Mostra Otto Hofmann – l’immaginario e il reale. Dal Bauhaus un artista libero. Opere 1930-1954 - Lecce

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Lecce
La Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS di Lecce dedica a Otto Hofmann la mostra curata da Paolo Bolpagni, ex direttore e attuale componente del Comitato scientifico della Fondazione, e da Giovanni Battista Martini, curatore dell’archivio dell’artista.
Otto Hofmann (Essen, Germania, 1907 - Pompeiana, Italia, 1996) perfezionò la sua formazione pittorica al Bauhaus di Dessau, dove fu allievo di Vasilij Kandinskij e di Paul Klee.
Le opere di Hofmann presentate nella mostra sono circa cinquanta e coprono un arco cronologico che va dal 1930 al 1954. Ognuna delle tre sale in cui si articola il percorso ospita lavori appartenenti a fasi distinte della produzione di Hofmann.
Dapprima ci sono gli oli su tela e le carte degli anni Trenta, tra i quali va segnalata una straordinaria composizione astrattista (Senza titolo, 1930 – olio su tela, 60x60 cm) che fu esposta nella personale che il pittore allestì al Bauhaus nella tarda primavera del 1930.
Trovano posto nella seconda sala le testimonianze della prigionia nella Russia sovietica, dove Hofmann, arruolato forzatamente nella Wehrmacht, restò prigioniero dal 1940 al 1946.
Le opere realizzate in questo angoscioso periodo sono acquarelli eseguiti sui sottili fogli delle lettere inviate alla moglie e agli amici, e ci sono drammatiche fotografie d’epoca che documentano le terribili conseguenze della guerra.
L’ultima sala ospita una serie di dipinti di datazione compresa fra il 1947 al 1954: un periodo movimentato, dal ritorno in Germania, dove Hofmann si reinserì come uno dei protagonisti della rinascita post-bellica tra le figure di punta della mitica Galerie Gerd Rosen, alla fuga a Berlino Ovest, fino al successivo trasferimento a Parigi nel 1950 e ai soggiorni a Cagnes-sur-Mer in Costa Azzurra.
Didascalia della foto sotto:
Otto Hofmann, Infraspaziale, 1937, olio su tela, 71 × 101 cm, Courtesy Archivio Otto Hofmann, ©Marianne Hofmann.
Otto Hofmann (Essen, Germania, 1907 - Pompeiana, Italia, 1996) perfezionò la sua formazione pittorica al Bauhaus di Dessau, dove fu allievo di Vasilij Kandinskij e di Paul Klee.
Le opere di Hofmann presentate nella mostra sono circa cinquanta e coprono un arco cronologico che va dal 1930 al 1954. Ognuna delle tre sale in cui si articola il percorso ospita lavori appartenenti a fasi distinte della produzione di Hofmann.
Dapprima ci sono gli oli su tela e le carte degli anni Trenta, tra i quali va segnalata una straordinaria composizione astrattista (Senza titolo, 1930 – olio su tela, 60x60 cm) che fu esposta nella personale che il pittore allestì al Bauhaus nella tarda primavera del 1930.
Trovano posto nella seconda sala le testimonianze della prigionia nella Russia sovietica, dove Hofmann, arruolato forzatamente nella Wehrmacht, restò prigioniero dal 1940 al 1946.
Le opere realizzate in questo angoscioso periodo sono acquarelli eseguiti sui sottili fogli delle lettere inviate alla moglie e agli amici, e ci sono drammatiche fotografie d’epoca che documentano le terribili conseguenze della guerra.
L’ultima sala ospita una serie di dipinti di datazione compresa fra il 1947 al 1954: un periodo movimentato, dal ritorno in Germania, dove Hofmann si reinserì come uno dei protagonisti della rinascita post-bellica tra le figure di punta della mitica Galerie Gerd Rosen, alla fuga a Berlino Ovest, fino al successivo trasferimento a Parigi nel 1950 e ai soggiorni a Cagnes-sur-Mer in Costa Azzurra.
Didascalia della foto sotto:
Otto Hofmann, Infraspaziale, 1937, olio su tela, 71 × 101 cm, Courtesy Archivio Otto Hofmann, ©Marianne Hofmann.
Regione: Puglia
Luogo: Fondazione Biscozzi | Rimbaud, piazzetta Baglivi 4
Telefono: 0832/1994743
Orari di apertura: 17-21. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: www.fondazionebiscozzirimbaud.it
Sito web: www.fondazionebiscozzirimbaud.it
Organizzatore: Fondazione Biscozzi | Rimbaud ETS
