Mostra Luciano Ventrone. La grande illusione - Rovereto
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Rovereto (Trento)
La mostra è dedicata a Luciano Ventrone (Roma, 1942), divenuto famoso per il suo virtuosismo e per le stupefacenti riproduzioni in pittura di una realtà che appare più vera del vero.
Una rappresentazione teatrale della realtà quella di Ventrone, che posiziona meticolosamente sulla tela i soggetti naturali assegnandogli un ruolo centrale e non relegato o secondario; "quasi una performance di natura barocca con un’enfasi drammatica" accentuata anche dalla mediazione della fotografia che nel processo creativo di Ventrone, consentendo di ricercare dettagli non visibili all’occhio umano, rafforza la visione "metafisica".
Nelle 18 opere tematiche di Ventrone in esposizione si ritrova l'originale uso di una luce immanente e del colore e la mediazione della fotografia, per una pittura "ultra realistica" e la resa di un "non vero"metafisico.
Le assonanze e i richiami a Caravaggio non mancano, come il richiamo puramente compositivo e stilistico di talune nature morte esposte al Mart - Solo per caso (2010), Il dono di Bacco (2011) e Strani compagni (2012) al "Canestro di frutta" di Caravaggio.
Sono le distinzioni nell'approccio di luce e colore tra Ventrone e Caravaggio che vanno segnalate: da un lato l'uso drammatico, teatrale, emotivo dell'illuminazione da parte del Merisi, dall'altro la luce immanente in cui Ventrone immerge i suoi frutti e fiori: un luce che risiede all'interno e irradia verso l'esterno, diventando sostanza integrante di ciò che illumina.
La mostra, nata da un'idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi, è curata da Victoria Noel-Johnson.
Una rappresentazione teatrale della realtà quella di Ventrone, che posiziona meticolosamente sulla tela i soggetti naturali assegnandogli un ruolo centrale e non relegato o secondario; "quasi una performance di natura barocca con un’enfasi drammatica" accentuata anche dalla mediazione della fotografia che nel processo creativo di Ventrone, consentendo di ricercare dettagli non visibili all’occhio umano, rafforza la visione "metafisica".
Nelle 18 opere tematiche di Ventrone in esposizione si ritrova l'originale uso di una luce immanente e del colore e la mediazione della fotografia, per una pittura "ultra realistica" e la resa di un "non vero"metafisico.
Le assonanze e i richiami a Caravaggio non mancano, come il richiamo puramente compositivo e stilistico di talune nature morte esposte al Mart - Solo per caso (2010), Il dono di Bacco (2011) e Strani compagni (2012) al "Canestro di frutta" di Caravaggio.
Sono le distinzioni nell'approccio di luce e colore tra Ventrone e Caravaggio che vanno segnalate: da un lato l'uso drammatico, teatrale, emotivo dell'illuminazione da parte del Merisi, dall'altro la luce immanente in cui Ventrone immerge i suoi frutti e fiori: un luce che risiede all'interno e irradia verso l'esterno, diventando sostanza integrante di ciò che illumina.
La mostra, nata da un'idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi, è curata da Victoria Noel-Johnson.
Regione: Trentino Alto Adige
Luogo: MART- Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, corso Angelo Bettini 43
Telefono: 0464/438887
Orari di apertura: 10-18; venerdì 10-21. Sabato e domenica chiuso
Costo: 11 euro; ridotto 7 euro
Dove acquistare: http://www.mart.tn.it
Sito web: http://www.mart.tn.it
Organizzatore: MART di Rovereto