Mostra MICRO MACRO – Il mosaico contemporaneo di Emanuele Sari - Treviso

A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Treviso
Casa Robegan ospita la mostra dell'artista veneto Emanuele Sari e propone un nuovo progetto che fonde tradizione musiva e linguaggio contemporaneo, consolidando la presenza dell’artista a Treviso, dove ha già realizzato un murale ispirato alla cultura veneta.
Sari adotta il linguaggio musivo come forma espressiva, utilizzando una tecnica diretta che prevede il modellamento e l’applicazione manuale di ogni singola tessera direttamente sul supporto, per creare superfici vive e dinamiche.
Le opere, realizzate con materiali veneziani pregiati - come smalti, foglia d’oro della fornace Orsoni e murrine di Murano - uniscono raffinatezza materica e rigore tecnico.
Al centro della sua ricerca si trova il gioco di scale che caratterizza il mosaico: il “micro”, frammento minuscolo e prezioso, e il “macro”, immagine complessiva che prende forma e cattura lo sguardo a distanza.
In MICRO MACRO, questa dialettica tra dettaglio e visione d’insieme guida lo spettatore in un’esperienza immersiva, che intreccia tradizione musiva e immaginario pop, tra cartoon, fotografia e icone della cultura contemporanea.
Il percorso espositivo si apre con un’opera ispirata al film Joker, manifesto della mostra, e prosegue con la ricostruzione dello studio dell’artista, luogo autentico in cui il sapere artigianale incontra la dimensione interiore.
Un video accompagna il visitatore alla scoperta del processo creativo, rivelando la pazienza e la precisione che contraddistinguono il lavoro di Sari.
Cuore concettuale della mostra è il tema dell’aureola, reinterpretato attraverso le icone della cultura pop contemporanea.
L’aura sacra che un tempo circondava santi e imperatori rivive oggi nei volti di Freddie Mercury, David Bowie, Deadpool e Harley Quinn, protagonisti di un nuovo pantheon visivo che fonde sacro e profano, devozione e cultura pop.
La sezione conclusiva mette a confronto due diversi linguaggi: da un lato la grafica essenziale delle opere ispirate all’animazione, dall’altro la ricchezza espressiva dei ritratti, nei quali il mosaico si rivela un mezzo denso e articolato, capace di unire leggerezza e profondità.
Il percorso si chiude con un’esperienza partecipativa, in cui i visitatori possono comporre un piccolo mosaico, sperimentando in prima persona la complessità e la pazienza del gesto artistico.
La mostra è a cura di Sandra Sanson e Pasquale Lettieri.
Didascalia della foto sotto:
Emanuele Sari, Feels like home, 2025 Glass, Venetian enamels, gold leaf, self-levelling resin 68 x 68 cm., courtesy of Cris Contini Contemporary
Sari adotta il linguaggio musivo come forma espressiva, utilizzando una tecnica diretta che prevede il modellamento e l’applicazione manuale di ogni singola tessera direttamente sul supporto, per creare superfici vive e dinamiche.
Le opere, realizzate con materiali veneziani pregiati - come smalti, foglia d’oro della fornace Orsoni e murrine di Murano - uniscono raffinatezza materica e rigore tecnico.
Al centro della sua ricerca si trova il gioco di scale che caratterizza il mosaico: il “micro”, frammento minuscolo e prezioso, e il “macro”, immagine complessiva che prende forma e cattura lo sguardo a distanza.
In MICRO MACRO, questa dialettica tra dettaglio e visione d’insieme guida lo spettatore in un’esperienza immersiva, che intreccia tradizione musiva e immaginario pop, tra cartoon, fotografia e icone della cultura contemporanea.
Il percorso espositivo si apre con un’opera ispirata al film Joker, manifesto della mostra, e prosegue con la ricostruzione dello studio dell’artista, luogo autentico in cui il sapere artigianale incontra la dimensione interiore.
Un video accompagna il visitatore alla scoperta del processo creativo, rivelando la pazienza e la precisione che contraddistinguono il lavoro di Sari.
Cuore concettuale della mostra è il tema dell’aureola, reinterpretato attraverso le icone della cultura pop contemporanea.
L’aura sacra che un tempo circondava santi e imperatori rivive oggi nei volti di Freddie Mercury, David Bowie, Deadpool e Harley Quinn, protagonisti di un nuovo pantheon visivo che fonde sacro e profano, devozione e cultura pop.
La sezione conclusiva mette a confronto due diversi linguaggi: da un lato la grafica essenziale delle opere ispirate all’animazione, dall’altro la ricchezza espressiva dei ritratti, nei quali il mosaico si rivela un mezzo denso e articolato, capace di unire leggerezza e profondità.
Il percorso si chiude con un’esperienza partecipativa, in cui i visitatori possono comporre un piccolo mosaico, sperimentando in prima persona la complessità e la pazienza del gesto artistico.
La mostra è a cura di Sandra Sanson e Pasquale Lettieri.
Didascalia della foto sotto:
Emanuele Sari, Feels like home, 2025 Glass, Venetian enamels, gold leaf, self-levelling resin 68 x 68 cm., courtesy of Cris Contini Contemporary
Regione: Veneto
Luogo: Casa Robegan, via Antonio Canova 38
Telefono: 0422/658951
Orari di apertura: 14-18 venerdì; 10-18 sabato e domenica
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: Ingresso libero
Sito web: www.museicivicitreviso.it/
Organizzatore: Cris Contini Contemporary in collaborazione con il Comune di Treviso, i Musei Civici e la Fondazione Mazzotti































