Mostra Paolo Marcolongo: Messa in scena - Padova
A cura di Manuela Vaccarone
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Padova
La mostra personale dell’artista padovano Paolo Marcolongo (Padova, 1956) presenta i vasi in vetro, i gioielli, gli “Astri Terrestri”, le “Geografie di carta” i “riquadri a geometria variabile” e le “Arature” realizzate dopo un lavoro di sperimentazione e ricerca che, unendo tradizione vetraria e arte orafa e utilizzando materiali e tecniche diverse, riesce a dare vita a opere sempre nuove per stile e concezione.
Quella di Paolo Marcolongo è una ricerca artistica che lo ha portato all’ideazione di vasi in vetro, nella realizzazione dei quali l’artista ha impresso al procedimento, che viene realizzato nelle più prestigiose fornaci di Murano, sotto stretta supervisione, una serie di alterazioni rivoluzionarie quali l’intrusione, prima del raffreddamento, di filamenti ferrosi che, incorporati al materiale, conferiscono loro un’insospettata qualità organica capace di articolarsi in versatili inflorescenze vegetali che si mantengono però effimere, poiché comunque imprigionate nelle trasparenti alchimie del vetro.
Affini ai vasi, sono i gioielli, realizzati anch’essi da un radicale rinnovamento delle possibilità dell’arte vetraria.
In occasione della mostra questi oggetti, concepiti dall’artista come minimali operazioni scultoree, saranno esposti al Museo Antoniano nel soppalco che ospita le teche dove sono conservati i capolavori dell’oreficeria storica, mostrando come le più moderne creazioni possano abitare con delicata magnificenza gli spazi adibiti per ospitare le più antiche rinnovando la percezione di quei luoghi senza però tradirne lo spirito.
L’arte del vetro di Murano agisce in stretta simbiosi con la pratica dell’artista anche nella realizzazione degli “Astri Terrestri”, pietre lunari in cui l’arte della sabbiatura e un massiccio ispessimento dell’involucro hanno conferito opaca e porosa gravezza. Simili ad una colata lavica ormai fossile, rimandano a un enigmatico universo minerale di forme e segni.
La sperimentazione sui materiali ha portato Marcolongo anche a confrontarsi con le mille potenzialità della carta e di sfruttarne tutte le possibilità formali. Nascono da qui le “Geografie di carta” e le “Arature”, dove il materiale perde la sua caratteristica di bidimensionale tabula rasa per acquisire una prospera vitalità formale.
Quella di Paolo Marcolongo è una ricerca artistica che lo ha portato all’ideazione di vasi in vetro, nella realizzazione dei quali l’artista ha impresso al procedimento, che viene realizzato nelle più prestigiose fornaci di Murano, sotto stretta supervisione, una serie di alterazioni rivoluzionarie quali l’intrusione, prima del raffreddamento, di filamenti ferrosi che, incorporati al materiale, conferiscono loro un’insospettata qualità organica capace di articolarsi in versatili inflorescenze vegetali che si mantengono però effimere, poiché comunque imprigionate nelle trasparenti alchimie del vetro.
Affini ai vasi, sono i gioielli, realizzati anch’essi da un radicale rinnovamento delle possibilità dell’arte vetraria.
In occasione della mostra questi oggetti, concepiti dall’artista come minimali operazioni scultoree, saranno esposti al Museo Antoniano nel soppalco che ospita le teche dove sono conservati i capolavori dell’oreficeria storica, mostrando come le più moderne creazioni possano abitare con delicata magnificenza gli spazi adibiti per ospitare le più antiche rinnovando la percezione di quei luoghi senza però tradirne lo spirito.
L’arte del vetro di Murano agisce in stretta simbiosi con la pratica dell’artista anche nella realizzazione degli “Astri Terrestri”, pietre lunari in cui l’arte della sabbiatura e un massiccio ispessimento dell’involucro hanno conferito opaca e porosa gravezza. Simili ad una colata lavica ormai fossile, rimandano a un enigmatico universo minerale di forme e segni.
La sperimentazione sui materiali ha portato Marcolongo anche a confrontarsi con le mille potenzialità della carta e di sfruttarne tutte le possibilità formali. Nascono da qui le “Geografie di carta” e le “Arature”, dove il materiale perde la sua caratteristica di bidimensionale tabula rasa per acquisire una prospera vitalità formale.
Regione: Veneto
Luogo: Museo Antoniano – Salette, Basilica del Santo, piazza del Santo 11
Telefono: 049/8603236
Orari di apertura: 9-13; 14-18. Lunedì chiuso
Costo: 7 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: www.arcadelsanto.org
Sito web: www.arcadelsanto.org
Organizzatore: Veneranda Arca di S. Antonio con il Museo Antoniano