Mostra “Lèggere libri – Leggère libellule” di Adriana Albertini - Lonato del Garda
A cura di Manuela Vaccarone
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Per segnalare una mostra scrivere a eventi@cosedicasa.com
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Lonato del Garda (Brescia)
La mostra è ospitata all’interno delle antiche stanze della Casa del Podestà.
Nell’anno della Capitale Italiana della Cultura Bergamo Brescia, Adriana Albertini rende omaggio a uno dei più grandi e colti collezionisti bresciani: le opere sono infatti un omaggio all’amore di Ugo Da Como – politico, bibliofilo e studioso bresciano, per la lettura, la conoscenza.
La lettura e la cultura hanno lo scopo di condurre i pensieri al ragionamento, per comprendere gli accadimenti del mondo e dunque rendere libero l’individuo per il tramite della Conoscenza.
Giocando sull’etimologia delle parole l’artista riesce a dare forma e consistenza alle sue visioni interiori.
Tutto prende il via dalle parole libellus e libra: libellus è libellula, ma anche libretto, poiché l’insetto presenta ali aperte come fossero pagine di un libro; d’altro canto, libra è bilancia, poiché in volo la libellula è capace di tenere le ali in perfetto equilibrio.
In questo scambio di significati, a tenere unito tutto è il lemma “leggere”, vero trait d’union e filo conduttore dell’installazione.
Il tema è ripreso nell’opera che Adriana Albertini ha pensato per la Fondazione Ugo Da Como: Ceramic word, un piccolo foglietto in paper clay – un’argilla impastata con la carta e che gioca a sua volta con il significato della stampa – in 50 esemplari, sul quale è impressa una libellula e un motto in latino caro a Ugo Da Como: Fac Sapias Et Liber Eris, ovvero «Fai in modo di sapere e sarai libero». Ceramic word diventa un piccolo ricordo da serbare, un messaggio ben augurante.
Proprio nella Biblioteca di Ugo Da Como i “foglietti” sono impressi da parole universali come “amore”, “infinito”, “amicitia” e disposti sul tavolo e sul leggio di Casa come fossero piccoli messaggi da custodire o regalare a chi visita la dimora.
Le tre installazioni dei grandi pannelli “Ex voto suscepto” sono invece storie che raccontano e restituiscono a chi guarda il senso profondo dell’esistenza. Uno dei pannelli è dedicato alla pandemia da Covid19, una “favola” che Adriana Albertini ha raccontato a sua figlia Viola Maria per spiegarle il dramma vissuto dalla sua città in quel periodo.
Gli altri due pannelli sono disposti nella Biblioteca e raccontano la natura, richiamando alla memoria e alla vista l’attaccamento di Ugo Da Como per la sua collina verde, attorno alla quale sorge il paese di Lonato del Garda.
Dida: Adriana-Albertini-pic-by-Zepstudio
Nell’anno della Capitale Italiana della Cultura Bergamo Brescia, Adriana Albertini rende omaggio a uno dei più grandi e colti collezionisti bresciani: le opere sono infatti un omaggio all’amore di Ugo Da Como – politico, bibliofilo e studioso bresciano, per la lettura, la conoscenza.
La lettura e la cultura hanno lo scopo di condurre i pensieri al ragionamento, per comprendere gli accadimenti del mondo e dunque rendere libero l’individuo per il tramite della Conoscenza.
Giocando sull’etimologia delle parole l’artista riesce a dare forma e consistenza alle sue visioni interiori.
Tutto prende il via dalle parole libellus e libra: libellus è libellula, ma anche libretto, poiché l’insetto presenta ali aperte come fossero pagine di un libro; d’altro canto, libra è bilancia, poiché in volo la libellula è capace di tenere le ali in perfetto equilibrio.
In questo scambio di significati, a tenere unito tutto è il lemma “leggere”, vero trait d’union e filo conduttore dell’installazione.
Il tema è ripreso nell’opera che Adriana Albertini ha pensato per la Fondazione Ugo Da Como: Ceramic word, un piccolo foglietto in paper clay – un’argilla impastata con la carta e che gioca a sua volta con il significato della stampa – in 50 esemplari, sul quale è impressa una libellula e un motto in latino caro a Ugo Da Como: Fac Sapias Et Liber Eris, ovvero «Fai in modo di sapere e sarai libero». Ceramic word diventa un piccolo ricordo da serbare, un messaggio ben augurante.
Proprio nella Biblioteca di Ugo Da Como i “foglietti” sono impressi da parole universali come “amore”, “infinito”, “amicitia” e disposti sul tavolo e sul leggio di Casa come fossero piccoli messaggi da custodire o regalare a chi visita la dimora.
Le tre installazioni dei grandi pannelli “Ex voto suscepto” sono invece storie che raccontano e restituiscono a chi guarda il senso profondo dell’esistenza. Uno dei pannelli è dedicato alla pandemia da Covid19, una “favola” che Adriana Albertini ha raccontato a sua figlia Viola Maria per spiegarle il dramma vissuto dalla sua città in quel periodo.
Gli altri due pannelli sono disposti nella Biblioteca e raccontano la natura, richiamando alla memoria e alla vista l’attaccamento di Ugo Da Como per la sua collina verde, attorno alla quale sorge il paese di Lonato del Garda.
Dida: Adriana-Albertini-pic-by-Zepstudio
Regione: Lombardia
Luogo: Fondazione Ugo Da Como, Casa del Podestà, via Rocca 2
Telefono: 030/9130060
Orari di apertura: 10-18 tutti i giorni
Costo: 8 euro
Dove acquistare: www.fondazioneugodacomo.it/
Sito web: www.fondazioneugodacomo.it/
Organizzatore: Fondazione Ugo Da Como