Mostra Nathalie Du Pasquier. Volare Guardare Costruire - Orani

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Orani (Nuoro)
Il Museo Nivola presenta un progetto site specific di Nathalie Du Pasquier (Bordeaux, 1957), artista e designer francese di base a Milano.
Pensata appositamente per gli spazi del museo, la mostra si configura come una retrospettiva dedicata alla produzione pittorica dell’artista dagli esordi fino a oggi.
Allo stesso tempo, si tratta di un’installazione ambientale che fonde pittura, architettura e design.
Il percorso espositivo si articola attraverso una serie di strutture progettate dall’artista che trasformano l’ambiente del museo in uno spazio da attraversare, esplorare, abitare.
All’interno delle stanze e sulle pareti del museo trovano posto opere realizzate dagli anni Ottanta a oggi, che raccontano l’evoluzione del linguaggio visivo di Du Pasquier: un lessico fatto di figurazione e astrazione, in cui le figure umane e la dimensione narrativa cedono gradualmente il passo al tema delle nature morte, fatte di oggetti semplici e quotidiani, che evocano con delicatezza la presenza umana, e poi ancora a forme geometriche e costruzioni astratte.
Il titolo, Volare Guardare Costruire si riferisce a tre fasi della produzione pittorica di Du Pasquier.
Volare evoca il momento del distacco dalla progettazione di oggetti di design, verso la pratica più libera della pittura.
E non è forse un caso che tante delle opere di questa fase presentino delle scene viste dall’alto, con una prospettiva a volo d’uccello, simbolo della forza dell’immaginazione, della sua capacità di librarsi in alto ed espandersi liberamente.
Guardare si riferisce a una seconda fase, all’esigenza di abbandonare le scene puramente immaginative per dedicarsi a un’osservazione quieta e puntuale della realtà, anche degli oggetti più quotidiani e apparentemente insignificanti, che rivelano invece, a uno sguardo interessato, forme straordinarie, dettagli preziosi e la capacità di comprendere in se stessi la complessità dell’esistenza.
Sono visioni che l’artista definisce “silenziosissime e fermissime”, che invitano a riscoprire il piacere del mondo sensibile attraverso un’osservazione silenziosa e attenta.
Insoddisfatta, a volte, dell’apparenza sensibile della realtà, Du Pasquier si dedica a Costruire, realizzando strutture originali, piccole costruzioni astratte tridimensionali che vengono poi ritratte col pennello, riportate sul piano bidimensionale delle sue tele.
Si innesca così una dinamica complessa fra realtà e rappresentazione, in una stupenda metafora della pittura.
La mostra è a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri.
Pensata appositamente per gli spazi del museo, la mostra si configura come una retrospettiva dedicata alla produzione pittorica dell’artista dagli esordi fino a oggi.
Allo stesso tempo, si tratta di un’installazione ambientale che fonde pittura, architettura e design.
Il percorso espositivo si articola attraverso una serie di strutture progettate dall’artista che trasformano l’ambiente del museo in uno spazio da attraversare, esplorare, abitare.
All’interno delle stanze e sulle pareti del museo trovano posto opere realizzate dagli anni Ottanta a oggi, che raccontano l’evoluzione del linguaggio visivo di Du Pasquier: un lessico fatto di figurazione e astrazione, in cui le figure umane e la dimensione narrativa cedono gradualmente il passo al tema delle nature morte, fatte di oggetti semplici e quotidiani, che evocano con delicatezza la presenza umana, e poi ancora a forme geometriche e costruzioni astratte.
Il titolo, Volare Guardare Costruire si riferisce a tre fasi della produzione pittorica di Du Pasquier.
Volare evoca il momento del distacco dalla progettazione di oggetti di design, verso la pratica più libera della pittura.
E non è forse un caso che tante delle opere di questa fase presentino delle scene viste dall’alto, con una prospettiva a volo d’uccello, simbolo della forza dell’immaginazione, della sua capacità di librarsi in alto ed espandersi liberamente.
Guardare si riferisce a una seconda fase, all’esigenza di abbandonare le scene puramente immaginative per dedicarsi a un’osservazione quieta e puntuale della realtà, anche degli oggetti più quotidiani e apparentemente insignificanti, che rivelano invece, a uno sguardo interessato, forme straordinarie, dettagli preziosi e la capacità di comprendere in se stessi la complessità dell’esistenza.
Sono visioni che l’artista definisce “silenziosissime e fermissime”, che invitano a riscoprire il piacere del mondo sensibile attraverso un’osservazione silenziosa e attenta.
Insoddisfatta, a volte, dell’apparenza sensibile della realtà, Du Pasquier si dedica a Costruire, realizzando strutture originali, piccole costruzioni astratte tridimensionali che vengono poi ritratte col pennello, riportate sul piano bidimensionale delle sue tele.
Si innesca così una dinamica complessa fra realtà e rappresentazione, in una stupenda metafora della pittura.
La mostra è a cura di Giuliana Altea, Antonella Camarda, Luca Cheri.
Regione: Sardegna
Luogo: Museo Nivola, via Gonare 2
Telefono: 0784/730063
Orari di apertura: 10,30-19,30. Mercoledì chiuso
Costo: 7 euro; ridotto 5 euro
Dove acquistare: http://museonivola.it
Sito web: http://museonivola.it
Organizzatore: Museo Nivola