Mostra OREN PINHASSI. Should We Stay Or Should We Go - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
La mostra, la seconda personale in galleria dell’artista Oren Pinhassi (Tel Aviv, 1985, vive e lavora a New York), propone una selezione di opere realizzate a Milano nei mesi estivi appena trascorsi e concepite appositamente per questa occasione espositiva.
Le grandi sculture e installazioni dislocate negli spazi evocano luoghi suggestivi ove è possibile intercettare gli aspetti che contraddistinguono la ricerca dell’artista, mossa da un’incessante indagine intorno al rapporto tra la figura umana, la natura e l’architettura.
È la sabbia, che Pinhassi ha iniziato a utilizzare solo recentemente, il denominatore comune della nuova serie di opere, un elemento qui utilizzato nel suo duplice valore fenomenologico e concettuale.
Questa vanta infatti un larghissimo impiego nell’industria, si utilizza per le costruzioni, per la produzione del vetro, dei microchip e di molto altro, ma al contempo la sua consistenza materiale è qualcosa che rimanda alla fragilità, alla precarietà, alla mortalità, a uno stato primordiale da cui tutto inizia e in cui tutto finisce.
In mostra le sculture sono disposte secondo un progetto espositivo che genera una forte tensione tra piano superiore e piano inferiore della galleria, opere simili nella loro essenza, ma guidate da logiche differenti che prendono vita nei due diversi ambienti.
L'artista ha anche realizzato uno special project inedito e singolare: una serie di disegni colorati che trasferiscono sulla carta il frutto del suo pensiero, della sua fantasia e di quel sincretismo particolare tra forme figurative e astratte riscontrabile anche nelle opere tridimensionali.
Le grandi sculture e installazioni dislocate negli spazi evocano luoghi suggestivi ove è possibile intercettare gli aspetti che contraddistinguono la ricerca dell’artista, mossa da un’incessante indagine intorno al rapporto tra la figura umana, la natura e l’architettura.
È la sabbia, che Pinhassi ha iniziato a utilizzare solo recentemente, il denominatore comune della nuova serie di opere, un elemento qui utilizzato nel suo duplice valore fenomenologico e concettuale.
Questa vanta infatti un larghissimo impiego nell’industria, si utilizza per le costruzioni, per la produzione del vetro, dei microchip e di molto altro, ma al contempo la sua consistenza materiale è qualcosa che rimanda alla fragilità, alla precarietà, alla mortalità, a uno stato primordiale da cui tutto inizia e in cui tutto finisce.
In mostra le sculture sono disposte secondo un progetto espositivo che genera una forte tensione tra piano superiore e piano inferiore della galleria, opere simili nella loro essenza, ma guidate da logiche differenti che prendono vita nei due diversi ambienti.
L'artista ha anche realizzato uno special project inedito e singolare: una serie di disegni colorati che trasferiscono sulla carta il frutto del suo pensiero, della sua fantasia e di quel sincretismo particolare tra forme figurative e astratte riscontrabile anche nelle opere tridimensionali.
Regione: Lombardia
Luogo: RIBOT gallery, via Enrico Nöe 23
Telefono: 347/0509323
Orari di apertura: 15-19,30 da martedì a venerdì; 11,30-18,30 sabato, anche su appuntamento
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.ribotgallery.com
Organizzatore: RIBOT gallery