Mostra “Monumenti di spagnoli a Roma. Passato e presente di un paesaggio culturale” e “Elías Tormo all’Accademia di Spagna” - Roma

A cura di Manuela Vaccarone
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Roma
Un’unica mostra in due cornici splendide: l’esposizione “Monumenti di spagnoli a Roma. Passato e presente di un paesaggio culturale” è accolta dall’Instituto Cervantes di Roma, e “Monumenti di spagnoli a Roma. Elías Tormo all’Accademia di Spagna” ha luogo presso la Real Academia de España en Roma.
La mostra esplora la profonda impronta ispanica nella capitale e sottolinea le relazioni artistiche e culturali tra Spagna e Italia.
Punto di partenza dell’esposizione, a cura di Paloma Martín-Esperanza, Gloria Mora e Antonio Duplá, è l'opera Monumentos de españoles en Roma, y de portugueses e hispano-americanos (Monumenti di spagnoli a Roma, e di portoghesi e ispano-americani) dello storico dell’arte e umanista Elías Tormo y Monzó (1869-1957), pubblicata a Roma nel 1940 e a Madrid nel 1942.
Sempre con l’obiettivo di evidenziare le relazioni artistiche e culturali tra Spagna e Italia, sono state organizzate alcune attività parallele alla mostra, gratuite e aperte a tutti.
“Monumenti di spagnoli a Roma” è una esposizione innovativa nel lungo percorso della traccia ispanica a Roma poiché non solo affronta in entrambe le sedi l'importanza delle relazioni tra Spagna e Italia sul piano artistico e culturale, ma offre una visione di ampio respiro della trasformazione del nostro sguardo sui monumenti che sono derivati da queste relazioni.
Il Tempietto realizzato da Bramante sotto il patrocinio dei Re Cattolici riveste un ruolo indiscutibile nella mostra, condividendo lo spazio con le sculture di Traiano, con le chiese nazionali, con il vecchio Collegio Spagnolo del Palazzo Altemps o con il celebre ritratto di Innocenzo X realizzato da Velázquez, oltre ad altri luoghi meno conosciuti del patrimonio spagnolo nella Città Eterna, quali il palazzo della famiglia Vacas, la via P. Chacón sull'Aventino o il monte Testaccio.
Nella Real Academia de España en Roma, l'esposizione è incentrata sulla figura di Elías Tormo (1869-1957) che visse in questo luogo durante la guerra civile spagnola, quando scrisse la sua opera principale punto di partenza dell’esposizione.
All'interno di quest'opera, il Tempietto di Bramante occupa uno spazio centrale come monumento, ecco che la mostra offre al visitatore differenti raffigurazioni del Tempietto realizzate da artisti legati all'Accademia.
Il Tempietto di San Pietro in Montorio, detto anche Tempietto del Bramante, è uno degli esempi più significativi d'architettura rinascimentale, di cui esemplifica alcuni dei temi fondamentali, come la pianta centrale, la ripresa dell'architettura romana antica e la ricerca proporzionale e geometrica nel rapporto tra le parti.
La costruzione fu commissionata al Bramante dai re cattolici di Spagna Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, come scioglimento di un voto. In seguito, nel complesso conventuale fu presente una congregazione spagnola ed ancora oggi una parte degli edifici circostanti il tempietto sono sede dell'Accademia di Spagna.
Spicca poi la Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, luogo di culto cattolico di Roma, situato nel rione Parione tra corso del Rinascimento e piazza Navona.
La Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli a Roma ci parla del legame tra Spagna e Roma proprio perché questo luogo sacro era in origine la Chiesa del Regno di Aragona dedicata a Monserrat; in seguito, è stata accorpata alla Chiesa di San Giacomo della Corona di Castiglia situata proprio a Piazza Navona.
La Statua del Re Filippo IV di Spagna è una scultura in bronzo degli artisti italiani Gian Lorenzo Bernini e Girolamo Lucenti che rappresenta Filippo IV di Spagna, situata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
L'Estasi di Santa Teresa d'Avila è una scultura in marmo e bronzo dorato di Gian Lorenzo Bernini, realizzata tra il 1647 e il 1652 e collocata nella cappella Cornaro, presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria, a Roma.
È, insieme alla cappella, una delle opere più celebri del Barocco romano, spesso presa ad esempio come "manifesto" di tale periodo artistico.
Didascalia della foto sotto:
Chiesa di San Pietro in Montorio, Roma
La mostra esplora la profonda impronta ispanica nella capitale e sottolinea le relazioni artistiche e culturali tra Spagna e Italia.
