Silvia Fux, Giulia Gentilcore, Caterina Gomirato, Bernd Kniel, Andrea Legnaioli, Irene Lupia, Elisa Macellari, Paolo Metaldi, Pinaki, Ale Puro, Chiara Raineri, Luca Soncini, Alena T, Daniela Tieni, Ilaria Urbinati, Elisa Vendramin, Helga Zumstein.
Molteplici e diversi i temi su cui hanno lavorato: paesaggi dei valichi tra Ossola e Vallese, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.
In parallelo e in dialogo con le opere contemporanee, Enrico Rizzi, storico delle Alpi, ha selezionato una serie di stampe ottocentesche di età romantica che riflettono sugli stessi temi. Esposti lavori di Bartlett, Blechen, Gozzi, Guérard, Hering, Jentsch, Koch, Koller, Lory Fils, Ruskin.
“Passare le Alpi” nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco.
Le attività del terzo anno di “Di-Se” sono dedicate al muoversi in montagna.
Oggi l’idea di confine è sempre più legata a quella di barriera, di limite (dalla parola latina limes: se ci si pensa, il limes per eccellenza era quello tra mondo romano e quello germanico dei “barbari”).
I confini, invece, da cum + finis, letteralmente il luogo dove si finisce insieme, si trasformano e ci trasformano, sono fatti per essere percorsi, superati, violati, accolti.
Diventano frontiera, spazio fondamentale dove si incontra l’altro, varco che crea apertura, collegamento, passaggio.
È da questa idea che prende il via la mostra itinerante visitabile nel centro storico di Omegna. La città di Gianni Rodari ospita i disegni sulla passeggiata del lungo Nigoglia, torrente pittoresco e particolare: l’unico emissario del lago d’Orta e il solo in tutti i grandi laghi prealpini che scorre verso nord.
Quello di “Passare le Alpi” è un percorso costruito completamente all’aperto, grazie alle riproduzioni delle opere su grandi pannelli esposti nei borghi coinvolti, e dedicato alle alte vie di comunicazione, ai passi alpini, ai mezzi di trasporto e ai viaggiatori tra Val d’Ossola e Canton Vallese.
28 gli illustratori e artisti:
Bahar Avanoglu, Sara Bernardi, Davide Bonazzi, Matteo Capobianco - Ufo5, Nicolò Canova, Maya Christensen, Chiara Dattola, Enrico De Paris, Lorenzo Duina, Caterina Ferrante, Elisabeth Fux, Silvia Fux, Giulia Gentilcore, Caterina Gomirato, Bernd Kniel, Andrea Legnaioli, Irene Lupia, Elisa Macellari, Paolo Metaldi, Pinaki, Ale Puro, Chiara Raineri, Luca Soncini, Alena T, Daniela Tieni, Ilaria Urbinati, Elisa Vendramin, Helga Zumstein.
Molteplici e diversi i temi su cui hanno lavorato: paesaggi dei valichi tra Ossola e Vallese, ferrovia Vigezzina, traforo del Sempione, Geo Chavez e la prima trasvolata delle Alpi, someggiatura (il trasporto di merci con muli e bestie da soma), diligenze a cavallo e postale sul Sempione, emigrazione vigezzina e spazzacamini, contrabbandieri.
In parallelo e in dialogo con le opere contemporanee, Enrico Rizzi, storico delle Alpi, ha selezionato una serie di stampe ottocentesche di età romantica che riflettono sugli stessi temi. Esposti lavori di Bartlett, Blechen, Gozzi, Guérard, Hering, Jentsch, Koch, Koller, Lory Fils, Ruskin.
“Passare le Alpi” nasce all’interno del progetto Interreg Italia-Svizzera “Di-Se – DiSegnare il territorio”, tre anni all’insegna del disegno e dell’arte a cura di Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco.
Le attività del terzo anno di “Di-Se” sono dedicate al muoversi in montagna.
Regione: Piemonte
Luogo: centro storico di Omegna, passeggiata del lungo Nigoglia, largo Cobianchi
Telefono: 339/8564243
Orari di apertura: 24 ore su 24
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.amossola.it; www.asilobianco.it
Organizzatore: Associazione Musei d’Ossola, Museumzentrum La Caverna di Naters e Associazione Asilo Bianco