Mostra Margherita Lazzati. Fotografie in carcere. Manifestazioni della libertà religiosa - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Milano
L’esposizione presenta 50 immagini in bianco e nero che documentano il libero esercizio della fede da parte dei detenuti, nella quotidianità del carcere di Milano Opera.
Dal 2011, Margherita Lazzati ha frequentato, come fotografa, la casa di reclusione milanese, nell’ambito del «Laboratorio di lettura e scrittura creativa». Dopo quell’esperienza, che ha portato alla serie dei Ritratti in carcere, Margherita Lazzati ha allargato il suo sguardo verso altre realtà, sempre all’interno dell’istituto.
Le immagini dell’artista milanese ritraggono persone a contatto con la propria fede e con il proprio credo; non solo detenuti, quanto volontari, ministri di culto, agenti, appartenenti a comunità di diverse confessioni religiose, siano essi cattolici, ebrei, evangelici, copti, buddisti, musulmani, còlti nei vari momenti di preghiera e di condivisione.
Margherita Lazzati, con delicatezza e determinazione, invita a oltrepassare la cinta muraria e a avvicinarsi ad una realtà che è parte integrante della società. Il risultato è molto più di un racconto. Queste immagini non “spiegano” cosa avviene in carcere. Sollecitano invece profondi interrogativi.
È proprio per tale ragione che la mostra trova negli spazi di questo museo il suo senso più compiuto, in totale sintonia con l’identità del museo stesso che, attraverso la bellezza dell’arte, intende suscitare domande di significato e desiderio di Bellezza.
Dal 2011, Margherita Lazzati ha frequentato, come fotografa, la casa di reclusione milanese, nell’ambito del «Laboratorio di lettura e scrittura creativa». Dopo quell’esperienza, che ha portato alla serie dei Ritratti in carcere, Margherita Lazzati ha allargato il suo sguardo verso altre realtà, sempre all’interno dell’istituto.
Le immagini dell’artista milanese ritraggono persone a contatto con la propria fede e con il proprio credo; non solo detenuti, quanto volontari, ministri di culto, agenti, appartenenti a comunità di diverse confessioni religiose, siano essi cattolici, ebrei, evangelici, copti, buddisti, musulmani, còlti nei vari momenti di preghiera e di condivisione.
Margherita Lazzati, con delicatezza e determinazione, invita a oltrepassare la cinta muraria e a avvicinarsi ad una realtà che è parte integrante della società. Il risultato è molto più di un racconto. Queste immagini non “spiegano” cosa avviene in carcere. Sollecitano invece profondi interrogativi.
È proprio per tale ragione che la mostra trova negli spazi di questo museo il suo senso più compiuto, in totale sintonia con l’identità del museo stesso che, attraverso la bellezza dell’arte, intende suscitare domande di significato e desiderio di Bellezza.
Regione: Lombardia
Luogo: Museo Diocesano Carlo Maria Martini, piazza Sant'Eustorgio 3
Telefono: 02/89420019
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 8 euro; ridotto 6 euro
Dove acquistare: www.chiostrisanteustorgio.it
Sito web: www.chiostrisanteustorgio.it
Organizzatore: Museo Diocesano Carlo Maria Martini in collaborazione con la Galleria L’Affiche di Milano