Mostra Opere in Parole - Bergamo
A cura di Manuela Vaccarone
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Bergamo
Dalle pareti dei reparti di Humanitas Gavazzeni e Castelli, le immagini di alcuni capolavori di Accademia Carrara raccontano storie.
Il progetto "Opere in Parole" raccoglie racconti inediti e podcast di tanti autori della cultura italiana per confortare chi entra in ospedale e aprire le porte all’emozione.
Con questo progetto si apre una nuova pagina della collaborazione tra Humanitas e Accademia Carrara, che nel 2018 aveva già dato luogo a "La cura e la bellezza" il progetto unico al mondo che ha portato 400 metri quadrati di immagini d’arte – dal Rinascimento all’Ottocento - nelle sale d’attesa e nei corridoi dei due ospedali.
La novità è che ora queste rappresentazioni non solo rivestono le pareti arrivando al letto del paziente, ma parlano attraverso racconti e podcast scritti e narrati da celebri autori:
Dora Albanese, Marco Baliani, Oliviero Bergamini, Marco Bianchi, Alessio Boni, Bruno Bozzetto, Lella Costa, Paolo Fresu, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Michela Murgia e Andrea Renzi.
Ognuno di loro ha scelto, tra i capolavori di Accademia Carrara, i protagonisti o l’ambientazione per un racconto inedito, interpretando con il proprio stile narrativo il mistero della bellezza e il valore della cura.
Così sono nati storie, spartiti musicali, fumetti, reportage giornalistici e ricette, ispirati ai dipinti del museo bergamasco.
L'obiettivo è quello di confortare i pazienti e i professionisti dell’ospedale, ma anche ispirarli a scrivere per raccontare le proprie emozioni.
Dopo gli autori, anche i medici, gli infermieri e il personale di staff si sono messi in gioco attraverso un concorso letterario interno a tema libero, da cui una giuria ha selezionato il 12° autore di Opere in Parole: Giovanna Mennillo, dello staff di Humanitas Gavazzeni, che si è aggiudicata il podio con un racconto che testimonia la resilienza e la voglia di tornare a sorridere.
Il suo racconto è stato trasformato in podcast da Alessio Boni.
I racconti, uno per ogni reparto, sono a disposizione dei pazienti e dei professionisti attraverso i QR code posti sulle pareti rivestite d’arte e sui libretti consegnati a ogni paziente.
Collegandosi al sito www.lacarrarainhumanitas.it/opere-in-parole o a Spotify (Opere in Parole), chiunque potrà ascoltare la preghiera irregolare ispirata al San Sebastiano di Raffaello, o il racconto sulla giovane ragazza dai capelli rossi, un ritratto del Pitocchetto, letto da Lella Costa.
A ogni paziente verrà consegnato il libretto con il racconto dedicato al suo reparto e un libretto bianco in cui scrivere le proprie emozioni per raccontare il vissuto in ospedale, magari ispirandosi proprio agli oltre 1200 metri quadrati di arte che ora lo rivestono.
Il progetto intende essere anche una risposta alle sfide dell’ospedale del futuro, dove il paziente sarà sempre più parte attiva del processo di cura, aggiungendo la sua esperienza, umanità e consapevolezza alla comunicazione tecnica con il medico.
Il progetto "Opere in Parole" raccoglie racconti inediti e podcast di tanti autori della cultura italiana per confortare chi entra in ospedale e aprire le porte all’emozione.
Con questo progetto si apre una nuova pagina della collaborazione tra Humanitas e Accademia Carrara, che nel 2018 aveva già dato luogo a "La cura e la bellezza" il progetto unico al mondo che ha portato 400 metri quadrati di immagini d’arte – dal Rinascimento all’Ottocento - nelle sale d’attesa e nei corridoi dei due ospedali.
La novità è che ora queste rappresentazioni non solo rivestono le pareti arrivando al letto del paziente, ma parlano attraverso racconti e podcast scritti e narrati da celebri autori:
Dora Albanese, Marco Baliani, Oliviero Bergamini, Marco Bianchi, Alessio Boni, Bruno Bozzetto, Lella Costa, Paolo Fresu, Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Michela Murgia e Andrea Renzi.
Ognuno di loro ha scelto, tra i capolavori di Accademia Carrara, i protagonisti o l’ambientazione per un racconto inedito, interpretando con il proprio stile narrativo il mistero della bellezza e il valore della cura.
Così sono nati storie, spartiti musicali, fumetti, reportage giornalistici e ricette, ispirati ai dipinti del museo bergamasco.
L'obiettivo è quello di confortare i pazienti e i professionisti dell’ospedale, ma anche ispirarli a scrivere per raccontare le proprie emozioni.
Dopo gli autori, anche i medici, gli infermieri e il personale di staff si sono messi in gioco attraverso un concorso letterario interno a tema libero, da cui una giuria ha selezionato il 12° autore di Opere in Parole: Giovanna Mennillo, dello staff di Humanitas Gavazzeni, che si è aggiudicata il podio con un racconto che testimonia la resilienza e la voglia di tornare a sorridere.
Il suo racconto è stato trasformato in podcast da Alessio Boni.
I racconti, uno per ogni reparto, sono a disposizione dei pazienti e dei professionisti attraverso i QR code posti sulle pareti rivestite d’arte e sui libretti consegnati a ogni paziente.
Collegandosi al sito www.lacarrarainhumanitas.it/opere-in-parole o a Spotify (Opere in Parole), chiunque potrà ascoltare la preghiera irregolare ispirata al San Sebastiano di Raffaello, o il racconto sulla giovane ragazza dai capelli rossi, un ritratto del Pitocchetto, letto da Lella Costa.
A ogni paziente verrà consegnato il libretto con il racconto dedicato al suo reparto e un libretto bianco in cui scrivere le proprie emozioni per raccontare il vissuto in ospedale, magari ispirandosi proprio agli oltre 1200 metri quadrati di arte che ora lo rivestono.
Il progetto intende essere anche una risposta alle sfide dell’ospedale del futuro, dove il paziente sarà sempre più parte attiva del processo di cura, aggiungendo la sua esperienza, umanità e consapevolezza alla comunicazione tecnica con il medico.
Regione: Lombardia
Luogo: Humanitas Gavazzeni, via Mauro Gavazzeni 21
Telefono: 035/4204300
Orari di apertura: 8-18
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.lacarrarainhumanitas.it
Organizzatore: Humanitas Gavazzeni in collaborazione con Accademia Carrara di Bergamo