Mostra Neo Skēnḕ – Manifesti d’artista al Teatro di Rifredi - Firenze
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Firenze
L’esposizione è stata pensata quando a ottobre le nuove restrizioni imposte dal Dpcm hanno costretto tutti i teatri a chiudere nuovamente, dopo un timido tentativo di riapertura in tutta sicurezza. E così decine di stagioni teatrali appena iniziate e centinaia di spettacoli in programma in tutta Italia, sono stati annullati all’improvviso. Ma dietro le porte chiuse dei teatri e alle loro insegne spente, la vita ha continuato a scorrere e le idee a nascere. Neo Skēnḕ è una di queste.
Il materiale grafico degli spettacoli non andati in scena è stato trasformato in opere d’arte.
Skēnḕ, in greco, è il palcoscenico, lo spazio in cui viene messo in scena lo spettacolo, e il titolo della mostra collettiva richiama proprio quel luogo, che si è voluto tenere in vita nonostante la chiusura forzata, formando un ponte tra l’arte visiva pittorica e l’arte della recitazione, che in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, si sono potute supportare e sostenere a vicenda.
Gli artisti selezionati, tutti giovanissimi, sono Irene Bulletti, Leopoldo Innocenti, Rossella Liccione, Leonardo Moretti e Skim.
Ognuno di loro ha scelto una serie di locandine su cui lavorare
e in questi mesi, ciascuno nel proprio atelier e seguendo il proprio stile, le ha trasformate in opere d’arte.
I cinque artisti hanno voci e linguaggi molto diversi tra loro, spaziano dal figurativo all’astratto, dalla street art fino alla rielaborazione delle opere tramite un approccio installativo, con materiali e tecniche sperimentali.
Irene Bulletti, artista eclettica, traccia nelle sue opere un linguaggio astratto e gestuale, riportato talvolta allo studio di ambienti interni come specchio della nostra interiorità, prediligendo il collage e vernici acriliche;
Leopoldo Innocenti vicino all’espressionismo mitteleuropeo di Baselitz e Kiefer, lavora con pigmenti su carta, che oltre a supporto diventa essa stessa parte dell’opera;
Rossella Liccione parte dallo studio dei cinque sensi, per arrivare a elaborare un linguaggio di geometrie irregolari che
sfruttano la luce e la trasparenza, esaltando l'intensità del colore;
Leonardo Moretti è un artista installativo, che studia attraverso la sua arte i rapporti tra il luogo e lo spettatore, per immergerlo totalmente nello studio dell’individuo e del suo rapporto con se stesso, la società e l’ambiente;
Skim infine, partendo dal mondo dei graffiti, approda alla tela nei suoi lavori analizza a fondo la quotidianità che ci circonda, il caos
generato dall’uomo stesso, armonizzandolo attraverso il suo motto: “in colour we trust”.
Le locandine scelte sono state dunque rielaborate attraverso i loro simboli, il loro linguaggio e la loro arte.
All’ingresso della mostra un video realizzato da Malandrino Film,
racconterà tutta la storia del progetto, dalla nascita dell’idea, alla realizzazione delle opere, attraverso interviste e immagini dietro le quinte.
Una selezione dei manifesti esposti, uscirà dalle Sale dell’Accademia per ritornare laddove erano stati pensati, ovvero nelle vetrinette e negli spazi adibiti alla pubblicità degli eventi cittadini dei circuiti comunali di Firenze e di Scandicci, che li ospiterà per tutta
la durata della mostra.
La mostra è curata da Simone Teschioni Gallo su progetto ideato con Niccolò Mannini, direttore della Galleria d’arte La Fonderia, insieme al Teatro di Rifredi.
Il materiale grafico degli spettacoli non andati in scena è stato trasformato in opere d’arte.
Skēnḕ, in greco, è il palcoscenico, lo spazio in cui viene messo in scena lo spettacolo, e il titolo della mostra collettiva richiama proprio quel luogo, che si è voluto tenere in vita nonostante la chiusura forzata, formando un ponte tra l’arte visiva pittorica e l’arte della recitazione, che in un momento storico difficile come quello che stiamo vivendo, si sono potute supportare e sostenere a vicenda.
Gli artisti selezionati, tutti giovanissimi, sono Irene Bulletti, Leopoldo Innocenti, Rossella Liccione, Leonardo Moretti e Skim.
Ognuno di loro ha scelto una serie di locandine su cui lavorare
e in questi mesi, ciascuno nel proprio atelier e seguendo il proprio stile, le ha trasformate in opere d’arte.
I cinque artisti hanno voci e linguaggi molto diversi tra loro, spaziano dal figurativo all’astratto, dalla street art fino alla rielaborazione delle opere tramite un approccio installativo, con materiali e tecniche sperimentali.
Irene Bulletti, artista eclettica, traccia nelle sue opere un linguaggio astratto e gestuale, riportato talvolta allo studio di ambienti interni come specchio della nostra interiorità, prediligendo il collage e vernici acriliche;
Leopoldo Innocenti vicino all’espressionismo mitteleuropeo di Baselitz e Kiefer, lavora con pigmenti su carta, che oltre a supporto diventa essa stessa parte dell’opera;
Rossella Liccione parte dallo studio dei cinque sensi, per arrivare a elaborare un linguaggio di geometrie irregolari che
sfruttano la luce e la trasparenza, esaltando l'intensità del colore;
Leonardo Moretti è un artista installativo, che studia attraverso la sua arte i rapporti tra il luogo e lo spettatore, per immergerlo totalmente nello studio dell’individuo e del suo rapporto con se stesso, la società e l’ambiente;
Skim infine, partendo dal mondo dei graffiti, approda alla tela nei suoi lavori analizza a fondo la quotidianità che ci circonda, il caos
generato dall’uomo stesso, armonizzandolo attraverso il suo motto: “in colour we trust”.
Le locandine scelte sono state dunque rielaborate attraverso i loro simboli, il loro linguaggio e la loro arte.
All’ingresso della mostra un video realizzato da Malandrino Film,
racconterà tutta la storia del progetto, dalla nascita dell’idea, alla realizzazione delle opere, attraverso interviste e immagini dietro le quinte.
Una selezione dei manifesti esposti, uscirà dalle Sale dell’Accademia per ritornare laddove erano stati pensati, ovvero nelle vetrinette e negli spazi adibiti alla pubblicità degli eventi cittadini dei circuiti comunali di Firenze e di Scandicci, che li ospiterà per tutta
la durata della mostra.
La mostra è curata da Simone Teschioni Gallo su progetto ideato con Niccolò Mannini, direttore della Galleria d’arte La Fonderia, insieme al Teatro di Rifredi.
Regione: Toscana
Luogo: Accademia delle Arti del Disegno, piazza San Marco
Telefono: 055/219642
Orari di apertura: 10-13; 17-19; domenica 10-13. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero con accesso nel rispetto delle normative anti-covid
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://www.aadfi.it/
Organizzatore: Comune di Firenze, Comune di Scandicci, Accademia di Belle Arti di Firenze