Mostra Milizie territoriali armaioli e bravi -
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
(Brescia)
Il Castello di Padernello ospita una nuova mostra che presenta preziose fotografie della collezione delle armature da parata della famiglia Martinengo di Padernello o della Fabrica scattate dai fotografi Virginio Gilberti e Andrea Gilberti, stampate su metallo cromalux grazie alla collaborazione della ditta New Lab di Giuliano Goffi.
Tutte queste armature sono oggi custodite all'Armeria Reale di Torino; acquistate dal Re Carlo Alberto di Savoia dai Martinengo nel 1839.
Sono le armature considerate tra le più preziose al mondo. Il lavoro di costruzione, sbalzo e cesello è di grande artigianato, degno delle più grandi botteghe del nostro Rinascimento.
In mostra saranno esposti anche sedici preziosi armamenti provenienti dal Museo delle armi “Luigi Marzoli” di Brescia, grazie alla significativa collaborazione con la Fondazione Brescia Musei: un progetto che vuole essere la prima tappa per un ponte ideale e simbolico tra il Castello di Padernello e quello di Brescia, dove il Museo delle armi ha sede.
Si tratta di importanti armature da fante, che venivano utilizzate dalle milizie territoriali, arruolate nelle comunità della Bassa per costituire prevalentemente le formazioni di picchieri – soldati armati di picca – e che, oltre a essere una delle produzioni tipiche del territorio, rappresentano oggi la collezione più significativa al mondo di questo genere di oggetti.
Questi armamenti, alcuni dei quali riportano inciso il nome e il paese dei proprietari che sorvegliavano la zona per stabilire un ordine sul territorio, seppur preziosi e costosi, si diffusero rapidamente in questi luoghi, perché a Brescia, dalla seconda metà del Trecento, già si lavorava il ferro e si producevano manufatti complessi con un moderno procedimento di produzione pre-industriale.
Tra i Martinengo, oltre a esserci uomini d’arme, ci furono anche “valent’uomini” attratti dal nobile ideale dei generosi e mistici ordini cavallereschi nella mostra raffigurati con alcune opere in stampa retroilluminate.
L'impatto visivo dell’esposizione vorrebbe meravigliare il visitatore come se si trovasse in una soffitta misteriosa dove si possono scorgere gli “involucri” di questi armati, trasmettendo il sentimento e il sapore di un mondo altro.
La mostra rientra nelle iniziative di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura per valorizzare i luoghi del territorio, della città e della provincia oltre che il grande valore dell’artigianato bresciano.
La mostra è a cura di Giacomo Andrico e della direzione artistica della Fondazione Castello di Padernello.
Tutte queste armature sono oggi custodite all'Armeria Reale di Torino; acquistate dal Re Carlo Alberto di Savoia dai Martinengo nel 1839.
Sono le armature considerate tra le più preziose al mondo. Il lavoro di costruzione, sbalzo e cesello è di grande artigianato, degno delle più grandi botteghe del nostro Rinascimento.
In mostra saranno esposti anche sedici preziosi armamenti provenienti dal Museo delle armi “Luigi Marzoli” di Brescia, grazie alla significativa collaborazione con la Fondazione Brescia Musei: un progetto che vuole essere la prima tappa per un ponte ideale e simbolico tra il Castello di Padernello e quello di Brescia, dove il Museo delle armi ha sede.
Si tratta di importanti armature da fante, che venivano utilizzate dalle milizie territoriali, arruolate nelle comunità della Bassa per costituire prevalentemente le formazioni di picchieri – soldati armati di picca – e che, oltre a essere una delle produzioni tipiche del territorio, rappresentano oggi la collezione più significativa al mondo di questo genere di oggetti.
Questi armamenti, alcuni dei quali riportano inciso il nome e il paese dei proprietari che sorvegliavano la zona per stabilire un ordine sul territorio, seppur preziosi e costosi, si diffusero rapidamente in questi luoghi, perché a Brescia, dalla seconda metà del Trecento, già si lavorava il ferro e si producevano manufatti complessi con un moderno procedimento di produzione pre-industriale.
Tra i Martinengo, oltre a esserci uomini d’arme, ci furono anche “valent’uomini” attratti dal nobile ideale dei generosi e mistici ordini cavallereschi nella mostra raffigurati con alcune opere in stampa retroilluminate.
L'impatto visivo dell’esposizione vorrebbe meravigliare il visitatore come se si trovasse in una soffitta misteriosa dove si possono scorgere gli “involucri” di questi armati, trasmettendo il sentimento e il sapore di un mondo altro.
La mostra rientra nelle iniziative di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura per valorizzare i luoghi del territorio, della città e della provincia oltre che il grande valore dell’artigianato bresciano.
La mostra è a cura di Giacomo Andrico e della direzione artistica della Fondazione Castello di Padernello.
Regione: Lombardia
Luogo: Castello di Padernello, via Cavour 1
Telefono: 030/9408766
Orari di apertura: solo visite guidate nei seguenti orari: 10-15 dal martedì al venerdì; 10,30-14,30; 15,30-16,30 sabato; 10,30, 14,30, 15, 15,30, 16, 16,30, 17 e 17,30 domenica. Lunedì chiuso
Costo: 7,50 euro; ridotto 5 euro, con prenotazione obbligatoria tramite il sito www.castellodipadernello.it
Dove acquistare: www.castellodipadernello.it
Sito web: www.castellodipadernello.it
Organizzatore: Fondazione Castello di Padernello