Mostra Lorenzo Marini, Worldtype 2023 - Milano
A cura di Manuela Vaccarone
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Milano
Da una poltrona che si trasforma in opera d’arte, a un mondo coperto da una pioggia di lettere. Queste le opere simbolo di Worldtype 2023, la mostra di Lorenzo Marini in programma presso lo Spazio Garibaldi, dove ha sede l’headquarters di Roseto, società specializzata nell’immobiliare di lusso e nelle locazioni di grande prestigio.
L’azienda milanese, in occasione del “Fuorisalone 2023” inaugura uno spazio espositivo per l’arte visiva con la personale di Marini. Curatore è Milo Goj, professore di fenomenologia dell’immagine – Semiotica visiva, presso l’Accademia di belle arti Acme. All’evento ha contribuito anche Federico Bianchi, capo dipartimento arte moderna e contemporanea della casa d’aste Art-Rite.
La personale di Lorenzo Marini ha un pizzico di sapore di “mostra antologica”. Nel percorso espositivo sono presenti due Advisual del 2014, due quadri del primo periodo del Maestro. Attraverso un processo semiotico di passaggio dal figurativo al plastico, Marini è partito idealmente da due annunci pubblicitari, cui ha tolto scritte e immagini, trasformandole in pure linee, composizioni e colori.
Punto di arrivo e al tempo stessa di partenza della mostra è l’installazione Worldtype, che dà il nome alla personale. Si tratta di un mappamondo in plexiglass, 60x70 cm, ricoperto da type. Il messaggio? Nel mondo esistono più di otto mila lingue parlate, ma il linguaggio visivo è unico. Il sistema di segni creati all’uomo diventa il globo terrestre, dove mittente e destinatario si fondono in un’unica funzione.
Le altre opere, quadri e installazioni, mostrano invece l’evoluzione della Type Art, il Movimento fondato dall’artista nel 2016 e teorizzato con il “Manifesto per la Liberazione delle lettere”.
Che non sono più incatenate tra loro per dare vita a delle parole, ma vivono di vita propria e possono essere il soggetto di un’opera d’arte. Per dirlo con il linguaggio della semiotica, si tratta di fonemi, di tratti distintivi primari svincolati dall’obbligo di creare espressioni formanti.
Tra le installazioni, in anteprima assoluta, Marini presenta “XIV armchair”, un autentico trono, ricoperto da una nevicata di lettere, che ricorda quelli regal-barocchi di Louis 14, ma che al tempo stesso è un omaggio alla mitica poltrona Proust di Alessandro Mendini, di cui ricorre il 35esimo anniversario.
Dida: Lorenzo Marini, Worldtype 2023, Scultura in plexiglass, 60x70cm
L’azienda milanese, in occasione del “Fuorisalone 2023” inaugura uno spazio espositivo per l’arte visiva con la personale di Marini. Curatore è Milo Goj, professore di fenomenologia dell’immagine – Semiotica visiva, presso l’Accademia di belle arti Acme. All’evento ha contribuito anche Federico Bianchi, capo dipartimento arte moderna e contemporanea della casa d’aste Art-Rite.
La personale di Lorenzo Marini ha un pizzico di sapore di “mostra antologica”. Nel percorso espositivo sono presenti due Advisual del 2014, due quadri del primo periodo del Maestro. Attraverso un processo semiotico di passaggio dal figurativo al plastico, Marini è partito idealmente da due annunci pubblicitari, cui ha tolto scritte e immagini, trasformandole in pure linee, composizioni e colori.
Punto di arrivo e al tempo stessa di partenza della mostra è l’installazione Worldtype, che dà il nome alla personale. Si tratta di un mappamondo in plexiglass, 60x70 cm, ricoperto da type. Il messaggio? Nel mondo esistono più di otto mila lingue parlate, ma il linguaggio visivo è unico. Il sistema di segni creati all’uomo diventa il globo terrestre, dove mittente e destinatario si fondono in un’unica funzione.
Le altre opere, quadri e installazioni, mostrano invece l’evoluzione della Type Art, il Movimento fondato dall’artista nel 2016 e teorizzato con il “Manifesto per la Liberazione delle lettere”.
Che non sono più incatenate tra loro per dare vita a delle parole, ma vivono di vita propria e possono essere il soggetto di un’opera d’arte. Per dirlo con il linguaggio della semiotica, si tratta di fonemi, di tratti distintivi primari svincolati dall’obbligo di creare espressioni formanti.
Tra le installazioni, in anteprima assoluta, Marini presenta “XIV armchair”, un autentico trono, ricoperto da una nevicata di lettere, che ricorda quelli regal-barocchi di Louis 14, ma che al tempo stesso è un omaggio alla mitica poltrona Proust di Alessandro Mendini, di cui ricorre il 35esimo anniversario.
Dida: Lorenzo Marini, Worldtype 2023, Scultura in plexiglass, 60x70cm
Regione: Lombardia
Luogo: Roseto Design Square, corso Garibaldi 95
Telefono: 02/90091493
Orari di apertura: 10-20. Lunedì chiuso
Costo: Ingresso libero
Dove acquistare: 0 - ingresso libero
Sito web: https://www.roseto.it
Organizzatore: Roseto Design Square