Punto di partenza dell’esposizione, a cura di Paloma Martín-Esperanza, Gloria Mora e Antonio Duplá, è l'opera Monumentos de españoles en Roma, y de portugueses e hispano-americanos (Monumenti di spagnoli a Roma, e di portoghesi e ispano-americani) dello storico dell’arte e umanista Elías Tormo y Monzó (1869-1957), pubblicata a Roma nel 1940 e a Madrid nel 1942.
Sempre con l’obiettivo di evidenziare le relazioni artistiche e culturali tra Spagna e Italia, sono state organizzate alcune attività parallele alla mostra, gratuite e aperte a tutti.
“Monumenti di spagnoli a Roma” è una esposizione innovativa nel lungo percorso della traccia ispanica a Roma poiché non solo affronta in entrambe le sedi l'importanza delle relazioni tra Spagna e Italia sul piano artistico e culturale, ma offre una visione di ampio respiro della trasformazione del nostro sguardo sui monumenti che sono derivati da queste relazioni.
Il Tempietto realizzato da Bramante sotto il patrocinio dei Re Cattolici riveste un ruolo indiscutibile nella mostra, condividendo lo spazio con le sculture di Traiano, con le chiese nazionali, con il vecchio Collegio Spagnolo del Palazzo Altemps o con il celebre ritratto di Innocenzo X realizzato da Velázquez, oltre ad altri luoghi meno conosciuti del patrimonio spagnolo nella Città Eterna, quali il palazzo della famiglia Vacas, la via P. Chacón sull'Aventino o il monte Testaccio.
Nella Real Academia de España en Roma, l'esposizione è incentrata sulla figura di Elías Tormo (1869-1957) che visse in questo luogo durante la guerra civile spagnola, quando scrisse la sua opera principale punto di partenza dell’esposizione.
All'interno di quest'opera, il Tempietto di Bramante occupa uno spazio centrale come monumento, ecco che la mostra offre al visitatore differenti raffigurazioni del Tempietto realizzate da artisti legati all'Accademia.
Il Tempietto di San Pietro in Montorio, detto anche Tempietto del Bramante, è uno degli esempi più significativi d'architettura rinascimentale, di cui esemplifica alcuni dei temi fondamentali, come la pianta centrale, la ripresa dell'architettura romana antica e la ricerca proporzionale e geometrica nel rapporto tra le parti.
La costruzione fu commissionata al Bramante dai re cattolici di Spagna Isabella I di Castiglia e Ferdinando II d'Aragona, come scioglimento di un voto. In seguito, nel complesso conventuale fu presente una congregazione spagnola ed ancora oggi una parte degli edifici circostanti il tempietto sono sede dell'Accademia di Spagna.
Spicca poi la Chiesa di Nostra Signora del Sacro Cuore, luogo di culto cattolico di Roma, situato nel rione Parione tra corso del Rinascimento e piazza Navona.
La Chiesa di Santa Maria in Monserrato degli Spagnoli a Roma ci parla del legame tra Spagna e Roma proprio perché questo luogo sacro era in origine la Chiesa del Regno di Aragona dedicata a Monserrat; in seguito, è stata accorpata alla Chiesa di San Giacomo della Corona di Castiglia situata proprio a Piazza Navona.
La Statua del Re Filippo IV di Spagna è una scultura in bronzo degli artisti italiani Gian Lorenzo Bernini e Girolamo Lucenti che rappresenta Filippo IV di Spagna, situata nella Basilica di Santa Maria Maggiore, a Roma.
L'Estasi di Santa Teresa d'Avila è una scultura in marmo e bronzo dorato di Gian Lorenzo Bernini, realizzata tra il 1647 e il 1652 e collocata nella cappella Cornaro, presso la chiesa di Santa Maria della Vittoria, a Roma.
È, insieme alla cappella, una delle opere più celebri del Barocco romano, spesso presa ad esempio come "manifesto" di tale periodo artistico.
Didascalia della foto sotto:
Chiesa di San Pietro in Montorio, Roma
Regione: Lazio
Luogo: Instituto Cervantes di Roma, Sala Dalí, piazza Navona 91; Real Academia de España en Roma, piazza San Pietro in Montorio 3
Telefono: 06/6861871 Instituto Cervantes di Roma; 06/5812806 Real Academia de España en Roma
Orari di apertura: Instituto Cervantes di Roma 14-20 da martedì a venerdì; 12-20 sabato, domenica e lunedì chiuso. Real Academia de España en Roma 10-18. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: https://roma.cervantes.es/it/; www.academiaspagna.org
Organizzatore: progetto di ricerca ANIHO, Scuola Spagnola di Storia e Archeologia di Roma (EEHAR-CSIC), Instituto Cervantes di Roma e Accademia di Spagna a Roma
