Mostra “Luciano Ventrone. Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?” - Riva del Garda
A cura di Manuela Vaccarone
Pubblicato il
Aggiornato il
AVVERTENZA: la Redazione non assume alcuna responsabilità, e pertanto non potrà essere ritenuta responsabile, per eventuali errori di indicazione delle date dei vari eventi che sono da considerare puramente indicative. Invitiamo i lettori a verificare l’esattezza delle date e degli orari di svolgimento delle varie manifestazioni, contattando preventivamente gli organizzatori ai numeri di telefono corrispondenti o visitando il sito web corrispondente.
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
-
Riva del Garda (Trento)
A un anno di distanza dalla scomparsa avvenuta il 13 aprile 2021, sarà il MAG Museo Alto Garda a ricordare Luciano Ventrone, l’artista romano divenuto famoso soprattutto per le sue iperrealistiche nature morte, grazie a un’attenta mostra monografica in corso al Museo di Riva del Garda.
Nel titolo della mostra, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi e curata da Marco di Capua - “Luciano Ventrone. Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?” “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? - il richiamo, nei versi della cosiddetta Canzone dell’Italia di Johann Wolfgang von Goethe, a uno dei soggetti maggiormente rappresentati e amati dal pittore e nel contempo così fortemente identificativo dei territori del Garda.
Oltre 30 opere saranno esposte in quest’occasione a ridisegnare il percorso compiuto da Ventrone a partire dagli anni Sessanta, ancora studente alla Facoltà di Architettura che lascerà poi per dedicarsi interamente alla pittura, fino agli ultimi lavori datati 2016 e 2018.
Dagli esordi come artista figurativo classico dunque, alle sperimentazioni geometriche, passando per l’informale e l’arte programmata, fino a quando Ventrone trova la sua cifra e matura la sua ricerca estetica anche grazie all’interessamento di Federico Zeri che lo induce ad affrontare il tema delle nature morte.
Una pittura fatta di luce immanente e di iperbole nella resa dei particolari che sfuggono all’occhio nudo - grazie anche alla mediazione della fotografia che Ventrone usava nel suo processo creativo - ad accentuarne la dimensione “ultra reale”, al punto da divenire rappresentazioni iperrealistiche e illusionistiche non dei medesimi soggetti, ma di una neoplatonica forma-idea, portandoci costantemente a riflettere sull’eterno dualismo tra realtà e apparenza, tra assenza e presenza e sul senso ultimo della creazione artistica.
Nel titolo della mostra, nata da un’idea di Vittorio Sgarbi e Lorenzo Zichichi e curata da Marco di Capua - “Luciano Ventrone. Kennst du das Land, wo die Citronen blühn?” “Conosci tu il paese dove fioriscono i limoni? - il richiamo, nei versi della cosiddetta Canzone dell’Italia di Johann Wolfgang von Goethe, a uno dei soggetti maggiormente rappresentati e amati dal pittore e nel contempo così fortemente identificativo dei territori del Garda.
Oltre 30 opere saranno esposte in quest’occasione a ridisegnare il percorso compiuto da Ventrone a partire dagli anni Sessanta, ancora studente alla Facoltà di Architettura che lascerà poi per dedicarsi interamente alla pittura, fino agli ultimi lavori datati 2016 e 2018.
Dagli esordi come artista figurativo classico dunque, alle sperimentazioni geometriche, passando per l’informale e l’arte programmata, fino a quando Ventrone trova la sua cifra e matura la sua ricerca estetica anche grazie all’interessamento di Federico Zeri che lo induce ad affrontare il tema delle nature morte.
Una pittura fatta di luce immanente e di iperbole nella resa dei particolari che sfuggono all’occhio nudo - grazie anche alla mediazione della fotografia che Ventrone usava nel suo processo creativo - ad accentuarne la dimensione “ultra reale”, al punto da divenire rappresentazioni iperrealistiche e illusionistiche non dei medesimi soggetti, ma di una neoplatonica forma-idea, portandoci costantemente a riflettere sull’eterno dualismo tra realtà e apparenza, tra assenza e presenza e sul senso ultimo della creazione artistica.
Regione: Trentino Alto Adige
Luogo: MAG-Museo Alto Garda, piazza Cesare Battisti 3/a
Telefono: 0464/573869
Orari di apertura: 10-18. Lunedì chiuso
Costo: 5 euro; ridotto 2,50 euro
Dove acquistare: www.museoaltogarda.it/it/
Sito web: www.museoaltogarda.it/it/
Organizzatore: Il Cigno GG Edizioni-Roma e Fondazione Luciano Ventrone - Miranda Gibilisco