Mostra Oltre lo spazio, oltre il tempo. Il sogno di Ulisse Aldrovandi - Bologna

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 04/02/2023 Aggiornato il 04/02/2023
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Bologna
Il progetto espositivo presenta un connubio inconsueto e originale tra reperti e oggetti delle collezioni museali dell’Ateneo bolognese, originali exhibit tecnico-scientifici immersivi e interattivi, quadri di Bartolomeo Passarotti, Giacomo Balla, Mattia Moreni, opere d' arte – dipinti e sculture - di Nicola Samorì e oggetti, strumenti, video e immagini provenienti dall’Agenzia Spaziale Europea, che esprimono una visione unitaria della cultura e di alleanza tra arte e scienza, che qui è riproposta al pubblico in un percorso di ricerca tra passato e scenari futuribili.

Il tutto è intessuto da trame poetiche, da sguardi visionari di scienziati esperti di Intelligenza Artificiale e neuroscienze e di umanisti, con il supporto narrativo di un nuovo “alfabeto”, composto da inediti glifi e ideato per l'occasione.

La mostra gravita intorno alla figura di Ulisse Aldrovandi (1522-1605), uno dei più grandi scienziati della natura del suo tempo, di cui nel 2022 si è celebrato il 500° anniversario della nascita.
Grazie alla sua straordinaria capacità di osservare, catalogare e conservare i reperti che la natura, nel corso del suo farsi, ha lasciato dietro di sé, Aldrovandi è di fatto il fautore del moderno museo di Storia Naturale, un luogo di memoria e conoscenza, in cui si sedimenta il fondo ancestrale delle nostre origini.

L’opera del naturalista bolognese non è proiettata solo verso il passato: la sua capacità fantastica, perfettamente incarnata da quello che può essere considerato il suo scritto più sorprendente, la Monstrorum Historia, un trattato universale sui mostri e altri prodigi sovrannaturali, colloca l’opera dell’Aldrovandi oltre il tempo e sulla soglia di un mondo altro.

Il potere dell’immaginazione apre le porte al futuro, a mondi mai, o non ancora, esistiti. Ulisse Aldrovandi incarna due anime: quella di scienziato, osservatore di una realtà che è già stata, e quella dell’artista, che immagina e dà forma a ciò che sarà, spingendosi, come farà secoli dopo la fantascienza, a svelare scenari destinati, col progredire della scienza, a trasformarsi in realtà.

La mostra prende avvio con l’ingresso dell’umanità nella Storia, il momento che sancisce l’inizio di tutto il conoscibile e l’origine dell’uomo come essere senziente. Il compito di accogliere i visitatori è affidato ad alcune opere di Nicola Samorì, artista di fama internazionale.
Samorì muove continuamente dalla scultura verso la pittura, avanti e indietro nel tempo e, saccheggiando il patrimonio iconografico occidentale, opera una riscrittura della storia dell’arte e dell’immaginario.

Il percorso espositivo prosegue inoltrandosi nell’epoca della rivoluzione scientifica, una tappa cruciale che apre le porte della modernità e delle infinite possibilità che conoscenza e immaginazione, arte e scienza, offrono all’uomo.
Lo spirito del tempo è perfettamente incarnato dalla figura di Aldrovandi, del quale si potrà esplorare, attraverso l’esperienza della Realtà Virtuale, la ricostruzione del suo studio “ideale”.
I visitatori ammireranno alcuni dei più significativi mirabilia provenienti dalle collezioni dei Musei scientifici del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Bologna, come fossili, minerali, frammenti di meteoriti, uova di dinosauro.

Il pubblico della mostra sarà condotto nel futuro, nelle nuove e recenti frontiere interplanetarie raggiunte dall’uomo, proiettato ormai verso i confini dell’universo e della conoscenza.
In questa sezione i visitatori avranno modo di sperimentare, attraverso exhibit interattivi e immersivi, alcune delle nuove condizioni in cui l’umanità si troverà a vivere in un futuro non troppo lontano: cabine che simulano l’ibernazione - necessaria per affrontare i viaggi interstellari - postazioni per conoscere il regime alimentare adatto per la sopravvivenza nello spazio e, ancora, installazioni multisensoriali per scoprire gli odori dell’universo.

Nel corso della visita il pubblico non mancherà di essere affascinato dagli oggetti provenienti dall’ESA, l’Agenzia Spaziale Europea, strumenti e artefatti che scienziati e ingegneri hanno costruito per spingere sempre più oltre le frontiere dell’esplorazione spaziale e progettare il futuro dell’umanità su altri pianeti.

Saranno esposti anche alcuni modelli di insediamenti abitativi lunari e marziani progettati dallo studio internazionale di architettura d'avanguardia BIG (Bjarke Ingels Group) e mattoni realizzati con la stampa 3D per la costruzione di basi lunari, invenzioni che permetteranno all’uomo di realizzare complessi architettonici nello spazio, utilizzando materiali innovativi come la polvere lunare.

Il percorso espositivo giunge a conclusione con una selezione di opere che rileggono la fisicità dell’uomo, le sue trasfigurazioni e dissoluzioni, dal futurismo alle perturbanti deformazioni scultoree di Nicola Samorì.

La mostra è a cura di Andrea Zanotti, Roberto Balzani, Antonio Danieli e Luca Ciancabilla.
Regione: Emilia Romagna
Luogo: Centro Arti e Scienze Golinelli, Opificio Golinelli, via Paolo Nanni Costa 14
Telefono: 051/0923200
Orari di apertura: 11-19,30 da martedì a venerdì; 10-20 sabato e domenica. Lunedì chiuso
Costo: 12 euro; ridotto 9 euro
Dove acquistare: www.ilsognodialdrovandi.it
Sito web: www.ilsognodialdrovandi.it
Organizzatore: Fondazione Golinelli e Sistema Museale di Ateneo, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna