Mostra MONICA MARIONI – #LASCIAMIANDARE - Lecce
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Lecce
Il MUST – Museo Storico della Città di Lecce ospita il capitolo finale del progetto/contenitore di Monica Marioni (Conegliano Veneto,1972) che si è sviluppato in un itinerario diffuso in varie sedi italiane e che in precedenza ha toccato Capri, Caldogno (VI), Napoli.
Il progetto racconta della progressiva riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo, alla fine di una relazione tossica. Partendo da un’esperienza personale, il progetto si articola in un corpus di opere che hanno come tema le dinamiche psicologiche emblematiche della dipendenza affettiva.
L'esposizione si presenta come una sintesi dei vari episodi in cui si è sviluppato il progetto, a cui l’artista ha dedicato gli ultimi quattro anni della sua vita, attraverso un percorso espositivo articolato fra video e oggetti/sculture.
La ricerca di Monica Marioni ha come primario obiettivo non quello di raccontare soltanto una storia di abusi, bensì il cammino di uscita da essi, ovvero il risveglio e la dolorosa, progressiva riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo.
Il titolo non vuole richiamare un disperato grido d’aiuto; al contrario è il fermo, lucido e preciso ordine lanciato dalla preda che interrompe la sua prigionia, fronteggia il proprio inseguitore e torna a vedere correttamente il mondo e la propria condizione, riaffermando così a chiare lettere la propria identità ed unicità ed approdando alla dimensione della consapevolezza.
Il progetto è a cura di Maria Savarese, in collaborazione con Maria Rosa Sossai, e Igor Zanti, e il contributo dello psicologo Stefano Di Carlo.
Il progetto racconta della progressiva riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo, alla fine di una relazione tossica. Partendo da un’esperienza personale, il progetto si articola in un corpus di opere che hanno come tema le dinamiche psicologiche emblematiche della dipendenza affettiva.
L'esposizione si presenta come una sintesi dei vari episodi in cui si è sviluppato il progetto, a cui l’artista ha dedicato gli ultimi quattro anni della sua vita, attraverso un percorso espositivo articolato fra video e oggetti/sculture.
La ricerca di Monica Marioni ha come primario obiettivo non quello di raccontare soltanto una storia di abusi, bensì il cammino di uscita da essi, ovvero il risveglio e la dolorosa, progressiva riconquista del proprio giudizio, della corretta prospettiva di sé e del mondo.
Il titolo non vuole richiamare un disperato grido d’aiuto; al contrario è il fermo, lucido e preciso ordine lanciato dalla preda che interrompe la sua prigionia, fronteggia il proprio inseguitore e torna a vedere correttamente il mondo e la propria condizione, riaffermando così a chiare lettere la propria identità ed unicità ed approdando alla dimensione della consapevolezza.
Il progetto è a cura di Maria Savarese, in collaborazione con Maria Rosa Sossai, e Igor Zanti, e il contributo dello psicologo Stefano Di Carlo.
Regione: Puglia
Luogo: MUST – Museo Storico della Città di Lecce - MUST OFF Gallery, via Degli Ammirati 11
Telefono: 0832/241067
Orari di apertura: 9-19 da martedì a giovedì; 9-20 da venerdì a domenica. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: http://www.mustlecce.it/it/
Organizzatore: MUST - Museo Storico della Città di Lecce