Mostra Nadia Nespoli. Sentiero - Baranzate
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Baranzate (Milano)
Sentiero è un’installazione artistica inedita creata per il tempo dell’Avvento, collocata all’interno della chiesa di Nostra Signora della Misericordia di Baranzate (nota come “chiesa di vetro”).
Per questo progetto, l’artista milanese Nadia Nespoli inserisce nello spazio dell’altare una rappresentazione e interpretazione del periodo di sei settimane che precede il Natale cristiano, cioè la venuta, dal tardo latino “adventus”, di Cristo.
Il concetto dinamico inerente all’immagine di “venuta” è infatti ripreso dall’immagine del sentiero: una via creata e viva grazie al passaggio di chi viene.
Un pavimento, una strada, un marciapiede, o solo un cammino interiore.
Sentiero è una passatoia lunga sette metri che, srotolata sull’altare, invita a meditare sul tema del tempo e dell’attesa attiva.
La realizzazione dell’opera ha richiesto una lavorazione lenta e meticolosa. Nadia Nespoli ha impresso sulla superficie ruvida e biancastra della stoffa strati di colori acrilici (primari e complementari) asciugandoli dal pavimento, un particolare procedimento per imprimere un risultato in continuo movimento, ricoprendoli in una fase finale con pastello a olio bianco.
Le dimensioni e gli spessori delle aree colorate sfuggono e variano sull’estensione del lavoro. Una leggera stampa a strisce si definisce sulla superficie, risultato di un contatto tra il colore e piccoli quadrati di una stola ad uncinetto, tessuta a mano dalla stessa artista.
Il risultato finale è un Sentiero modellabile, interagibile, dinamico. Non solo il tessuto utilizzato è libero da argini e contorni, ma sfugge anche al contenimento dell’ambiente perché muta la propria vita espositiva ad ogni piccolo tocco o movimento.
È un Sentiero vivo, che si può spostare, toccare, calpestare. E toccando la passatoia con le mani o camminandoci sopra a piedi nudi, ci si sporca di bianco.
Il corridoio di tela realizzato da Nadia Nespoli simboleggia tutto ciò che la parola “sentiero” raccoglie: un caos visivo talvolta sporco, irregolare, deformato da rimaneggiamenti e calpestamenti. Ogni tratto della passatoia è diverso, arricchito da nuove densità e intensità.
Con Sentiero, l’arte di Nadia Nespoli dialoga con uno degli esempi più importanti di architettura ecclesiale moderna. Inaugurata il 7 novembre 1958 dall’allora cardinal Montini, futuro Papa Paolo VI, e recentemente restaurata, la chiesa di Nostra Signora della Misericordia è opera degli architetti Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti con l’ingegner Aldo Favini, e fa parte di un più ampio progetto di costruzione di nuovi luoghi di culto attuato negli anni Cinquanta.
La mostra è curata da Margherita Zanoletti.
Per questo progetto, l’artista milanese Nadia Nespoli inserisce nello spazio dell’altare una rappresentazione e interpretazione del periodo di sei settimane che precede il Natale cristiano, cioè la venuta, dal tardo latino “adventus”, di Cristo.
Il concetto dinamico inerente all’immagine di “venuta” è infatti ripreso dall’immagine del sentiero: una via creata e viva grazie al passaggio di chi viene.
Un pavimento, una strada, un marciapiede, o solo un cammino interiore.
Sentiero è una passatoia lunga sette metri che, srotolata sull’altare, invita a meditare sul tema del tempo e dell’attesa attiva.
La realizzazione dell’opera ha richiesto una lavorazione lenta e meticolosa. Nadia Nespoli ha impresso sulla superficie ruvida e biancastra della stoffa strati di colori acrilici (primari e complementari) asciugandoli dal pavimento, un particolare procedimento per imprimere un risultato in continuo movimento, ricoprendoli in una fase finale con pastello a olio bianco.
Le dimensioni e gli spessori delle aree colorate sfuggono e variano sull’estensione del lavoro. Una leggera stampa a strisce si definisce sulla superficie, risultato di un contatto tra il colore e piccoli quadrati di una stola ad uncinetto, tessuta a mano dalla stessa artista.
Il risultato finale è un Sentiero modellabile, interagibile, dinamico. Non solo il tessuto utilizzato è libero da argini e contorni, ma sfugge anche al contenimento dell’ambiente perché muta la propria vita espositiva ad ogni piccolo tocco o movimento.
È un Sentiero vivo, che si può spostare, toccare, calpestare. E toccando la passatoia con le mani o camminandoci sopra a piedi nudi, ci si sporca di bianco.
Il corridoio di tela realizzato da Nadia Nespoli simboleggia tutto ciò che la parola “sentiero” raccoglie: un caos visivo talvolta sporco, irregolare, deformato da rimaneggiamenti e calpestamenti. Ogni tratto della passatoia è diverso, arricchito da nuove densità e intensità.
Con Sentiero, l’arte di Nadia Nespoli dialoga con uno degli esempi più importanti di architettura ecclesiale moderna. Inaugurata il 7 novembre 1958 dall’allora cardinal Montini, futuro Papa Paolo VI, e recentemente restaurata, la chiesa di Nostra Signora della Misericordia è opera degli architetti Angelo Mangiarotti e Bruno Morassutti con l’ingegner Aldo Favini, e fa parte di un più ampio progetto di costruzione di nuovi luoghi di culto attuato negli anni Cinquanta.
La mostra è curata da Margherita Zanoletti.
Regione: Lombardia
Luogo: Chiesa di Santa Maria della Misericordia, via Conciliazione 24
Telefono: 346/3757244
Orari di apertura: 8-19 tutti i giorni
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: www.lombardiabeniculturali.it
Organizzatore: Chiesa di Santa Maria della Misericordia