Mostra No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile - Bologna

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 25/03/2019 Aggiornato il 25/03/2019
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Bologna
Il progetto espositivo è incentrato sull’esperienza artistico-relazionale di Progetto Oreste, nata nel 1997 e conclusasi nel 2001, con particolare attenzione alle vicende bolognesi.
Oreste non era un collettivo, non era un sindacato ma, come spesso hanno ribadito i suoi ideatori, era “un insieme variabile di persone”, di artisti che si sono scelti e trovati per un determinato tempo per condividere una certa maniera di vedere il mondo. Oreste ha agito da precursore, ha sperimentato un modo di lavorare alternativo a quello istituzionale, anticipando tendenze oggi date per scontate come la ricerca in spazi non profit e le residenze d'artista.

Alla base del progetto vi erano le relazioni, il dialogo e le interconnessioni nella cornice di un “spazio” libero in cui stimolare l’incontro, la discussione, l’aggregazione, l’esplorazione di nuovi territori sentendosi parte di una comunità multiforme accomunata dal linguaggio condiviso dell'arte.

L'esposizione, a cura di Serena Carbone, ha come fulcro ciò che resta oggi di Oreste: gli artisti con le loro vite e le loro ricerche, l’archivio composto da materiale audio-video e cartaceo, il materiale sulle pagine ancora navigabili di UnDo.Net e la vitalità che ne animava gli incontri e i dialoghi.

In mostra vengono esposti testi, fotografie, libri, cataloghi, riviste, flyers, locandine, lettere, e-mail, per ricostruire il grande network che l’invisibile Oreste, in pochi anni, ha intrecciato con il mondo dell’arte. Particolare attenzione viene riservata ai momenti e alle relazioni bolognesi, come il già citato convegno tenutosi al Link dal 31 ottobre al 2 novembre 1997, organizzato da Salvatore Falci, Eva Marisaldi, Giancarlo Norese, Cesare Pietroiusti, Anteo Radovan, Cesare Viel e Luca Vitone.
Nell’ambito dell’esposizione sono visibili anche diversi video di documentazione sulle residenze e la partecipazione alla Biennale e due installazioni: la prima è Oreste Vision di Mario Gorni e Paola Di Bello, realizzata ed esposta in occasione della mostra Le Tribù dell'Arte, a Roma, nel 2001; la seconda, Illustre Scultura Polimaterica di Lu Cafausu, realizzata al Link nel 2010 con "scarti di produzione” messi a disposizione da più di 30 artisti, sarà nuovamente in mostra in una versione parziale che verrà completata domenica 14 aprile con nuove aggiunte.






Regione: Emilia Romagna
Luogo: MAMbo, Museo d'Arte Moderna di Bologna, Project Room, via Don Minzoni 14
Telefono: 051/6496611
Orari di apertura: 10-18,30; giovedì 10-22. Lunedì chiuso
Costo: 6 euro; ridotto 4 euro
Dove acquistare: www.mambo-bologna.org
Sito web: www.mambo-bologna.org
Organizzatore: MAMbo - Museo d’Arte Moderna di Bologna
No, Oreste, No! Diari da un archivio impossibile