Mostra Manu propria. Il segno calligrafico come opera d’arte - Rovereto

Manuela Vaccarone
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il 18/06/2018 Aggiornato il 18/06/2018

Il segno calligrafico nelle sue molteplici varianti è il tema dell'esposizione realizzata con opere, manifesti, edizioni sperimentali e documenti appartenenti al patrimonio museale, che annovera tra i suoi nuclei principali l'Archivio di Nuova Scrittura di Paolo della Grazia, le collezioni Bellora, Bentivoglio, Denza e Martini. Dalle giocose sperimentazioni epistolari di Giacomo Balla fino al writing contemporaneo, la mostra racconta il rapporto tra arte e scrittura con particolare attenzione alle esperienze che hanno attraversato la seconda metà del XX secolo. Interpreti esemplari i dipinti di Gastone Novelli e Achille Perilli, gli alfabeti di Carla Accardi, Giuseppe Capogrossi e Antonio Sanfilippo, le grafie di Emilio Villa, i palinsesti di Magdalo Mussio, le scritture illeggibili di Bruno Munari, le ricerche verbo-visuali di Ugo Carrega, Martino Oberto e Giancarlo Pavanello. Arricchiscono il percorso una preziosa serie di libri d'artista e alcuni importanti documenti relativi al graffitismo internazionale, esposti per la prima volta, provenienti dall'Archivio del '900 del Mart. La mostra è a cura di Nicoletta Boschiero e Duccio Dogheria.

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Rovereto (Trento)
Regione: Trentino Alto Adige
Luogo: Casa d'Arte Futurista Depero, via Portici 38
Telefono: 0464/431813; 800/397760
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 7 euro; ingresso libero ogni prima domenica del mese
Manu propria. Il segno calligrafico come opera d’arte